Giampiero Mughini

Biografia • Pungenti polemiche di alta classe culturale
Giampiero Mughini nasce a Catania il 16 aprile 1941 da padre toscano e madre siciliana. Conseguita la laurea in Letteratura francese decide di intraprendere la carriera di giornalista. Nel 1970 si trasferisce a Roma dove inizia a plasmare il suo destino professionale.
Reduce dal joli mai francese entra a far parte del gruppo delle dodici persone che fondano "Il Manifesto": entra in polemica con Lucio Magri (pare per l'allineamento politico di un suo testo) e abbandona il gruppo quando mancano solamente quattro giorni all'uscita del primo numero del quotidiano.
Negli anni '60 Mughini è direttore della rivista "Giovane critica", poi ricopre lo stesso incarico per un periodo brevissimo per "Lotta continua". Quest'ultima esperienza seppur breve è tuttavia sufficientemente densa da causargli ventisei querele e tre condanne.
Diviene poi collaboratore di "Paese Sera" e più avanti de "L'Europeo".
Negli anni '80 matura la decisione di separarsi dagli ambienti di quella sinistra che ha segnato quasi vent'anni della sua militanza politica. Lo fa nel suo stile, in modo clamoroso, molto schietto, con un pamphlet dal titolo "Compagni addio": le sue 140 pagine gli attirano numerose critiche da parte dei suoi ex compagni.
Partecipa anche alla registrazione di alcuni lungometraggi: viene chiamato da Nanni Moretti nel 1978 per interpretare la parte di un intellettuale nel film "Ecce Bombo"; sarà poi un cinico presentatore televisivo in "Sogni d'oro", nel 1981.
Nel corso degli anni aumentano le sue presenze in trasmissioni tv: il "personaggio" Mughini è assai richiesto sia per i suoi interventi acuti la cui verve polemica fa spesso schizzare in alto gli ascolti, sia per la sua sterminata cultura.
È da sempre ospite fisso della trasmissione sportiva "Controcampo" di Italia Uno dove si distingue per versatilità e ironia. Anche il suo personalissimo stile di abbigliamento, un po' "intellettuale" e "contestatore", contribuisce a lanciare il suo personaggio televisivo. Grande tifoso della Juventus, alla squadra del cuore dedicherà uno dei suoi libri.
Dal 1987 scrive per "Panorama", di cui è anche inviato: il rapporto si conclude in modo brusco nel 2005 con l'arrivo del neo-direttore Pietro Calabrese.
Oggi Mughini firma i suoi articoli su "Il Foglio" di Giuliano Ferrara, dove cura una sua rubrica chiamata "Uffa!".
La sua produzione letteraria è molto prolifica: durante i soli anni '90 ha pubblicato "A via della Mercede c'era un razzista", "Dizionario Sentimentale", "La ragazza dai capelli di rame", "Il grande disordine" e "Un secolo d'amore", per molti la sua opera migliore.
I suoi ultimi lavori si intitolano "E la donna creò l'uomo" (2006) e "Sex revolution. Muse, eroi, tragedie di Sex revolution" (2007).
Aforismi di Giampiero Mughini
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