Liberace
Biografia • Eccentricità d'autore
Władziu Valentino Liberace nasce il 16 maggio del 1919 a West Allis, nel Wisconsin, figlio di Salvatore, immigrato italiano di Formia, e di Frances, di origini polacche. All'età di quattro anni, Valentino inizia a suonare il piano, avvicinandosi alla musica anche grazie al padre: il suo talento è evidente da subito, e già a sette anni egli è in grado di memorizzare pezzi molto impegnativi.
In seguito ha l'opportunità di incontrare il celebre pianista polacco Ignacy Paderewski, del quale studia la tecnica e che con il passare del tempo diventa un amico di famiglia. L'infanzia di Valentino, però, non è sempre felice, sia per le cattive condizioni economiche familiari, peggiorate dalla Depressione, sia per un disturbo nel parlare che lo rende vittima delle prese in giro dei suoi coetanei: eventi cui contribuiscono anche la sua passione per il pianoforte e per la cucina e la sua avversione per lo sport.
Grazie alla sua insegnante Florence Kelly, comunque, Liberace si concentra sul pianoforte: si specializza nell'esecuzione di musica popolare nei teatri, nelle radio locali, per le lezioni di danza, nei club e nei matrimoni. Nel 1934, suona jazz con un gruppo scolastico denominato The Mixers, per poi esibirsi anche in strip club e cabaret, adottando per qualche tempo lo pseudonimo di Walter Busterkeys e mostrando già la sua propensione ad attirare l'attenzione con un modo di fare eccentrico.
Gli anni '40
Nel gennaio del 1940, a poco più di venti anni, ha l'opportunità di suonare con la Chicago Symphony Orchestra al Pabst Theater di Milwaukee; più tardi, intraprende un tour nel Midwest. Tra il 1942 e il 1944 si allontana dalla musica classica per avvicinarsi a sperimentazioni più popolari, quelle che lui definisce "musica classica senza le parti noiose".
Nel 1943, inizia ad apparire nei Soundies, i precursori di quel periodo dei videoclip musicali: "Tiger Rag" e "Twelfth Street Rag" vengono pubblicati dalla Castle Films per il mercato home video. L'anno successivo, Valentino lavora per la prima volta a Las Vegas, e poco dopo aggiunge il candelabro al suo marchio, ispirato dal film "A song to remember".
Il suo nome d'arte diventa ufficialmente Liberace. Alla fine degli anni Quaranta è richiesto dai club delle più importanti città degli Stati Uniti: trasformatosi da pianista classico a showman e intrattenitore, nei suoi spettacoli sviluppa una forte interazione con il pubblico, ascoltando le richieste degli spettatori, dando lezioni e divertendo.
Gli anni '50
Trasferitosi nel quartiere North Hollywood di Los Angeles, si esibisce per star del calibro di Clark Gable, Rosalind Russell, Shirley Temple e Gloria Swanson; nel 1950 arriva addirittura a suonare per il presidente americano Harry Truman nella East Room della Casa Bianca.
Nello stesso periodo, si avvicina anche al mondo del cinema, comparendo nel cast di "South Sea Sinner", film prodotto dalla Universal con protagonisti Shelley Winters e Macdonald Carey. Negli anni successivi, Liberace si esibisce come guest star in due compilation per RKO Radio Pictures, "Footlight Varieties" e "Merry Mirthquakes".
Con il passare del tempo, desiderando diventare un divo della televisione e del cinema, incrementa la propria stravaganza, vestendo abiti sempre più sgargianti ed espandendo il cast di contorno: i suoi show a Las Vegas diventano celeberrimi.
Alla gloria si accompagna il denaro: nel 1954 Liberace suona al Madison Square Garden di New York per un cachet di 138mila dollari; l'anno successivo, guadagna 50mila dollari a settimana con i suoi show al Riviera Hotel and Casino di Las Vegas, mentre i suoi 200 fan club ufficiali accolgono più di 250mila persone.
L'esperienza cinematografica
Sempre nel 1955, gira il suo primo film da protagonista: si tratta di "Sincerely yours", un remake di "The man who played good", in cui interpreta un pianista che si dedica ad aiutare gli altri fino a quando la sua carriera non viene interrotta dalla sordità. Il lungometraggio, tuttavia, si rivela un fallimento dal punto di vista commerciale e un insuccesso per la critica. "Sincerely yours" avrebbe dovuto essere il primo di due film con protagonista Liberace, ma - visti i risultati - la seconda pellicola non verrà mai realizzata (anche se Liberace verrà pagato lo stesso per non girare).
Diventato - ciononostante - un personaggio famosissimo, anche se spesso osteggiato dalla critica, l'artista di origini italiane compare su riviste e giornali; nel marzo del 1956 partecipa al quiz "You bet your life", presentato da Groucho Marx. Nel 1957, invece, denuncia il "Daily Mirror", che aveva parlato della sua omosessualità.
Nel 1965 torna al cinema, apparendo in "When the boys meet the girls", con Connie Francis, dove interpreta sé stesso. Un anno più tardi, è ancora sul grande schermo grazie a un cameo in "The loved one".
Gli anni '70
Nel 1972 lo showman americano scrive la sua autobiografia, intitolata semplicemente "Liberace", che ottiene ottimi risultati di vendita. Cinque anni più tardi fonda la Liberace Foundation for the Performing and Creative Arts, un'organizzazione no profit, mentre nel 1978 viene aperto il Liberace Museum a Las Vegas, grazie al quale l'organizzazione può raccogliere fondi: i profitti del museo, infatti, vengono utilizzati per consentire l'istruzione di studenti bisognosi.
Gli ultimi anni
L'artista continua, poi, a suonare per tutta la prima metà degli anni Ottanta: si esibisce dal vivo per l'ultima volta il 2 novembre del 1986 al Radio City Music Hall di New York; a Natale dello stesso anno compare per l'ultima volta in televisione, ospite dell'"Oprah Winfrey Show".
Complice l'aggravarsi dei suoi problemi cardiocircolatori e dell'enfisema che lo tormenta da tempo, Wladziu Valentino Liberace muore all'età di sessantasette anni il 4 febbraio del 1987 a Palm Springs, a causa delle complicazioni dovute all'Aids (ma la sua sieropositività è sempre stata tenuta nascosta al pubblico). Il suo corpo viene seppellito a Los Angeles, al Forest Lawn Memorial Park di Hollywood Hills.
Nel 2013 il regista Steven Soderbergh gira "Dietro i candelabri" (Behind the Candelabra), un film biografico per la tv, sulla vita di Liberace, con protagonisti Michael Douglas e Matt Damon.
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