Rudolf Hess
Biografia
Walter Richard Rudolf Hess nasce il 26 aprile del 1894 ad Alessandria d'Egitto, figlio di genitori benestanti residenti in Africa per lavoro: la madre è discendente dei Georgiadis, una nota famiglia greca, mentre il padre è un esportatore di vini bavarese. Tornato in Germania all'età di quattordici anni, Rudolf Hess si interessa all'astronomia, ma studia economia in Svizzera su impulso del padre. Partecipa alla Prima Guerra Mondiale come volontario, inizialmente arruolato nel reggimento List al fianco di un caporale di origini austriache di nome Adolf Hitler, e in seguito nell'aviazione, nella Squadriglia Bavarese 34, come pilota da caccia promosso tenente.
Nel 1920 Hess abbandona l'Università di Monaco (frequentava il corso di laurea di Filosofia) ed entra in politica, convinto proprio da Hitler. Diventato amico di Hermann Göering, prende parte, nel 1923, al Putsch di Monaco: in seguito al fallimento della rivolta viene arrestato insieme con Hitler. I due in carcere collaborano alla scrittura de "La mia battaglia" (il "Mein Kampf", che diventerà il testo sacro del nazionalsocialismo). Il 20 dicembre del 1927 Rudolf sposa Ilse Proehl, una ragazza ventisettenne di Hannover, mentre sei anni più tardi viene nominato Reichsleiter, vice di Adolf Hitler, conquistando ampi poteri non solo dentro il partito nazista, ma anche all'interno del governo nato da poco.
Hitler viene nominato Cancelliere il 30 gennaio del 1933; Rudolf Hess diventa responsabile di numerosi dipartimenti, inclusi quelli degli affari esteri, dell'istruzione, della salute, della giustizia e delle finanze. Tutte le leggi, in pratica, passano dal suo ufficio prima di essere approvate, tranne quelle relative alla polizia, all'esercito e alla politica estera. Organizzatore dell'annuale Rally di Norimberga, parla spesso alla radio per informare la cittadinanza sulle novità del governo; è delegato del Fuhrer, inoltre, nelle negoziazioni con gli industriali e con i membri delle classi più abbienti. L'ufficio di Hess è corresponsabile delle Leggi di Norimberga del 1935, che impediscono i matrimoni misti (tra Ebrei e non Ebrei) e privano i non ariani della cittadinanza tedesca. Tra le vittime di tali leggi, ci sarebbe anche un amico di Rudolf, Karl Haushofer, sposato con una donna per metà ebrea: ma Hess impedisce che la legge venga applicata al loro caso.
Sempre leale a Hitler, intenzionato a mostrarsi utile nei suoi confronti, Hess non ambisce al prestigio o al potere, e tantomeno sfrutta la propria posizione per accumulare ricchezze personali (vive in una modesta abitazione a Monaco). Popolare presso le masse, non nasconde le proprie debolezze "umane": ossessionato dalla sua salute fino a diventare ipocondriaco, è vegetariano, non fuma e non beve alcolici. Appassionato di libri e musica, ama scalare le montagne con la moglie, e si interessa all'astrologia. Rimane vicino, inoltre, al mondo dell'aviazione, vincendo anche gare (per esempio nel 1934, a bordo di un BFW M.35). Nel 1939 egli viene ufficialmente nominato terza carica del partito, dopo il numero uno Hitler e il numero due Goering: nonostante ciò, viene spesso escluso, in qualità di "moderato", dalle riunioni in cui vengono prese decisioni fondamentali.
Favorevole all'invasione della Polonia, causa scatenante dell'inizio della Seconda Guerra Mondiale, dopo lo scoppio del conflitto chiede a Hitler di poter entrare nella squadra della Luftwaffe come pilota, ma ottiene risposta negativa. Quindi, vola misteriosamente in Scozia, il 10 maggio del 1941, diretto al castello del duca di Hamilton, nel Lanarkshire. Catturato dall'esercito inglese, viene internato: per i britannici egli è un uomo con disturbi mentali, che, dopo essere stato messo da parte dal Fuhrer, vuole proporre la pace all'Inghilterra con il tramite del duca. Hitler, dopo il viaggio di Hess, definisce il suo ex vice un pazzo: ma è proprio quello che Rudolf Hess gli aveva chiesto di fare nel caso in cui la sua missione fosse fallita.
Sebbene non si possano avere certezze, oggi, sui motivi ufficiali di quel viaggio, è opinione comunemente accettata che Hess sia andato in Scozia su iniziativa individuale: in pratica, un atto di alto tradimento e insubordinazione nei confronti di Hitler. Processato a Norimberga nel 1946, egli viene assolto dall'accusa di crimini contro l'umanità: viene tuttavia condannato al carcere a vita per crimini contro la pace e cospirazione contro il trattato di Versailles. Rinchiuso nella struttura detentiva di Spandau, nella parte ovest di Berlino, propone negli anni seguenti numerose richieste di grazia (anche in considerazione della contemporanea liberazione di diversi ex ufficiali nazisti): richieste che tuttavia rimangono inascoltate per volere della Gran Bretagna e dell'Urss. Il veto sovietico alla liberazione di Hess viene cancellato da Mikhail Gorbaciov negli anni Ottanta.
L'ex nazista, tuttavia, muore il 17 agosto del 1987, a Berlino, alla vigilia di una probabile scarcerazione, in circostanze poco chiare: il suo cadavere viene ritrovato con un cavo elettrico attorno alla gola in un padiglione del cortile della prigione. La versione ufficiale ipotizza un suicidio (motivato dalla paura di tornare libero ormai in età avanzata, dopo un isolamento totale durato circa mezzo secolo), ma viene contrastata dai familiari. Chi avanza la tesi dell'omicidio sostiene che egli sia stato ucciso per evitare che fornisse spiegazioni sulla sua missione in Scozia.
Il cadavere di Rudolf Hess viene sepolto in Baviera, a Wunsiedel, e riesumato nel 2011, quando il contratto di affitto del suolo viene disdetto dalla chiesa evangelica che possiede il terreno: a quel punto i suoi resti vengono cremati e dispersi in mare.
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