Donald Sutherland
Biografia • Fra commedia e tragedia
Per molto tempo l'espressione beffarda e lo sguardo tondo e allucinato hanno fatto di Donald Sutherland uno degli interpreti ideali di personaggi nevrotici, introversi, infidi, sadici, eccessivi.
Nato a Saint John, New Brunswick (Canada) il 17 luglio 1935, l'attore è cresciuto nella piccola città di Bridgewater, in Nuova Scozia, dove a quattordici anni ha iniziato a lavorare come deejay.
Donald Sutherland ha scoperto la sua passione per il teatro mentre frequentava la facoltà d'Ingegneria dell'Università di Toronto e ha tentato, senza successo, d'iscriversi alla London Academy of Music and Dramatic Art.
Gli anni '60
Sutherland fa il suo esordio cinematografico in Italia nel 1964, interpretando un ruolo nell'horror di casa nostra "Il castello dei morti vivi" (anche se spacciato come girato in coppia da registi stranieri: Herbert Wise e Warren Kiefer, rispettivamente Luciano Ricci e Lorenzo Sabatini), per poi essere chiamato da Freddie Francis sul set di "Le cinque chiavi del terrore", con Peter Cushing e Christopher Lee.
Due anni dopo interpreta Vernon L. Pinkley in quell'ormai mitica pellicola chiamata "Quella sporca dozzina" (1967), di Robert Aldrich (con Charles Bronson).
Antimilitarista e rumoroso attivista contro l'intervento americano in Vietnam, Donald Sutherland ottiene il suo primo grande successo personale grazie al ruolo dell'ufficiale medico Benjamin Franklin "Hawkeye" Pierce nel film di Robert Altman "MASH" (1970), ambientato durante la guerra in Corea.
Gli anni '70
Nel 1971 è con Jane Fonda nel noir di Alan J. Pakula "Una squillo per l'ispettore Klute" e nel 1973 è John Baxter in "A Venezia un dicembre rosso shocking", diretto da Nicolas Roeg.
Dopo "Il giorno della locusta" (1975), di John Schlesinger, Sutherland incarna l'immortale amatore e rubacuori veneziano nel "Casanova" di Federico Fellini (1976) e impersona il fascista "Attila" in "Novecento" (1976), di Bernardo Bertolucci.
Nel 1978 è protagonista del film di Philip Kaufman "Terrore dallo spazio profondo", remake de "L'invasione degli ultracorpi" di Don Siegel.
Gli anni '80 e '90
All'inizio degli anni '80, Donald Sutherland è nel cast di "Gente comune" (1980) di Robert Redford ed è protagonista di "La cruna dell'ago" (1981), tratto dal romanzo di Ken Follett, ma in seguito appare soprattutto in ruoli di secondo piano, spesso in produzioni a basso budget.
Negli anni '90, lavora in film come "Fuoco assassino" (1991) di Ron Howard, "JFK - Un caso ancora aperto" (1991) di Oliver Stone, "Sei gradi di separazione" (1993) di Fred Schepisi e "Il tocco del male" (1998) di Gregory Hoblit.
Gli anni 2000 e 2010
Nel 2000 l'attore canadese è stato a fianco di Clint Eastwood e Tommy Lee Jones in "Space cowboys", diretto dallo stesso Eastwood, confermandosi un vero maestro nell'arte di incutere paura come in passato lo è stato in quella di far ridere.
Uno dei film di successo cui ha partecipato in questi anni è "Ritorno a Cold Mountain" (2003, con Jude Law, Nicole Kidman, Renèe Zellweger).
Dopo il ciclo di film di "Hunger Games", i suoi ultimi film sono quelli del 2022: "Moonfall", regia di Roland Emmerich; "Mr. Harrigan's Phone", regia di John Lee Hancock.
Divorziato da Lois Hardwick e da Shirley Douglas (madre dei gemelli Rachel e Kiefer Sutherland), Donald Sutherland è stato sposato con l'attrice franco-canadese Francine Racette. I due attori hanno avuto tre figli: Roeg, Rossif e Angus Redford.
Donald Sutherland si è spento a Miami il 20 giugno 2024 all'età di 88 anni.
Aforismi di Donald Sutherland
Foto e immagini di Donald Sutherland
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