Pietro Cascella
Biografia • Carattere monumentale
Lo scultore e pittore Pietro Cascella nasce a Pescara il 2 febbraio 1921. Già giovanissimo, seguendo la passione del padre Tommaso e del fratello Andrea, si interessa alla pittura.
Nel 1943 (ha solo 22 anni) partecipa alla IV Quadriennale di Roma. Nel 1948 è alla prima Biennale veneziana del periodo post-bellico.
Nel 1938 si trasferisce a Roma dove segue i corsi dell'Accademia di Belle Arti con Ferruccio Ferrazzi. Negli anni che seguono, insieme al fratello Andrea, lavora in una fornace per la ceramica a Roma a Valle dell'Inferno.
Nei primi anni '50, sempre assieme ad Andrea, realizza opere di ceramica anche di grande formato.
Nel 1956 partecipa alla XXVIII Biennale di Venezia. È del 1958 il progetto iniziale per il monumento di Auschwitz (concepito insieme al fratello) e all'architetto La Fuente, che nove anni dopo verrà realizzato su un nuovo disegno ideato interamente da Pietro Cascella.
Nello stesso periodo lavora a quadri-scultura le cui tematiche surreali si approfondiscono in seguito all'incontro con Sebastian Matta. La sua ricerca si orienta quindi verso la pietra e il marmo, materiali in cui realizzerà la gran parte delle sue opere monumentali.
Le sculture di Cascella sono solitamente composte da masse pietrificate levigate, aspre oppure corrose con alcuni accenni di base cubista, insieme a elementi di purismo geometrico.
Le sue mostre personali sono numerose: tra queste nel 1962 una esposizione di ceramica è stata inaugurata alla Galleria dell'Obelisco di Roma; nello stesso anno segue una personale alla Galleria del Milione a Milano, nel 1965 alla Galleria Bonino a New York, nel 1966 è presente con una sala personale alla Biennale di Venezia (anche nel 1972), poi nel 1968 alla Galèrie du Dragon a Parigi e al Musée d'Ixelles a Bruxelles, nel 1971 al Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, alla Galèrie Buchbolz a Monaco in Baviera nel 1979, nel 1984 ai Magazzini del Sale a Siena.
La ricerca di Pietro Cascella si orienta verso opere a carattere monumentale. Risalgono agli anni '70 l'"Arco della Pace" a Tel Aviv, "Omaggio all'Europa" a Strasburgo, il "Monumento a Giuseppe Mazzini" a Milano, "Sole e Luna" a Riad, "Bella Ciao" a Massa.
Tra le opere monumentali degli anni '80 vi sono "Cento Anni di lavoro allo stabilimento Barilla" a Parma, il monumento a "Due Carabinieri caduti" a Moanteroni d'Arbia, la "Nave" per la città di Pescara e la piazza di Milano Tre.
Negli anni '90 realizza grandi opere come la "Volta Celeste" ad Arcore (Milano) insieme ad altre sculture come fontane e colonne simbolo, l'"Agorà" all'Università di Chieti, il "Monumento della Via Emilia" a Parma, la "Porta della Sapienza" a Pisa, l'"Ara del Sole" ad Ingurtosu in Sardegna, il "Teatro della Germinazione" nel Parco Nazionale d'Abruzzo.
Nel 1999 realizza la fontana della città di Chiavari e la fontana per la Baraclit nel Casentino, in Toscana.
Pietro Cascella, che viveva nel castello di Verrucola, a Fivizzano, non lontano da Massa Carrara, si è spento il 18 maggio 2008.
Foto e immagini di Pietro Cascella
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