Edwige Fenech
Biografia • Regina sullo schermo e dietro le quinte
Edwige Fenech, oggi signora raffinata e di gran classe, è indubbiamente la regina di quello che fu il cinema scollacciato italiano, per il quale sarà eternamente ricordata. Attrice di origine algerina è nata a Bona, vicino Tunisi, il 24 dicembre 1948 e ha cominciato a muovere i primi passi nel cinema nel 1966, dopo essersi dedicata a vari concorsi di bellezza (durante un'edizione del Festival di Cannes ha vinto il titolo di Lady Francia).
Il suo ingresso sul grande schermo è datato 1967 quando gira il goliardico "Alle dame del castello piace fare solo quello", film ispirato alle novelle decamerotiche del Boccaccio.
Il suo debutto nel genere prettamente comico (pur sempre con piccanti spruzzatine di eros), avviene due anni più tardi con la partecipazione ad un film della coppia Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, "Don Franco e Don Ciccio nell'anno della contestazione", girato da Marino Girolami. Quest'ultimo si era riproposto di girare una commedia che riprendeva i temi della contestazione giovanile mettendo in evidenza soprattutto i lati comici o comunque grotteschi della situazione esistente in quell'epoca ma le forme della Fenech e la sua abbagliante sensualità non passarono inosservate.
Il secondo film, girato nel 1970 da Mariano Laurenti, porta il titolo a sfondo culturale "Satiricosissimo" (dunque ispirato a "Satyricon" di Federico Fellini), e rientra ancora nello sfruttato filone della coppia Franchi ? Ingrassia, ossia le parodie di film famosi e di successo dell'epoca.
Il passaggio a quello che sarà uno dei classici della cosiddetta commedia sexy all'italiana avviene con il citatissimo "Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda" girato sempre dal fido Mariano Laurenti nel 1972. Molti fanno risalire proprio a questo titolo quel nuovo genere di commedia all'italiana caratterizzata da una comicità smaccata combinata ad un erotismo tutto sommato molto blando e pecoreccio. Il film ebbe uno straordinario successo di pubblico, spingendo i produttori cinematografici a realizzare nuove pellicole del genere.
Ecco allora che arrivano "La bella Antonia, prima monica e poi demonia" e "Quando le donne si chiamavano madonne", chicche oggi difficilmente reperibili e praticamente mai passate sul piccolo schermo, a differenza di altri "classici". Qui l'attrice viene usata più che altro come specchietto per le allodole, dato il suo ruolo marginale, ma lei prosegue indefessa nel filone. Può permetterselo perché le proposte fioccano.
Com'era facilmente prevedibile diventa il sogno erotico degli italiani, ruolo suggellato dal celebre "Giovannona Coscialunga disonorata con onore" seguito dalla pellicola la "Vedova inconsolabile ringrazia quanti la consolarono" (1973).
Nel 1973 nuova linfa vitale al genere viene fornita dal successo nazionale del film serio "Malizia" (con Laura Antonelli) di Salvatore Samperi, da cui subitaneamente i maestri della commedia nostrana traggono ispirazione. I turbamenti sessuali degli adolescenti, tema del film di Samperi, divengono facile pretesto per altri titoli dalla comicità eccessiva e guardona.
Vengono così realizzati "Innocenza e turbamento" (1974) dove un seminarista viene spinto alle gioie del sesso dalla sua giovane zia, "Grazie nonna" (1975) dove dal Sud-America una giovane e disinibita nonna viene a sconvolgere la vita di una famiglia di una tranquilla provincia italiana.
Ancora, compaiono sugli schermi italiani "La moglie vergine" e "Il vizio di famiglia" entrambi del 1975.
Le corna sono invece il tema ricorrente nella pellicola "La vergine, il toro e il capricorno" dove un Alberto Lionello interpreta un uomo d'affari milanese ossessionato dalla gelosia per la bella moglie. Protagonista sempre lei, l'indomita e procace Edwige Fenech.
Finita l'epoca degli adolescenti in crisi ormonale bisognava inventarsi qualcosa, e così comincia la saga delle insegnanti; cominciata appunto con "L'insegnante" (1975), film dove la solita, volenterosa Fenech dà lezioni private a un adolescente interessato più alle sue grazie che allo studio. La scelta della Fenech per il film di Nando Cicero fu quanto mai azzeccata e l'enorme affluenza di pubblico confermò la predilezione per questa attrice ormai adottata dal cinema italiano.
Da quel momento è tutto un fiorire di supplenti e professoresse o di film ambientati nelle scuole di piccole cittadine apparentemente borghesi e benpensanti ma assai pruriginose.
Esaurito il tema "pedagogico", tocca naturalmente a dottoresse, poliziotte e soldatesse (e così via) a reggere le sorti delle sexy-commedie.
Una stagione, quella della commedia sexy all'italiana (ribattezzata anche commedia trash) che durerà fino ai primi anni '80 e che ha sorretto con i suoi incassi - molti fanno finta di dimenticarlo - gran parte del cinema nobile di casa nostra.
Per Edwige Fenech il cambio di marcia e di immagine avviene nel 1982. Poche apparizioni sul grande schermo e qualche presenza in televisione come presentatrice la rilanciano come personaggio nuovo e diverso.
Famosa anche per essere stata la compagna di Luca Cordero di Montezemolo, oggi come oggi l'elegante Edwige è una signora molto ascoltata e molto potente all'interno dello show business; ha aperto una sua casa di produzione che ha realizzato vari successi sia in Italia (citiamo ad esempio la fiction tv "Commesse") che all'estero. Il futuro riserva produzioni di film per il grande schermo che vedono nel cast stelle di prim'ordine come Robert De Niro.
Torna a recitare dopo tanti anni interpretando il ruolo - non da protagonista - della zarina Caterina II, nella fiction "La figlia del capitano" (da lei prodotta e trasmessa dalla Rai all'inizio del 2012).
Frasi di Edwige Fenech
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Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Edwige Fenech. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Edwige Fenech.
Premier madame
Ciao cara edwige ti scrivo perche' purtroppo non ti vedo piu' in televisione e ne al cinema, mi manca la tua presenza, io sono un tuo fan. Sono cresciuto con i tuoi film per me sei e rimarrai la piu' bella e la piu' affascinante donna al mondo. Sarebbe un sogno per me poterti vedere dal vivo, sicuramente avrei tanta emozione e mi inginocchierei davanti a te e ti bacerei la mano come una donna eccezionale di eleganza e di estrema bellezza. Ho 50 anni e per me sarebbe un sogno poter diventare di tua proprieta'. Ti saluto con affetto, e stima.
Hola edwige
Eh visto muchas de tus películas
Eres una mujer muy bella tu belleza es natural
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Auguri di buon compleanno Edwige Fenech