Frank de Boer
Biografia
Frank de Boer nasce il 15 maggio del 1970 a Hoorn, nei Paesi Bassi, fratello gemello di Ronald de Boer. Cresciuto calcisticamente nelle giovanili dell'Ajax, debutta in prima squadra nel 1989, per poi conquistare il suo primo campionato l'anno successivo.
Con i lancieri vince in tutto ben cinque titoli nazionali (oltre che nel 1990, anche nel 1994, nel 1995, nel 1996 e nel 1998), due coppe nazionali (nel 1993 e nel 1998), tre Supercoppe d'Olanda (nel 1993, nel 1994 e nel 1995), una Coppa Uefa (nel 1992), una Champions League (nel 1995), una Supercoppa Europea (nel 1995) e una Coppa Intercontinentale (nel 1995).
Nel gennaio del 1999 lascia l'Ajax e si trasferisce in Spagna, al Barcellona, vincendo il campionato al termine della stagione.
Frank de Boer negli anni 2000
Nel 2001 viene trovato positivo a un test anti-doping (nandrolone), ma al di là di questo imprevisto la sua esperienza spagnola dura fino al 2003, anno in cui passa al Galatasaray, in Turchia. Dopo pochi mesi, tuttavia, Frank de Boer va a giocare nei Rangers di Glasgow, in Scozia.
Il ritiro
Dopo aver militato anche nell'Al-Rayyan e nell'Al-Shamal, in Qatar, nel 2006 si ritira. Una volta appese le scarpette al chiodo si dedica al settore giovanile dell'Ajax. A partire dal luglio del 2008, quindi, allena l'Ajax A-1. Nel frattempo è anche assistente di Bert van Marwijk, commissario tecnico della Nazionale dei Paesi Bassi.
Gli anni 2010 e la carriera da allenatore
Nel dicembre del 2010 viene promosso e diventa allenatore della prima squadra dell'Ajax al posto di Martin Jol, che ha da poco rassegnato le dimissioni a causa di divergenze con Danny Blind. L'esordio è vincente: i lancieri, infatti, vincono in Champions League per due a zero contro il Milan allo stadio Meazza di San Siro.
Dopo aver lasciato il ruolo di assistente di van Marwijk, Frank de Boer vince il suo primo titolo da allenatore il 15 maggio, giorno in cui compie quarantuno anni, grazie al successo nello scontro diretto con il Twente. Il suo Ajax ha un'età media di ventidue anni, e diventa la squadra più giovane di sempre campione di Eredivisie.
Dopo Rinus Michels e Ronald Koeman, Frank de Boer è il terzo uomo del suo Paese a vincere il campionato, oltre che da calciatore, anche da allenatore. Rimasto sulla panchina dei lancieri anche nella stagione successiva, perde la Supercoppa d'Olanda contro il Twente e viene eliminato agli ottavi nella coppa nazionale dall'AZ Alkmaar. Giunto terzo nel girone di Champions League e "retrocesso" in Europa League, viene eliminato dal Manchester United ma si consola con il suo secondo titolo nazionale, frutto di una serie di quattordici vittorie di seguito.
I successi con l'Ajax
Rifiutato l'invito di allenare il Liverpool, nella stagione 2012-2013 de Boer perde ancora la Supercoppa d'Olanda, per mano del PSV Eindhoven, e nel girone di Champions League arriva di nuovo terzo, per poi essere eliminato in Europa League dalla Steaua Bucarest. Il copione è identico rispetto alla stagione precedente. L'Ajax, infatti, si aggiudica il terzo campionato di fila, con sette punti di vantaggio sul PSV.
Pochi giorni dopo il successo, Frank de Boer decide di rinnovare il proprio contratto per altri quattro anni, fino al 2017. La stagione 2013-14 porta la prima Supercoppa d'Olanda, ottenuta dopo i tempi supplementari contro l'AZ, mentre in Europa non ci sono novità: il terzo posto nel girone di Champions si traduce nell'accesso all'Europa League, dove l'Ajax viene sconfitto dal Salisburgo.
Un campionato dopo l'altro
Persa anche la coppa nazionale, de Boer si può consolare comunque con il quarto campionato di seguito: lo stesso risultato ottenuto da Rinus Michels e Louis van Gaal. Nella stagione 2014-15 l'Ajax perde la Supercoppa d'Olanda contro il PEC Zwolle; in Champions League - ça va sans dire - arriva terzo nel girone, passando così in Europa League, dove viene sconfitto dal Dnipro.
Anche in campionato, però, le cose non vanno bene: dopo quattro anni consecutivi, infatti, deve rassegnarsi al secondo posto, superato dal PSV Eindhoven. A causa di questo risultato, i lancieri non ottengono l'accesso diretto alla fase a gironi della successiva edizione della Champions League ma sono costretti a passare per il terzo turno preliminare, dove - però - la loro corsa viene subito interrotta dagli austriaci del Rapid Vienna.
Passato in Europa League, l'Ajax giunge terzo nel girone. La stagione, tuttavia, si rivela fallimentare sotto ogni punto di vista: se in Coppa d'Olanda gli uomini di Frank de Boer perdono già al terzo turno, il flop in campionato è ancora più clamoroso, perché all'ultima giornata i lancieri non riescono ad andare oltre un pareggio per uno a uno contro una formazione penultima in classifica, il De Graafschap, e dicendo addio a un successo già annunciato si fanno superare dal PSV Eindhoven, che vince - pertanto - il titolo.
Dopo la panchina dell'Ajax
Il 12 maggio del 2016, quindi, Frank de Boer e l'Ajax risolvono consensualmente il contratto con un anticipo di un anno rispetto a quanto stabilito. L'ex difensore della Nazionale orange, dunque, si appresta a passare un estate da disoccupato. In realtà, già nelle settimane successive numerosi organi di informazione accostano il suo nome alla panchina dell'Inter. Tutto, però, pare scoppiare come una bolla di sapone, visto che all'inizio della stagione 2016/2017 l'allenatore dei nerazzurri è Roberto Mancini.
Ad agosto, però, c'è il ribaltone: complici il passaggio della proprietà del club al gruppo cinese Suning, un pre-campionato disastroso con diverse amichevoli perse in malo modo, un mercato non convincente e un atteggiamento di Mancini non troppo positivo, l'allenatore jesino viene esonerato dall'Inter. Al suo posto, viene chiamato proprio Frank de Boer, il cui ingaggio viene confermato ufficialmente il 9 agosto. Dopo pochi mesi (pochi "alti" e molti "bassi"), all'inizio del mese di novembre viene esonerato.
Nel 2017 allena il Crystal Palace, in Inghilterra. Poi si trasferisce negli USA per guidare il team Atlanta United dal 2018.
Nel 2020 gli viene affidata la panchina della nazionale del suo Paese: Frank De Boer è il primo olandese a guidare la nazionale prima da capitano e poi da commissario tecnico.
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