Francis Ford Coppola
Biografia • L'arte della produzione
Il noto regista americano di origine italiane Francis Ford Coppola nasce nella città di Detroit, nel Michigan, il 7 aprile 1939. Trascorre l'infanzia a New York con il padre, compositore e musicista Carmine Coppola, primo flauto dell'Orchestra Sinfonica della NBC, e la madre, l'attrice Italia Pennino.
Fanciullo, il giovanissimo Coppola si ammala di poliomielite e pare che sia proprio durante la malattia che, passando il tempo animando marionette, si appassiona al teatro e al cinema.
Consegue il diploma di Drammaturgia alla Hofstra University e in seguito si specializza in cinematografia alla University of California a Los Angeles (UCLA). Dopo la scuola di cinema dell'UCLA entra nell'equipe di Roger Corman, regista e punto di riferimento per un'intera generazione di autori, per il quale, tra il 1961 ed il 1963, lavora come direttore dei dialoghi, assistente fonico, produttore e sceneggiatore.
In questi anni gira i suoi primi lavori: del 1961 è "Questa notte di sicuro", un cortometraggio pornografico; nel 1963 esordisce con "Terrore alla tredicesima ora", gotico e inquietante scenario ambientato in un castello irlandese.
Nel 1966 investe i soldi guadagnati nella sceneggiatura di "Patton, generale d'acciaio": il film vince un Oscar. Il suo secondo film importante è "Buttati Bernardo", lavoro per cui ottiene la laurea all'UCLA.
A San Francisco nel 1969 fonda insieme a George Lucas la casa di produzione "American Zoetrope". È il 1971 l'anno in cui Francis Ford Coppola dirige il film che lo consacra definitivamente e lo fa entrare nella storia del cinema. Il titolo è uno dei più grandi capolavori cinematografici di sempre: "Il padrino" (con Marlon Brando e Al Pacino), tratto dall'omonimo romanzo di Mario Puzo. Il film riceve unanimemente consensi da pubblico e critica e si aggiudica ben quattro premi Oscar, fra i quali quello per il Miglior film e quello, a Marlon Brando, come miglior attore.
Dopo il raffinato "La conversazione" (con Gene Hackman), film che nel 1974 conquista la Palma d'Oro a Cannes, nello stesso anno Francis Ford Coppola gira "Il Padrino - Parte II" (con Robert Duvall e Diane Keaton), che replicherà il successo del primo capitolo vincendo ben sei premi Oscar, tra cui Miglior film, Miglior regia e Miglior sceneggiatura.
In questo periodo scrive anche una sceneggiatura per il remake del 1974 di "Il grande Gatsby" (con Robert Redford) e produsse il film di George Lucas "American Graffiti" (con Ron Howard).
Negli anni successivi il regista si concede una pausa durante la quale si dedica soprattutto all'attività di produttore. Dà inizio al suo ambizioso progetto di girare un film ispirato a "Cuore di tenebra", di Joseph Conrad, ambientandolo durante la guerra del Vietnam. Il film uscirà nel 1979 e sarà un nuovo capolavoro: "Apocalypse Now" (con Marlon Brando). Sebbene il film riceva due Oscar e la Palma d'oro al Festival di Cannes, gli ingenti costi di produzione portano la casa di produzione "American Zoetrope" vicino alla bancarotta. Nel 2001 uscirà una nuova versione con nuove scene integrate dal titolo "Apocalypse Now Redux".
Dopo "Un sogno lungo un giorno" (1982), che porta vicino al fallimento la sua casa di produzione, Coppola dirige "I ragazzi della 56a strada" (1983) e "Rusty il selvaggio" (1983). Per certi versi questi titoli inaugurano un nuovo filone cinematografico, quello incentrato sulla violenza all'interno delle bande giovanili. I film contribuiranno inoltre a lanciare una nuova generazione di attori tra cui Matt Dillon, Tom Cruise, Mickey Rourke, Nicolas Cage (nipote di Coppola, il cui vero nome è Nicolas Kim Coppola), Patrick Swayze, Rob Lowe ed Emilio Estevez.
Nel 1984 Coppola dirige il musical "Cotton Club" (con Richard Gere), che non raccoglie successi ai botteghini; poi è la volta di "Peggy Sue si è sposata" (1986, con Kathleen Turner e Nicolas Cage) e "Giardini di pietra" (1987, con Anjelica Huston). Sul set di quest'ultimo film il figlio Joe perde la vita in un tragico incidente nautico.
Dopo l'insuccesso di "Tucker - Un uomo e il suo sogno" (1988, con Jeff Bridges), Francis Ford Coppola accetta di girare l'ultimo capitolo della saga del Padrino, ma nonostante una nomination all'Oscar, "Il padrino - Parte III" (1990) non si rivela all'altezza dei film precedenti.
Il regista riceve un premio Onorario alla Mostra di Berlino nel 1991 e un Leone d'oro alla carriera nel 1992, a Venezia. Sempre nel 1992 torna a riconquistare il pubblico con un nuovo grande successo: "Dracula di Bram Stoker" (con Gary Oldman, Winona Ryder e Keanu Reeves). Poi dirige "L'uomo della pioggia" (1998, con Matt Damon e Mickey Rourke), tratto dal romanzo di John Grisham.
La figlia Sofia Coppola ha seguito le orme del padre diventando anche lei regista internazionale ("Il giardino delle vergini suicide", 1999, "Lost in Translation", 2003).
Una curiosità: dal 1978 Francis Ford Coppola produce un apprezzatissimo vino "Rubicone", a Rutheford, in California.
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