Adam Driver
Biografia
Adam Driver nasce a San Diego il 19 novembre 1983. Attore dal volto tenebroso e dalla bellezza non convenzionale, è il punto di riferimento della produzione di qualità per il cinema americano negli anni 2010. Riesce a interpretare con la stessa abilità ruoli stellari e di nicchia; è apprezzato dai migliori registi, tra cui Ridley Scott, che lo sceglie per il film biografico House of Gucci (2021), con Lady Gaga. Vediamo di seguito quali sono le tappe salienti della vita e della carriera cinematografica di Adam Driver.
Adam Driver, un attore forgiato dall'esperienza dei Marines
A sette anni si trasferisce dalla California in Indiana, stato del Midwest da cui proviene la famiglia materna. Trascorre la sua adolescenza nella cittadina di Mishawaka assieme alla sorella, alla madre e al nuovo compagno di lei, un ministro battista; questi spinge Adam a cantare nel coro della chiesa. Dopo qualche turbolenza adolescenziale, ottiene il diploma presso il liceo locale nel 2001. Inizia poi a lavorare come venditore porta a porta di modelli di aspirapolvere.
Tuttavia, Adam Driver non è soddisfatto: vuole perseguire la carriera di attore, ma viene rifiutato dalla prestigiosa accademia Juilliard di New York.
A seguito dell'attentato alle Torri Gemelle dell'11 settembre 2001, che scuote l'intera America, decide di arruolarsi nei Marines. Vi rimane per quasi tre anni, per poi essere congedato a causa di un infortunio grave.
Tornato alla vita civile, Adam Driver frequenta per un anno l'università a Indianapolis; riprova l'esame d'ammissione alla Juilliard: questa volta lo passa con successo. Tuttavia, la difficoltà a lasciar andare i ritmi della vita militare e di integrarsi coi compagni lo porta ad acuire il proprio carattere schivo. Leviga questo suo lato emotivo solo conoscendo la futura moglie, Joanne Tucker.
Una volta diplomatosi in Belle Arti, inizia a lavorare in alcune produzioni di Broadway; nel frattempo si mantiene lavorando come cameriere.
I primi ruoli di attore
Dopo essere stato scelto da Clint Eastwood per una piccola parte nel film "J. Edgar" (film biografico del 2011 sulla vita di J. Edgar Hoover), nel 2012 ottiene un ruolo che imprime una svolta alla sua carriera: recita nella parte del fidanzato della protagonista della serie Girls, in onda su HBO.
Grazie a questa produzione, nella quale Driver compare in maniera ricorrente fino alla sua conclusione nel 2017, riceve diverse nomination agli Emmy Awards.
Adam Driver e i primi successi
Parallelamente all'impegno televisivo, Adam Driver continua la propria carriera cinematografica con registi di spicco. Steven Spielberg lo sceglie per la pellicola storica - e ancora una volta biografica - "Lincoln" (2012).
Anche la carriera teatrale conosce momenti di successo: con l'opera Look back in anger si aggiudica un prestigioso riconoscimento.
Nel 2014 lavora accanto all'attrice italiana Alba Rohrwacher nella pellicola drammatica "Hungry Hearts". La sua performance è di livello superiore, tanto che l'attore si aggiudica la Coppa Volpi al Festival del Cinema di Venezia.
La popolarità planetaria grazie a Guerre Stellari
Il passaggio da film d'autore al successo commerciale è alle porte per Adam Driver; si concretizza nel momento in cui J. J. Abrams lo nota e lo vuole fortemente per il sequel Star Wars - Il risveglio della Forza (leggi anche la recensione del film Il risveglio della Forza).
Il ruolo per lui è uno dei più importanti: il personaggio di Kylo Ren, l'antagonista centrale della nuova trilogia.
Driver, sin dall'inizio apprezzato per la sua caratterizzazione del personaggio, riprende il ruolo anche nel secondo e nel terzo film, "Gli ultimi Jedi" e "L'ascesa di Skywalker".
In una trilogia contestata dai fan dei prodotti originali, Kylo Ren è comunque la figura che risulta meno divisiva, anche grazie alla performance di Adam Driver; l'attore riesce a conferire profondità e sfumature a un cattivo di concezione moderna. I tre film si rivelano successi milionari al cinema e Adam Driver diventa una star internazionale.
Adam Driver: la consacrazione con registi di punta
Nel 2016 si mantiene impegnato in produzioni di qualità, come quella di Martin Scorsese, e di nicchia, come la pellicola "Paterson" di Jim Jarmusch, per cui riceve diverse nomination.
Negli anni successivi continua a mantenere un equilibrio tra diversi generi: le sue capacità attoriali sono tali da renderlo il nome maschile più richiesto nei film di qualità.
Piuttosto che inseguire la fama, Adam Driver si concentra nei progetti che lo ispirano. Tra questi spiccano "La truffa dei Logan" (Logan Lucky, 2017) di Steven Soderbergh, e "BlacKkKlansman" (2018) di Spike Lee, per cui riceve una nomination agli Oscar. Sempre nel 2018 è protagonista di "L'uomo che uccise Don Chisciotte", di Terry Gilliam.
Nel 2019 viene apprezzato per la sua performance intensa in "Storia di un matrimonio" (Marriage Story), assieme a Scarlett Johansson.
Adam Driver: vita privata e curiosità
Adam è fortemente legato alla moglie Joanne Tucker: i due vivono a Brooklyn, tenendosi lontano dal mondo dello star system per preservare la propria privacy. Sembrano riuscire nel loro intento, tanto che la nascita del loro figlio è stata tenuta nascosta fino al compimento del secondo anno d'età del bambino.
Nel 2008 fonda Arts in the Armed Forces, un'associazione no profit che mette in scena opere teatrali per i militari, i veterani e le loro famiglie in giro per il mondo.
Gli anni 2020
Nel 2021 è protagonista assieme a Marion Cotillard nel film musical "Annette", diretto dal francese Leos Carax. La pellicola viene selezionata come film d'apertura al Festival di Cannes dello stesso anno.
Nello stesso anno torna anche a recitare in un film biografico: si tratta dell'attesissimo "House of Gucci", diretto da Ridley Scott. Lady Gaga interpreta Patrizia Reggiani, la moglie che organizzò l'assassinio del marito Maurizio Gucci, interpretato proprio da Adam Driver.
E ancora, nel 2021, è in un altro film di Ridley Scott: "The Last Duel".
Nel 2023 interpreta Enzo Ferrari nel film "Ferrari" di Michael Mann, tratto dal libro di Brock Yates "Enzo Ferrari - The Man and the Machine": la storia è concentrata all'anno 1957, un periodo critico che lo vide sull’orlo del fallimento, dieci anni dopo la fondazione dell’azienda e in cui il matrimonio visse una crisi profonda dopo la morte del figlio Dino.
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Biografieonline non ha contatti diretti con Adam Driver. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Adam Driver.
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