Massimo Ghini
Biografia • Grandi impegni e grandi soddisfazioni
Massimo Ghini nasce a Roma, il 12 ottobre del 1954. Attore di teatro e di cinema, affidabilissimo doppiatore italiano tra i più richiesti, vanta anche diverse parti in televisione, all'interno di film tv e serie di successo. Ha svolto anche il ruolo di conduttore televisivo, sia in Rai che per altre reti nazionali.
Eppure, prim'ancora che la recitazione, il suo primo amore è la politica. Il giovane Massimo infatti, è figlio di un partigiano di Parma, il quale ha subìto la tragedia della deportazione durante il periodo bellico, finendo nel campo di Mauthausen. L'influenza paterna si manifesta in lui attraverso la politica, sul fronte prevalentemente di sinistra. Il giovane Massimo si dà da fare con l'attivismo militante, sin dagli anni '70, e il suo impegno gli vale, successivamente, anche una carica istituzionale, con l'elezione a consigliere comunale nel partito del Pds, nel comune di Roma.
Al contempo però, e in modo più che determinante, la recitazione, principalmente teatrale, è una sua grande passione. A questa si aggiungono le attività di doppiatore e speaker radiofonico. Ad ogni modo le primissime soddisfazioni lavorative dal punto di vista attoriale, sebbene in un ambito ben differente da quello del palcoscenico, le ottiene come animatore nei villaggi turistici. È lì che Massimo Ghini comincia.
Successivamente, verso la metà degli anni '70, prende parte a diversi spettacoli teatrali lavorando con registi del calibro di Franco Zeffirelli, Giorgio Strehler, Giuseppe Patroni Griffi e Gabriele Lavia. Intanto si lega a Fabrizio Bentivoglio e Armando De Razza in una profonda amicizia, con i quali condivide un appartamento a Roma, poco prima di sposare Paola Romano, la prima moglie che gli darà i figli Leonardo e Margherita, in un'unione sentimentale tanto fulminea quanto bruciante e che si concluderà con una separazione, causa anche la giovane età di entrambi al momento del matrimonio.
Nel 1979 Ghini esordisce al cinema, ottenendo una piccola parte nel film "C'era una volta la legge", di Stelvio Massi. Il debutto è promettente, e lo vede recitare accanto a Fabio Testi, Vittorio Mezzogiorno, Daniela Poggi, Lia Tanzi e Marco Bonetti. La partecipazione gli schiude le porte del piccolo schermo e il giovane attore romano prende parte a diverse produzioni televisive, all'interno di quelli che un tempo si chiamavano "sceneggiati". Recita in "Anna Kuliscioff", nel 1981, in "Delitto di Stato" del 1982, ne "Il Diavolo di Pontelungo", sempre nello stesso anno, e in "Tre anni" e "La maschera e il volto", rispettivamente del 1983 e del 1984.
Sempre nel 1984, Giuseppe Bertolucci lo inserisce nel cast di "Segreti segreti", nel ruolo molto apprezzato del capitano Felici. Qui, Ghini recita accanto a Stefania Sandrelli e Alida Valli; due anni dopo bissa la sua collaborazione con Stefania Sandrelli nel noto film "La sposa era bellissima".
Il 1988 è l'anno di "Compagni di scuola", ormai cult movie della commedia italiana, scritto e diretto da Carlo Verdone, che recita anche nel ruolo del protagonista del film. Il cast è d'eccezione, oltre a Massimo Ghini, che interpreta un ex allievo della scuola diventato un viscido politico di nome Mauro Valenzani, ci sono anche Christian De Sica e Nancy Brilli. Proprio con la bellissima attrice, Massimo Ghini si lega in una relazione amorosa che li porterà al matrimonio: il terzo per l'attore romano, dopo il secondo e altrettanto fallimentare matrimonio avuto con Federica Lorrai, il quale però gli ha dato altri due figli, i gemelli Lorenzo e Camilla. Anche con Nancy Brilli poi, la relazione finirà.
Sempre nel 1988 prende parte, nuovamente con Stefania Sandrelli, al film tv "La sposa era bellissima", dove compare anche l'attore Antonio Banderas. Nel 1990 viene chiamato dal regista Andrea Barzini per "Italia-Germania 4-3", film molto apprezzato e che vede Ghini nel ruolo di Federico, un ex sessantottino.
In questo periodo diventa anche uno dei doppiatori più apprezzati d'Italia, prestando la voce ad alcuni dei migliori divi di Hollywood, come nello splendido film "Via da Las Vegas", del 1995, nel quale doppia il sorprendente Nicolas Cage, premiato con l'Oscar come miglior attore protagonista.
Nel frattempo, Massimo Ghini recita con Ugo Tognazzi ed Harvey Keitel in "Zitti e mosca", del 1990, per la regia di Alessandro Benvenuti.
Dal 1995 comincia a recitare in pianta stabile nelle fiction più seguite d'Italia, come in "Celluloide", dove interpreta Roberto Rossellini, lavorando accanto a Christopher Walken. Due anni dopo, diretto da Francesco Rosi, recita in "La tregua", e, sempre nello stesso anno, ne "Il carniere".
Nel 1999 è nel film di Franco Zeffirelli "Un tè con Mussolini", accanto a Lily Tomlin, Maggie Smith, Joan Plowright, Cher, Judi Dench, Claudio Spadaro, Pino Coalizzi, Roberto Farnesi e Paolo Seganti. Secondo molti questa è la sua migliore interpretazione, ma il film non è particolarmente apprezzato dalla critica e dal pubblico.
Nel 2000 Massimo Ghini prende parte ad "Un sogno per la vita" e "Gli amici di Gesù - Maria Maddalena", l'anno dopo è "Come l'America": tutti film per la tv. Si specializza nella fiction allora, recitando in "Commesse" e "Papa Giovanni - Ioannes XXIII", del 2002, "La cittadella" del 2003, e "Imperium - Augusto", dove si trova affianco a Peter O'Toole e Charlotte Rampling.
Dopo "La Omicidi", "Edda" e l'ottimo "Meucci", del 2005, comincia la sua attività al fianco di Christian De Sica, nei cosiddetti "cinepanettoni", i quali però segnano l'inizio di una grande popolarità per Ghini, in tutto e per tutto sostituto di Massimo Boldi, ex partner di De Sica per questo tipo di ruoli cominci.
Il regista Neri Parenti lo vuole in "Natale a Miami", nel 2005, "Natale a New York", dell'anno dopo, e "Natale a Rio" e "Natale a Beverly Hills", rispettivamente nel 2008 e nel 2009. Oltre a "Piper", del 2007, Ghini prende parte anche al film impegnato "Guido che sfidò le Brigate Rosse", sempre nello stesso anno, per la regia di Giuseppe Ferrara, dove si racconta della vita dell'operaio sindacalista Guido Rossa e della sua tragica morte.
Anche il regista Paolo Virzì lo vuole per un'interpretazione seria e importante, nel "Tutta la vita davanti", del 2008, che gli vale la candidatura al Nastro d'Argento come migliore attore non protagonista.
Nel 2010 torna sul grande schermo per "Natale in Sudafrica". Nel 2011 partecipa come concorrente e vince al format televisivo "Lasciami cantare!". Sempre nello stesso anno, conduce il programma televisivo "Delitti Rock", in onda su Rai Due e dedicato ai casi irrisolti della storia del rock.
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Biografieonline non ha contatti diretti con Massimo Ghini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Massimo Ghini.
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