Conchita Wurst
Biografia • Voce e diritti
Conchita Wurst, il cui vero nome è Thomas Neuwirth, nasce il 6 novembre del 1988 in Austria, a Gmunden. Cresciuto in una piccola città del Bad Mitterndorf, nel mezzo della Stiria, sin da ragazzo deve fare i conti con i pregiudizi relativi alla sua omosessualità, amplificati dalla chiusura mentale caratteristica di una zona montana.
Già da piccolo, infatti, egli si rende conto di essere differente dai suoi coetanei: una volta decide di indossare una gonna a scuola, ma capisce di poter essere felice solo limitando questo abbigliamento alle mura di casa.
All'età di quattordici anni Neuwirth si trasferisce a Graz, per studiare moda e intenzionato a seguire le orme di Victoria Beckham.
La prima esperienza televisiva e la nascita del personaggio
Nel 2006, ancora non diciottenne, prende parte alla terza edizione del programma tv austriaco "Starmania", dove si classifica al secondo posto dietro Nadine Beiler. Un anno più tardi, fonda i Jetzt Anders!, una boyband che tuttavia si scioglie nel giro di breve tempo.
In seguito a questo episodio, Tom Neuwirth decide di sviluppare il personaggio di Conchita Wurst, una donna barbuta: lo pseudonimo Wurst fa riferimento all'espressione tedesca "Das ist mir doch alles Wurst", che significa più o meno "Per me è la stessa cosa, non mi importa"; lo pseudonimo Conchita, invece, deriva da una sua amica cubana, oltre che da un'espressione gergale spagnola che indica la vagina (mentre Wurst, in tedesco, è anche un termine con il quale ci si riferisce al pene).
Thomas e Conchita
Con il passare del tempo, Neuwirth tende a enfatizzare il fatto che lui e Conchita non sono la stessa cosa: descrivendosi non come un transgender ma come un omosessuale e una drag queen, usa i pronomi femminili quando fa riferimento al personaggio di Conchita e i pronomi maschili quando parla di sé stesso.
L'artista austriaco, inoltre, decide di creare una finta storia della Wurst, nata sulle montagne colombiane e sposata con il ballerino di burlesque francese Jacques Patriaque (che esiste veramente, ed è un amico di Neuwirth).
Gli anni 2010 e la fama televisiva
La prima apparizione tv della Wurst risale al 2011, al programma "Die grosse Chance" in onda sulla ORF, che la vede classificarsi in sesta posizione.
Nel 2012, Tom partecipa - come Conchita Wurst - alle finali nazionali austriache per l'Eurovision Song Contest del 2012, arrivando al secondo posto.
In seguito, appare in "The Hardest Jobs of Austria", in onda sulla ORF, e in "Wild Girls", in cui un gruppo di concorrenti deve sopravvivere nel deserto della Namibia insieme con alcune tribù locali.
L'Eurovision Song Contest del 2014
Il 10 settembre del 2013 la ORF rende noto che la Wurst è stata selezionata per rappresentare l'Austria all'Eurovision Song Contest 2014 di Copenhagen, in Danimarca. La selezione di Conchita, tuttavia, suscita molte polemiche, soprattutto nell'Europa dell'Est: in Russia e in Bielorussia vengono organizzate delle petizioni per chiedere alle reti nazionali di censurare la performance della Wurst.
Il politico russo Vitaly Milonov chiede al comitato di selezione russo dell'Eurovision di boicottare la competizione, descrivendo lo show di Conchita come propaganda di omosessualità e decadimento spirituale. Aram Mp3, concorrente dell'Armenia, dichiara che lo stile di vita di Neuwirth non è naturale, e che egli dovrebbe decidere se essere un uomo o una donna.
In Austria, quattro giorni dopo l'annuncio della ORF, una pagina presente su Facebook contro la Wurst raggiunge e supera i 30mila like.
A marzo del 2014, in ogni caso, viene resa nota la canzone, "Rise like a phoenix", con la quale Conchita Wurst parteciperà al concorso e che i bookmaker inseriscono nella rosa delle dieci candidate al successo.
L'Eurovision Song Contest va in scena a maggio: Conchita partecipa alla seconda semifinale, che si svolge l'8 maggio, e si qualifica per la finale in programma due giorni più tardi. In finale, trionfa conquistando 290 punti e regalando all'Austria la prima vittoria nel concorso dal 1966.
In media, la Wurst ottiene dagli Stati dell'ex Unione Sovietica 4.4 punti su 12 disponibili, dalle tre Repubbliche Baltiche 6 punti e dagli Stati dell'Europa Occidentale 10.5 punti. Una volta ottenuto il trofeo, Conchita dichiara: "Siamo uniti e non possiamo essere fermati", rivolgendosi ai politici che si oppongono ai diritti LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender).
Gli eventi successivi
Pochi giorni dopo la vittoria della Wurst, si diffonde una notizia secondo la quale sarebbe stata proprio la drag queen austriaca ad aprire i concerti europei di Lady Gaga: è la stessa Conchita, però, a smentire l'indiscrezione. Il 28 giugno la Wurst partecipa all'LGBT Pride Parade che si svolge a Londra: in occasione della parata dell'orgoglio omosessuale sale sul palco a Trafalgar Square, presentata dall'attore Ian McKellen, attivista gay, e si esibisce davanti a una folla di più di 300mila persone; poche settimane più tardi, è la star di richiamo anche del Festival dell'orgoglio LGBT di Madrid, tenendo un concerto in Plaza Chueca, accanto a Ruth Lorenzo.
Scelta come modella da Jean Paul Gaultier a luglio per la presentazione della sua nuova collezione in occasione della Settimana della Moda di Parigi, è protagonista anche al Pride di Stoccolma, al Pride di Antwerp e al Pride di Manchester. A ottobre la Wurst prende parte al progetto discografico intitolato "Luce nelle tenebre 2014/15", per il quale registra il singolo "My lights"; inoltre, su iniziativa di Ulrike Lunacek, europarlamentare austriaca appartenente al Partito dei Verdi, si esibisce davanti a 2000 delegati al Parlamento Europeo di Bruxelles in occasione di un evento contro le discriminazioni, tenendo un discorso nel quale enfatizza l'importanza della tolleranza: "Come dico sempre, non dovete amarmi, ma dovete rispettare quello che io sono".
Nello stesso periodo, Conchita viene inserita dalla Bbc nella lista delle 100 donne che si sono distinte nel 2014, mentre poche settimane più tardi pubblica il singolo "Heroes". A novembre, si esibisce addirittura all'Ufficio delle Nazioni Unite a Vienna, davanti al segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon, che la definisce "una icona culturale".
A febbraio del 2015 si esibisce in Italia, invitata tra gli ospiti del Festival di Sanremo 2015, presentato da Carlo Conti. Nell'aprile del 2018 dichiara di essere positiva all'Hiv da molti anni.
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