Donald Trump

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Biografia

Donald John Trump Senior nasce a New York il 14 giugno del 1946. Famoso imprenditore americano, impegnato in diversi settori, soprattutto quello immobiliare è considerato uno degli uomini più ricchi del mondo; è noto per i suoi enormi investimenti e per aver fatto del suo cognome una vera e propria etichetta mediatica, utilizzata come marchio per le sue attività e acquisizioni.

La famiglia in cui nasce e cresce il piccolo Donald è di origini tedesche, soprattutto per via patrilineare. I suoi nonni paterni infatti, Frederick Trump ed Elisabeth Christ, diventano cittadini degli Stati Uniti nel 1982, dopo essere emigrati nel 1885.

Donald Trump

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Fred Christ Trump, il padre di Donald, nasce americano, a Woodhaven, nello stato di New York, l'11 ottobre del 1905. Ed è proprio a lui che Donald deve il suo senso per gli affari e, soprattutto, l'interesse per il settore immobiliare. Fred è un facoltoso costruttore di New York, il quale ha fatto fortuna investendo e proponendo immobili in affitto e vendita, per quella rampante middle class americana che negli anni '50 e '60 ha costruito gran parte della propria ricchezza, costituendo lo strato sociale ed economico prevalente negli Usa.

La formazione scolastica

Ad ogni modo, iscritto alla "Kew-Forest School", nel Queens, il giovane Donald Trump non ha un carattere facile e si mette in cattiva luce a scuola a causa di una sua disciplina non proprio impeccabile. Nel 1954 allora, quando ha tredici anni, il ragazzo viene iscritto dai genitori ad un'accademia militare: la "New York Military Academy ". L'idea si rivela azzeccata: il futuro Mr Trump si distingue per il proprio valore, conquistando diversi riconoscimenti, come quello di capitano della squadra di baseball, esattamente nel 1964.

Donald Trump giovane

Donald Trump giovane

Dopo il passaggio dalla "Fordham University" alla "Wharton School" dell'Università della Pennsylvania, Donald Trump si laurea nel 1968, specializzandosi in Economia e Finanza. Il passo seguente è quello presso la Trump Organization, ossia l'azienda paterna, dove comincia ad occuparsi degli affitti di Brooklyn, del Queens e di Staten Island.

Già in questi anni si rivelano le sue enormi capacità di investitore. Lavorando dal college infatti, il giovane e rampante Donald Trump intraprende un progetto di rilancio del complesso residenziale Swifton Village, nell'Ohio, a Cincinnati. Dal 34% di occupazione media degli alloggi, la struttura passa al 100% in un solo anno e quando la Trump Organization vende Swifton Village ricava circa 6 milioni di dollari.

Gli anni '70

Nel 1971 Donald Trump si sposta a Manhattan e comincia ad interessarsi di grandi costruzioni, nelle quali sia facile riconoscere il nome - o il marchio - di chi le ha realizzate. La prima "grande opera", come si direbbe in Italia, è quella dell'antiquato "Penn Central", in zona West Side, dove Trump realizza il nuovissimo Grand Hyatt, ben altra cosa rispetto al Commodore Hotel. Il successo dell'opera è sotto gli occhi di tutti e alcuni anni dopo, l'imprenditore cerca di sfruttarlo per un'imperiosa opera di ripristino voluta dalla città di New York, ossia di porre il Wollman Rink al Central Park. Nel frattempo Trump dà vita a diverse altre costruzioni e in città il suo nome comincia a circolare, soprattutto sulla carta stampata.

Donald Trump

Gli anni '80

Il progetto del Wollman, iniziato nel 1980, con una previsione di due anni e mezzo di lavori, nel 1986 ristagna, nonostante i 12 milioni di dollari già spesi. Donald Trump si propone di completare l'opera senza alcun costo per il Comune, facendo valere le proprie ragioni soprattutto attraverso i media, che spingono affinché sia lui ad occuparsene. Ottenuto l'appalto, realizza il lavoro in soli sei mesi e con solo 750.000 dei 3 milioni di dollari stanziati.

Forte del successo ottenuto, nel 1988 diventa il proprietario dello storico Hotel Plaza di New York, che mantiene fino al 1998. La sua Trump Organization diventa a tutti gli effetti una importante immobiliare del lusso.

In questi anni '80 però il costruttore investe anche sui casinò e in altre strutture alberghiere, esponendo il proprio nome e le sue garanzie economiche ben oltre il dovuto. Così, nel 1989, a causa della recessione, Trump inizia a trovarsi in una serie di difficoltà finanziarie che si porta dietro per tutto il resto della sua carriera imprenditoriale, considerata da alcuni sempre sul punto di crollare e da altri, al contrario, ben salda e di là dal capitolare.

Gli anni '90

Ad ogni modo, in questo periodo è il suo terzo casinò, il celebre Taj Mahal, a dargli dei guai. Attraverso i cosiddetti "bond spazzatura", con un tasso di interesse di 1 miliardo di dollari, Trump finanzia questo mirabolante progetto. Ma nel 1991 l'impresa è sull'orlo del fallimento e il magnate del lusso deve cedere il 50% della proprietà del casinò agli obbligazionisti, in cambio di una riduzione dei tassi e di un prolungamento per il rimborso. Si salva dal fallimento, ma deve continuare con l'opera di ridimensionamento delle sue imprese, come quella del Trump Plaza Hotel, che spartisce al 49% con Citibank, e quella del Trump Shuttle, che invece perde definitivamente.

Donald Trump

Nonostante queste vicissitudini poco favorevoli, l'imprenditore porta in borsa la sua "Trump Hotels & Casino Resorts". Wall Street spinge le sue azioni sopra i 35 dollari ma, solo tre anni dopo, crollano, a causa di un debito gravante sulla società di 3 miliardi di dollari. Solo nel 2004, la società azionistica annuncia la sua ristrutturazione del debito, con una riduzione della quota azionaria dal 56% al 27%.

L'esperienza mi ha insegnato alcune cose. Una è quella di ascoltare la propria pancia, non importa come suoni bene sulla carta. La seconda è che si sta generalmente meglio attaccati a ciò che si conosce. E la terza è che a volte i migliori investimenti sono quelli che non si fanno.

Gli anni 2000

Nel frattempo però, l'imprenditore newyorchese investe nei paesi arabi e diventa comproprietario del complesso "Palm Trump International Hotel and Tower", il quale sorge, monumentale, sulla centrale delle tre Isole delle Palme di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Inoltre, si apre definitivamente ad altri campi, come quello dell'energia, e dal 2006 diventa il più importante testimonial della multinazionale delle telecomunicazioni e dell'energia ACN Inc. Investe anche nel wrestling e in televisione, portando sugli schermi un reality show prodotto interamente da lui dal titolo "The Apprentice".

Donald Trump e la politica

Negli anni 2000 e 2010 si interessa sempre più alla politica e nel corso di una nota trasmissione televisiva, il "Larry King Live", nel settembre 2008 Donald Trump ufficializza il suo appoggio al Senatore Repubblicano John McCain, in lizza per le presidenziali (poi battuto da Barack Obama).

Nonostante molti facciano il suo nome come futuro candidato repubblicano in vista delle nomination del 2012, il 16 maggio del 2011 Donald Trump smentisce la sua candidatura.

Dal 22 gennaio del 2005 inoltre contrae il suo terzo matrimonio, con Melania Knauss, da cui ha avuto il suo quinto figlio nel 2006, Barron William Trump. In precedenza, il costruttore è stato sposato con Ivana Marie Zelickovà Trump, dal 7 aprile 1977 all'8 giugno 1992 (con cui ha avuto tre figli; Donald John, Ivanka Marie ed Eric), e con Marla Maples, sposata dal 1993 al 1999 (e da cui ha avuto Tiffany Trump nel 1993).

Donald Trump

La corsa alla casa bianca

Il 16 giugno 2015 Donald Trump annuncia formalmente la propria candidatura alle elezioni presidenziali del 2016. Passando attraverso varie battaglie politiche (anche interne al suo partito), critiche, discorsi pubblici, un anno più tardi, nel mese di luglio diviene ufficialmente il candidato repubblicano alla Presidenza, per succedere ad Obama. A sfidarlo è Hillary Clinton.

La presidenza

Donald J. Trump diviene il 45° Presidente degli Stati Uniti d'America l'8 novembre 2016. Nei primi anni della sua presidenza prende decisioni che destano preoccupazione a livello mondiale; tra queste vi è la non accettazione del consenso scientifico internazionale sul cambiamento climatico. Il 1º giugno 2017 annuncia il ritiro degli USA dall'accordo di Parigi.

Le politiche sull'immigrazione hanno previsto sin dalla campagna elettorale la costruzione di un muro sul confine tra Messico e Stati Uniti per impedire agli immigrati clandestini di oltrepassarlo. Dopo gli attentati di Parigi del novembre 2015, presentato una proposta controversa per impedire totalmente ai cittadini musulmani di altri Paesi di entrare negli Stati Uniti. Negli anni successivi impone dazi per l'importazione di acciaio, creando tensioni diplomatiche con Europa e Cina. Nel giugno del 2018 incontra il leader nordcoreano Kim Jong-un a Singapore per uno storico accordo che prevede l'abbandono delle armi nucleari.

Il 12 luglio 2017, il rappresentante della California Brad Sherman presenta formalmente una richiesta di impeachment, accusando il presidente di ostacolare la giustizia per quanto riguarda l'indagine dell'interferenza russa nelle elezioni presidenziali del 2016.

Alle elezioni presidenziali del 2020 non viene rieletto. A succedergli è lo sfidante, ex vice di Obama, Joe Biden.

Gli anni 2020

Dopo la vittoria di Biden si rifiuta di riconoscere l’esito delle votazioni annunciando ricorsi legali (vengono tutti respinti).

All'inizio del 2021, il 6 gennaio, incita i manifestanti che portano un assalto del Campidoglio (Capitol Hill): è messo sotto accusa per "incitamento all'insurrezione", diventando l'unico presidente nella storia del paese ad essere stato sottoposto a due procedure di impeachment - comunque poi assolto.

Nel dicembre 2022, la commissione d'inchiesta sui fatti di Capitol Hill raccomanda di perseguire penalmente Trump con l'accusa di aver ostacolato un procedimento ufficiale, di aver cospirato contro gli Stati Uniti e per aver incitato un'insurrezione.

Nel novembre 2022 annuncia la sua candidatura per le primarie repubblicane alle elezioni presidenziali del 2024.

Nel marzo 2023, un gran giurì di Manhattan lo incrimina per 34 capi d'accusa per falsificazione di documenti aziendali; a giugno un gran giurì federale lo incrimina per 37 capi d'accusa relativi al furto di documenti presidenziali contenenti informazioni nucleari e top-secret. Trump è il primo ex presidente nella storia americana a essere stato incriminato.

Nel 2024 corre di nuovo per le elezioni presidenziali, contro Biden. In caso di vittoria il vicepresidente designato sarà J. D. Vance. Biden successivamente rinuncia alla corsa lasciando il posto alla sua vice, Kamala Harris.

Il 14 luglio subisce un attentato: dalla folla durante un comizio viene esploso un colpo che lo ferisce a un orecchio.

Nel novembre successivo vince le elezioni e torna per la seconda volta alla guida degli Stati Uniti d'America.

Frasi di Donald Trump

7 fotografie

Foto e immagini di Donald Trump

Commenti

Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Donald Trump. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Donald Trump.

Domenica 21 luglio 2024 20:31:44

Pericoloso


Personaggio squallido e pericoloso per la sopravvivenza stessa di tutto il pianeta. Se diventa capo del popolo più guerrafondaio della terra nessun uomo di questo pianeta avrà più pace.

Martedì 19 marzo 2024 10:55:04

Pericoloso


Non è un caso che la cia statunitense non abbia ancora provveduto all'eliminazione fisica come fece con i Kennedy in quanto questo personaggio incarna appieno la volontà della classe dirigente di quel paese di dominio del mondo. Proprio come il pazzoide hitleriano incarnò la follia tedesca di dominio razziale della 'ggggrande ghermania'. Questo essere immondo sarebbe il perfetto manichino della cia, organizzazione criminale che governa gli usa e che vorrebbe dominare il mondo intero anche a costo di distruggerlo.

Sabato 30 gennaio 2021 09:22:21

1 cigarillos al giorno toglie la pandemia, perchè contiene penicillina


Gentile signore trump, ti scrivo perchè a causa della epidemia chiamata covid-19 contenuta nella bevanda chiamata vino rosso, ci sono persone che si trasformano (ad es. leggi il libro - la metamorfosi - di kafka.) e questo è la malattia chiamata covid-19 oppure schiavitù afro-americana del 1600 d. c. è il caso, se puoi, di vietare la bevanda chiamata vino rosso. la cura contro le deportazioni e le trasformazioni della schiavitù o covid-19 è basata sull'uso concentrato di: (a) dadi da brodo, anche 4 sciolti in acqua bollente, tutti i giorni. oppure mangiati a morsi, se è grave anche 60 dadi a morsi, e poi tutti i giorni, i dadi sciolti in acqua, da bere e... (b) mangiare 1 scatola tutti i giorni della pastiglia chiamata - zigulì -. ma se si preferiscono pastiglie farmaceutiche allora esiste anche un prodotto chimico che si chiama - brufen -. scusi se insisto ma, nel nostro pianeta, c'è la stessa epidemia del 1600 d. c. prodotta dalla produzione di vino rosso che produceva il re sole (che probabilmente era lo schiavista martin lutero in persona!). ad es. questi profughi schiavi che arrivano dal sottosuolo sono imbarazzanti e malsani. sono proprio i morti. mi raccomando si curi tanto, e perchè non credo alla esistenza di dio, le dico w la chiesa e la salute, stia bene, amen.

Lunedì 11 gennaio 2021 09:37:22

Buongiorno, la mafia, cosa nostra Americana, e tante altre mafie politiche, delle multinazionali, ormai controllano le nostre menti, le nostre azioni.
Siamo schiavi di facebook twitter, e simili diavolerie, e nemmeno possiamo esprimere liberamente e democraticamente le NOSTRE Idee!
ne è un esempio ultimo quel crimine contro la libertà Umana Civile e Democratica che la Società Internazionale ha commesso contro la famiglia Trump.
W TRUMP un uomo onesto democratico che ha fatto soltanto del bene alla nazione e ai cittadini.

Domenica 15 marzo 2020 01:55:02

Good morning Mr President. I introduce myself: I am Italian. I am 38. I'm married. I have a 1-year-old and nine-month-old child. We live in Italy. I mean I am going through a financial crisis with money. I work as a morning worker from 7:00 am to 8:00 pm. my wife doesn't work, she stays home with our boy. My salary is very low and we cannot handle a single salary. I implore you with all my heart and for my child, if you can help us get through this critical period. my bank details where you can send a little help to my family. Iban: IT39N0103012156000001899389. My name is Dicu Bogdan Ionut. Thank you and God bless your whole family

Martedì 5 febbraio 2019 16:09:19

Continua così sin. Trump

Martedì 21 novembre 2017 07:56:04

Grande personaggio ha tutta la mia ammirazione e sarà il miglior presidente degli ultimi tempi Onore

Sabato 21 gennaio 2017 21:29:32

Donald Trump per me è eccezionale, idealmente ho votato per lui ed ero sicura della sua vittoria.
Sono certa che sarà un grande Presidente.
Auguri Donald!

Sabato 12 novembre 2016 11:28:03

Devo ammettere che Donald Trump, da quel che mi risulta, è un uomo alquanto bizzarro ed estroverso, ma non per questo inaffidabile sotto il profilo manageriale di una grande nazione.
Per quanto mi riguarda, non ho mai apprezzato di buon grado la procedura e le consuetudini di etica politica nel corso degli anni dell' America; dove un candidato presidente agli Stati Uniti dovesse essere ineluttabilmente un integerrimo uomo di sani principi religiosi; tutte queste, ipocrite misure di sceneggiatura di alta aristocrazia americana.
Quest'uomo, secondo me, lo vedo come un intraprendente uomo d'affari, ma anche, e perché no, come una chiara possibilità di rimonta nel vacillante e ormai vergognoso mondo politico attuale.
Auguri Donald Trump!

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