Pep Guardiola
Biografia
Pep Guardiola i Sala nasce il 18 gennaio 1971 a Santpedor, in Catalogna, Spagna. Josep Guardiola, più comunemente noto con il soprannome Pep, è un allenatore di calcio dalla carriera spettacolare. Il suo nome è legato a doppio filo con il Barça (Barcellona), squadra nella quale ha militato per moltissimi anni (fin dalle giovanili) e che ha allenato per quattro anni, riscrivendone la storia grazie anche alla presenza di Lionel Messi come protagonista. Molti nel settore, esperti e tifosi di ogni parte del mondo, ritengono che Pep Guardiola sia una delle più fini menti tattiche nella storia del calcio. In soli quattro anni - dal 2008 al 2012 - ha vinto il numero record di quattordici riconoscimenti. Dopo una parentesi a Monaco, è diventato manager del Manchester City nel 2016. Scopriamo di più sulle origini e i traguardi di Guardiola, una leggenda del calcio.
Pep Guardiola: le origini e il legame con il Barcellona
Nasce da Valentí Guardiola e Dolors Sala. Si appassiona al calcio sin da piccolo, tanto da lavorare come raccattapalle nelle partite locali. Il talento non manco e all'età di 13 anni Pep Guardiola viene inserito nelle giovanili del Barcellona, dove inizia la carriera calcistica come difensore. Nel corso degli anni successivi diventa centrocampista centrale e affina le proprie capacità grazie all'allenatore della squadra giovanile, la leggenda del calcio olandese Johan Cruijff.
Cruijff decide di includere Pep in prima squadra nel 1990, quando ha a soli 19 anni. Dà così inizio a una combinazione tra le più leggendarie nel mondo del calcio. La stagione 1991-1992 consente a Guardiola di diventare uno dei giocatori chiave in quella che in breve tempo diventa la squadra dei sogni: vince La Liga spagnola per due anni consecutivi.
Nell'ottobre 1992 Pep Guardiola debutta in Coppa del Mondo e, sempre nel corso dello stesso anno, guida la squadra spagnola a vincere la medaglia d'oro alle Olimpiadi che si svolgono in casa, proprio a Barcellona. Si aggiudica un Bravo Award, riconosciuto al miglior giocatore del mondo al di sotto dei 21 anni.
Con il Barcellona raggiunge la finale di Champions League nel 1994, che perde però con il Milan.
Pep è nominato capitano della squadra nel 1997; subisce però un infortunio che lo tiene lontano dal campo per gran parte della stagione 1997-1998. In quegli anni, molte squadre europee formalizzano offerte vantaggiose per il Barcellona al fine di ottenere il trasferimento di Pep Guardiola; eppure il club si dimostra sempre attaccato e fedele al proprio uomo simbolo, chiedendogli di firmare un nuovo contratto che ne prolunga la permanenza in squadra fino al 2001.
Durante la stagione 1998-1999, Pep torna in squadra come capitano e conduce il Barcellona a una nuova vittoria della Liga. Tuttavia è afflitto da lesioni che si verificano con maggiore frequenza; tale motivo lo spinge nell'aprile 2001 ad annunciare in forma pubblica la decisione di lasciare il team catalano. Ha un bilancio all'attivo di ben sedici trofei in totale nel corso della carriera.
Da fan della squadra, Pep si dimostra orgoglioso di questo successo e il Barcellona occupa un posto speciale nel suo cuore.
La parentesi italiana e la carriera da allenatore
Nel 2001 Pep si unisce al Brescia, dove gioca con Roberto Baggio, per essere successivamente trasferito alla Roma. In Italia viene accusato di consumo di sostanze vietate per poi essere scagionato. Annuncia ufficialmente il ritiro dal gioco del calcio nel 2006.
Alla fine della mia carriera, quando ho lasciato il Barcellona dopo undici anni, sono andato in Italia. E un giorno, mentre ero a casa a guardare la tv, rimango impressionato da un'intervista: era l'allenatore del mitico team di pallavolo della nazionale italiana Julio Velasco. Sono rimasto affascinato dalle cose che ha detto e da come le ha dette, così alla fine ho deciso di chiamarlo. Mi sono presentato: "Signor Velasco sono Pep Guardiola e mi piacerebbe invitarla a mangiare". Lui rispose positivamente e così andammo a pranzo. Mentre parlavamo mi rimase bene in mente un suo concetto:
"Pep, quando deciderai di allenare dovrai avere chiarissima una cosa: non provare a cambiare i giocatori, i giocatori sono come sono. Ci hanno sempre detto che per il coach tutti i giocatori sono uguali, ma questa è la bugia più grande che esista nello sport. La chiave di tutto è saper toccare il tasto giusto. Nei miei giocatori di pallavolo per esempio c'è qualcuno a cui piace che gli parli di tattica e così stiamo 4/5 ore a parlarne, perché so che adora farlo. Qualcun altro invece dopo due minuti già si è stufato perché non gli interessa e non vuole parlarne più. Oppure qualcuno ama che parli di lui davanti alla squadra: del gruppo, delle cose buone o cattive, di tutto, perché così si sente importante. Altri no, non lo amano affatto, quindi portali nel tuo ufficio e digli quello che gli devi dire in privato. Questa è la chiave di tutto: trovare il modo. E questo non sta scritto da nessuna parte. E non è trasferibile. Ecco perché è così bello il nostro mestiere: le decisioni che ieri sono servite, oggi non servono più."
Nel giugno dell'anno successivo viene selezionato come allenatore della squadra Barcelona B; Guardiola diviene allenatore della prima squadra del Barcellona nella stagione 2008-2009. Qui inizia il periodo magico di quattro anni che lancia Guardiola e il suo Barcellona nella storia dello sport.
Sotto la guida di Guardiola il Barcellona vince venti partite consecutive, mantenendo il primo posto in Liga; vince anche la Copa del Rey; infine batte il Manchester United conquistando la Champions League, nella finale giocata a Roma. Quest'ultimo traguardo consente a Pep di battere un record: è il più giovane allenatore nella storia ad allenare una squadra vincitrice del trofeo europeo.
A febbraio 2010, Pep supera il traguardo delle 100 partite come allenatore con un notevole rapporto tra vittorie e sconfitte di 71 a 10, che gli vale la reputazione di essere il miglior allenatore di calcio del mondo.
Nelle due stagioni successive continua il suo successo e nel 2013 entra a far parte del Bayern Monaco, portando la squadra a vincere la Coppa del Mondo per club.
Sempre nello stesso anno viene data alle stampe la sua biografia "Pep Guardiola. Un altro modo di vincere", scritta dal giornalista sportivo spagnolo Guillem Balague (con prefazione di Alex Ferguson).
Nella stagione 2016-2017 Pep diventa allenatore del Manchester City. Nel 2022 vince la Premier League il 22 maggio in una partita in rimonta, da 0-2 a 3-2.
Nella 2023 porta la squadra inglese a giocare la finale di Champions League, contro l'Inter di Simone Inzaghi. Il 10 giugno è il suo team a vincere la prestigiosa manifestazione.
Vita privata e curiosità
Pep Guardiola incontra Cristina Serra all'età di diciotto anni, iniziando una relazione a lungo termine con lei che culmina nel loro matrimonio nel 2014, una cerimonia privata in Catalogna alla quale partecipano solo amici e parenti. La coppia ha due figlie Maria e Valentina, e un figlio, Màrius.
Pep è conosciuto per la caratteristica voce roca e il suo metodo di allenamento, meticoloso e rigoroso. Tutte le squadre che ha gestito sono note per l'enfasi posta sul possesso palla e per uno stile di gioco particolare, fortemente orientato all'attacco. La testa di Guardiola intenzionalmente rasata e lo stile molto curato sono stati ispirazione per alcuni blog di moda. Si considera da sempre ateo.
Frasi di Pep Guardiola
Foto e immagini di Pep Guardiola
Video Pep Guardiola
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Biografieonline non ha contatti diretti con Pep Guardiola. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Pep Guardiola.
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