Simona Bonafé
Biografia
Simona Bonafé nasce il 12 luglio del 1973 a Varese. Dopo avere frequentato l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, iscritta alla facoltà di Scienze Politiche, si trasferisce in provincia di Firenze, a Scandicci, dove lavora come giornalista e collabora con numerose testate, tra le quali "Europa", per cui cura la pagina di approfondimento dedicata alla Toscana, e "Il Corriere di Firenze".
I primi passi in politica
Nel 2002 si iscrive alla Margherita; l'anno seguente entra a far parte dell'esecutivo fiorentino del partito, per poi entrare nella direzione provinciale e quindi essere nominata componente dell'assemblea federale. Nel giugno del 2004 Simona Bonafé è membro della Giunta del Comune di Scandicci, per il quale ricopre il ruolo di assessore all'Ambiente.
Viene confermata alle elezioni successive, quelle del 2009, dopo le quali ottiene le deleghe alle Pari Opportunità, all'Arredo Urbano e Interventi di Riqualificazione Urbana, alle Politiche Ambientali, Parchi e Verde Pubblico e alla Promozione Turistica e Valorizzazione delle Produzioni Collinari.
Nello staff di Renzi
Nel 2012, in occasione delle primarie per il centro-sinistra, è una delle tre coordinatrici della campagna elettorale di Matteo Renzi, al fianco di Sara Biagiotti e di Maria Elena Boschi.
L'impegno a livello nazionale
L'anno successivo si candida per il Partito Democratico alle elezioni politiche: eletta deputata nella Circoscrizione Lombardia 2, lascia la carica di assessore a Scandicci. Proclamata deputata il 5 marzo del 2013, il 19 marzo si iscrive ufficialmente al gruppo parlamentare del Pd, mentre il 7 maggio viene nominata componente della VII Commissione (Cultura, Scienza e Istruzione).
Nel Parlamento italiano
Nel corso della sua esperienza in Parlamento, presenta come co-firmataria la proposta di legge per il contrasto dell'omofobia e per la transfobia e quella relativa al divieto della pubblicità dei giochi d'azzardo. Sempre come co-firmataria, a maggio presenta una proposta di legge riguardante la prevenzione delle discriminazioni degli studenti e la loro integrazione nella scuola dell'obbligo e una proposta relativa all'abolizione dei rimborsi per le spese elettorali dei movimenti e dei partiti politici affiancata dall'introduzione di un credito di imposta per i contributi in denaro volontari.
Molto attiva alla Camera, Simona Bonafé firma anche proposte di legge per la disciplina delle unioni civili e per l'assistenza delle persone con gravi disabilità prive di sostegno da parte della famiglia.
Il 13 gennaio del 2014 abbandona la VII Commissione ed entra nella X (Attività Produttive, Commercio e Turismo). Pochi giorni dopo è una dei firmatari delle proposte di legge per la valorizzazione della ricerca indipendente e per l'introduzione nel codice penale dell'articolo 580 bis dedicato al reato di istigazione a pratiche alimentari connesse con la bulimia, l'anoressia o altri disturbi.
Tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio si attiva in Parlamento anche per la promozione di forme semplificate e flessibili di telelavoro, per l'istituzione nella scuola primaria della figura professionale dell'educatore motorio-sportivo e per la disciplina e le agevolazioni fiscali dell'impresa sociale.
Simona Bonafé, tuttavia, non sempre è presente in Parlamento: è assente, per esempio, in occasione dei voti chiave relativi al divorzio breve, al Decreto Lavoro Poletti - Jobs Act, al decreto su droghe e farmaci off label, alle dimissioni di Dario Nardella e al decreto vigilanza Bankitalia, oltre che in occasione della fiducia sul Piano Casa 2014.
Vota a favore, tra l'altro, del decreto anti-femminicidio, del Decreto Salva Pubblica Amministrazione, del decreto Ilva, dello svuota-carceri, dell'abolizione del finanziamento pubblico diretto ai partiti, delle norme in materia di diffamazione, del Salva Roma 3, del Ddl Svuota Province, del Piano Casa 2014, della rappresentanza di genere alle elezioni europee, della modifica del 416-ter relativo allo scambio elettorale politico-mafioso e del decreto Destinazione Italia.
Voto contrario arriva, invece, per la mozione di sfiducia del ministro Anna Maria Cancellieri e per l'Italicum (pregiudiziali di merito).
Le elezioni Europee del 2014
Nel maggio del 2014 Simona Bonafé è capolista del Pd nella Circoscrizione Italia centrale (che include il Lazio, le Marche, l'Umbria e la Toscana) per le elezioni europee: ottiene 288.238 preferenze e risulta la candidata che in una singola circoscrizione ha conquistato il maggior numero di voti in Italia.
Frasi di Simona Bonafé
Foto e immagini di Simona Bonafé
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Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Simona Bonafé. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Simona Bonafé.
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