Steve Carell
Biografia
Steven John Carell nasce il 16 agosto del 1962 nel Massachusetts, nella città di Concord, figlio di un ingegnere elettrico di origini italiane (il cui cognome era Caroselli) e di un'infermiera. Con l'intenzione di diventare un avvocato, si iscrive alla Fenn School e successivamente frequenta la Middlesex School, per poi laurearsi in Ohio, alla Denison University.
Nel frattempo, però, si fa catturare dalla passione per la recitazione, che lo porta a intraprendere, a Chicago, un'esperienza teatrale al Second City Theatre. Nel 1995 si sposa con Nancy Walls, una ragazza conosciuta a un corso in cui Steve Carell insegnava e Nancy era un'allieva, presso il Second City Training Center.
Nel 1997 Carell approda in televisione, dove è nel cast di "Over The Top", una sit-com che, però, chiude dopo appena quattro episodi. Partecipa anche al Saturday Night Live Show.
Gli anni 2000
Nel 2001 Steve Carell diventa padre della sua prima figlia, Elisabeth Anne. Nel 2002 è in un'altra sit-com trasmessa sul piccolo schermo, "Watching Ellie", trasmessa dalla Nbc, accanto a Julia Louis-Dreyfus: il suo personaggio appare in tre episodi della prima stagione della serie. Ma viene apprezzato al punto di diventare fisso nella seconda stagione, la quale - tuttavia - viene sospesa dopo appena sei puntate.
Nel 2004 diventa padre per la seconda volta: questa volta si tratta di un maschio, John Carell. Nello stesso anno Carell recita nella sit-com "Come to Papa", in onda sulla Nbc, interpretando il personaggio di Blevin: anche in questo caso, dopo quattro episodi la serie viene interrotta.
Dopo aver recitato per Joe Nussbaum in "Sleepover", è al cinema anche con "Anchorman - La leggenda di Ron Burgundy", per la regia di Adam McKay. Ancora sulla Nbc, nel 2005 è uno dei protagonisti di "The Office", remake dell'omonima serie tv britannica: impersona un inviato di un programma televisivo, "The Daily Show".
Tra il 2006 e il 2011 ottiene sei candidature consecutive agli Emmy come migliore attore protagonista in una serie comica. In seguito prende parte al film "Una settimana da Dio" e recita per Woody Allen in "Melinda e Melinda", oltre che per Nora Ephron in "Vita da Strega".
Nel 2005 Steve Carell è il protagonista del film "40 anni vergine", di cui contribuisce a scrivere la sceneggiatura.
La seconda metà degli anni 2000
Nel 2006 è nel cast di "Little Miss Sunshine". Nel 2007 l'attore americano torna a vestire i panni di Evan Baxter, personaggio a cui aveva dato vita in "Una settimana da Dio", nello spin-off di quel film, intitolato "Un'impresa da Dio", di cui è protagonista.
Successivamente appare in "L'amore secondo Dan", di Peter Hedges, e lavora a "Molto incinta", per la regia di Judd Apatow. Diretto da Peter Segal in "Agente Smart - Casino totale", nel 2010 è sul grande schermo in "Notte folle a Manhattan", per la regia di Shawn Levy.
Steve Carell negli anni 2010
Quindi recita per Jay Roach in "A cena con un cretino". Dopo aver recitato in "Crazy, stupid, love", di John Requa e Glenn Ficarra, nel 2012 affianca Keira Knightley in "Cercasi amore per la fine del mondo", di Lorene Scafaria. Poi viene diretto da David Frankel nel film "Il matrimonio che vorrei", in cui è al fianco di Meryl Streep e di Tommy Lee Jones.
Nel 2013 è tra gli attori del film indipendente "C'era una volta un'estate", per la regia di Jim Rash e Nat Faxon, ma appare anche in "The Incredible Burt Wonderstone", per la regia di Don Scardino. L'anno successivo appare nel videoclip di "Happy", canzone tormentone di Pharrell Williams. Nello stesso anno Steve Carell è al cinema con il sequel "Anchorman 2 - Fotti la notizia", di Adam McKay, e con "Una fantastica e incredibile giornata da dimenticare", di Miguel Arteta.
Inoltre è tra i protagonisti di "Foxcatcher - Una storia americana", film drammatico e biografico di Bennett Miller in cui veste i panni del miliardario John du Pont (personaggio esistito realmente), un allenatore di lotta libera schizofrenico. Carell viene nominato come miglior attore in un film drammatico ai Golden Globe del 2015 e come migliore attore agli Oscar dello stesso anno. Sempre nel 2015 è al cinema con "Freeheld - Amore, giustizia, uguaglianza", di Peter Sollett.
Dramma e commedia sono molto vicini. Quando ridiamo per una scopa in faccia a Ollio ridiamo in fondo del suo dolore. Basterebbe una regia diversa per farci preoccupare invece che sorridere. L'attore comico è tanto più credibile quanto dentro di sé sembra portare qualcosa che lo turba, deve simboleggiare il vero in situazioni improbabili. È questa rottura a generare la risata.
La seconda metà degli anni 2010
Dopo essere stato diretto da Adam McKay ne "La grande scommessa", nel 2016 Steve Carell ritrova dietro la macchina da presa Woody Allen, che lo dirige in "Cafè Society". Poi passa sul set del film "La battaglia dei sessi", per la regia di Valerie Faris e Jonathan Dayton. Quest'ultimo film racconta la vera storia di Billie Jean King (interpretata da Emma Stone) e Bobby Riggs (Carell), che giocarono una partita di tennis dimostrativa, sulla scia della rivoluzione sessuale e all'ascesa del movimento femminista. Fu uno degli eventi sportivi più seguiti di sempre.
Nel 2017 recita anche in "Last Flag Flying", di Richard Linklater, ed è in sala di doppiaggio per "Cattivissimo Me 3", di Pierr Coffin e Kyle Balda, sequel di "Cattivissimo Me" e "Cattivissimo Me 2" (a cui pure aveva prestato la voce; la stessa cosa aveva fatto per lo spin-off "Minions").
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Biografieonline non ha contatti diretti con Steve Carell. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Steve Carell.
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