Dean Karnazes
Biografia • Ultra ogni limite
Dean Karnazes, il cui vero nome è Constantine Karnazes, nasce il 23 agosto 1962, figlio di genitori di origini greche trasferitisi in California. Cresciuto a Los Angeles, Dean inizia a correre fin da piccolo, coprendo di corsa il tragitto da casa a scuola, e trovando sempre più divertente farlo. Il percorso casa-scuola, a poco a poco, si estende ad altri tragitti: il ragazzo inizia a stabilire piani precisi, a studiare le cartine, in modo da essere sempre più allenato e da risultare il migliore nelle competizioni cui prende parte con i suoi coetanei. Progressivamente, egli si mostra desideroso di superare i propri limiti; a soli undici anni di età, si è già arrampicato sul Mount Whitney e ha già percorso il Grand Canyon. Per il suo dodicesimo compleanno, invece, percorre circa quaranta miglia (poco meno di sessantacinque chilometri) in bicicletta per raggiungere la casa dei suoi nonni: il tutto, di nascosto dai propri genitori.
Poco tempo dopo, Karnazes conosce Jack McTavish, un allenatore che in breve diventa il suo mentore e che gli fa conoscere il fascino della corsa su lunga distanza. Le istruzioni di base che gli fornisce McTavish sono piuttosto semplici: "Inizia forte e finisci più forte". Dean tiene a mente questo motto, e così riesce a vincere la California State Long - Distance Championship, sulla distanza di un miglio, tenuta sul campo dell'Mt Sac. Alla fine della corsa, coach McTavish commenta: "Buon lavoro, ragazzo, come ti è sembrato?". La risposta dell'allievo non si fa attendere: "Bene, andare più forte è stata la cosa giusta da fare, mi sentivo piuttosto bene". La controreplica del coach è tranchant: "Se ti sentivi piuttosto bene, significa che non hai spinto abbastanza. Avresti dovuto soffrire come all'inferno".
Una settimana dopo questa gara, l'allenatore viene trasferito a San Clemente: quel botta e risposta sarà l'ultimo per Karnazes, che da allora vivrà tenendo a mente quelle parole ogni giorno. Nel 1976 Dean entra a far parte della squadra di cross country allenata da Benner Cummings, coach che ritiene che correre abbia a che fare con il trovare la propria pace interiore, all'insegna del motto "Corri con il cuore". Premiato come membro esemplare della squadra in quella stagione, Dean ha l'opportunità di prendere parte, per la prima volta nella sua vita, a un evento endurance, una corsa organizzata per raccogliere fondi che permette di ottenere dagli sponsor un dollaro per ogni giro compiuto: il giovane di origini greche riesce a raccogliere 105 dollari, a differenza dei 15 dei suoi avversari. A causa dell'incompatibilità con il suo insegnante di corsa delle superiori, Dean smette di correre e rimane fermo per ben quindici anni: riprenderà solo in occasione del suo trentesimo compleanno, percorrendo ben quarantotto chilometri. È l'inizio di una nuova carriera che lo porta a vincere una gara dopo l'altra. Nel 1995, tra l'altro, fonda a San Francisco l'"Energy Well Natural Foods", divenendo presidente della compagnia che più tardi cambierà nome in "Good Health Natural Foods".
Nominato, nel 2004, uno dei migliori corpi dell'anno secondo "GQ", Karnazes è stato criticato da alcuni ultramaratoneti per quella che essi ritengono una auto-promozione eccessiva: critiche cui non è estranea, però, una certa gelosia. Non solo corridore, ma anche nuotatore, Dean Karnazes tra l'altro ha corso per 135 miglia senza fermarsi attraverso la Death Valley con una temperatura di 49 gradi, e una maratona al Polo Sud a 40 gradi sottozero.
Nel 2006 corre cinquanta maratone nei cinquanta Stati degli Usa in cinquanta giorni consecutivi, concludendo con la Maratona di New York, finita in tre ore e trenta secondi. Si tratta della cosiddetta "Endurance 50", iniziata il 17 settembre con la "Lewis and Clark Marathon" di Saint Louis e conclusasi il 5 novembre nella Grande Mela: otto di quelle maratone sono gare reali (considerando che le maratone solitamente vengono organizzate solo nei fine settimana), mentre le altre sono corse speciali, allestite apposta per lui: per esempio, la Maratona di Boston, da lui corsa in autunno, mentre quella ufficiale si tiene ad aprile. Superando gli sforzi e le difficoltà logistiche, Karnazes conquista un obiettivo fantastico, mantenendo inalterato il proprio peso dall'inizio alla fine, e dando lo spunto per il soggetto del film "UltraMarathon Man: 50 Marathons - 50 States - 50 Days" di JB Benna, la prima pellicola dedicata a lui.
Vincitore del premio "Best outdoor athlete" assegnato da Espn Espy nel 2007, nel 2010 appare nell'episodio intitolato "Ultra Marathon Man" della serie di documentari televisivi "Stan Lee's Superhumans", dove viene evidenziata, tra l'altro, la capacità del corpo di Dean di evitare l'aumento del livello di acido lattico nei suoi muscoli.
Nel 2011 corre per ben tremila miglia (equivalenti a circa 4800 chilometri) attraversando gli Stati Uniti in settantacinque giorni da Disneyland a New York, percorrendo una cinquantina di miglia al giorno.
Segnalato dal "Time" come una delle cento persone più influenti sulla Terra, Karnazes, che è un editorialista del periodico "Men's Health", nel corso degli anni è diventato il simbolo di una filosofia che coniuga benessere e sport. Tra gli altri segreti del suo successo, una dieta che prevede l'esclusione di grassi idrogenati, farina bianca e zucchero raffinato e un allenamento quotidiano di almeno quattro ore. Niente male per uno che nella sua vita ha provato a pedalare per ventiquattro ore consecutive e corso per più di ottanta ore di seguito.
Sposato con Julie e padre di due figli, Nicholas e Alexandria, Dean Karnazes si è stabilito in California, a Ross, ed è titolare di un negozio di yogurt a San Anselmo, chiamato "U-Top it". In carriera ha scritto tre libri: "Ultramarathon Man: Confessions of an All-Night Runner" nel 2006, "50/50: Secrets I Learned Running 50 Marathons in 50 Days" nel 2009 e "Run: 26.2 Stories of Blisters and Bliss" nel 2011.
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Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Dean Karnazes. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Dean Karnazes.
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