Billy Wilder
Biografia • A qualcuno piace Wilder
Regista dalla carriera fulminea, Billy Wilder si impose in poco tempo nella ristretta cerchia dei cineasti di rispetto, ma dovette fare i conti, sia sul piano privato che professionale con l'avvento del nazismo. Lui, ebreo, dovette fuggire dalla Germania ed emigrare prima a Parigi e poi negli Stati Uniti, terra di promesse e libertà. I suoi parenti rimasti in Europa morirono nei campi di concentramento.
Samuel Wilder, poi diventato internazionalmente famoso con il più americano nome di Billy, nasce nella cittadina polacca di Sucha Beskidzka il 22 giugno 1906 e da giovane studente si iscrive presso la facoltà di giurisprudenza, dalla quale approda alla sua prima professione di giornalista. Lavora per qualche tempo presso un quotidiano di Vienna prima di trasferirsi a Berlino per lavorare come reporter presso il principale tabloid della città.
Questo periodo verrà poi rievocato in maniera strepitosa nella vulcanica commedia "Prima pagina", in cui due veri mattatori come Walter Matthau e Jack Lemmon, nei panni di due giornalisti malati di lavoro, mettono in luce il cinismo manipolatorio e falsificatore della stampa e più in generale dell'universo della comunicazione di massa. La corrosiva critica di Billy Wilder è valida anche ai nostri giorni e l'ambientazione nella Chicago degli anni '20 è solo un pretesto per puntare l'indice contro un giornalismo privo di qualunque scrupolo etico, capace di creare gli eventi ma anche di gestirli a suo piacimento.
Nel 1929 Billy Wilder inizia a scrivere sceneggiature cinematografiche collaborando spesso con il regista tedesco Robert Siodmak. Il solito problema è rappresentato dai quattrini. Giunto a Hollywood povero in canna e senza sapere una parola di inglese, assieme al grande attore Peter Lorre conduce un'esistenza quasi di stenti mantenendosi con sporadiche collaborazioni a sceneggiature di film di serie B.
Billy non si arrende e continua a scrivere sceneggiature fino a che, forte del successo ottenuto con la sceneggiatura (insieme a Charles Brackett e Walter Reisch) di "Ninotchka", diretto da Ernst Lubitsch e interpretato da un'indimenticabile Greta Garbo, nel 1942, ha occasione di dirigere il film "Frutto proibito" con Ginger Rogers. "Ninotchka" gli vale una nomination all'Oscar per la miglior sceneggiatura (così come altre due nomination arrivano per "La Porta d'Oro" e "Colpo di Fulmine" di Howard Hawks), ma tre anni dopo, quando scrive e dirige "Giorni perduti", il primo film a trattare in modo aperto e diretto il tema dell'alcolismo, colpisce moltissimo la sensibilità popolare, così come i giurati dell'Oscar, che gli regalano quattro statuette: miglior regia, film, sceneggiatura e attore protagonista.
Nonostante la notorietà la guerra costringe Wilder ad abbandonare il cinema fino al 1948 quando riprende a lavorare dietro la cinepresa. L'enorme successo è dietro le porte. Nel 1950 realizza un classico "Viale del tramonto", altro film destinato a conquistare un Oscar. Nella sua lunga carriera Wilder porta a casa quattro statuette d'oro per regia e sceneggiatura, ottenendo dodici nomination, oltre a numerosissimi premi e riconoscimenti al festival del cinema di Berlino, Cannes, New york e Venezia.
Impossibile poi dimenticare i suoi film interpretati da Marilyn Monroe fra cui il delizioso "Quando la moglie è in vacanza" e il culto assoluto "A qualcuno piace caldo". La sua ultima fatica è il cinico "Buddy Buddy", che riunisce insieme ancora una volta la coppia di ferro Jack Lemmon e Walter Matthau. Nel 1993 vince a Berlino l'Orso d'oro alla carriera mentre la sua ultima regia è quella di "Fedora".
Non realizzerà più nulla, prevaricato dalla nuova generazione di registi che Hollywood, forse ingrata, predilige, mettendolo da parte, esattamente come il personaggio di Norma Desmond in "Viale del Tramonto".
Ritiratosi dalle scene il grande regista morirà il 27 marzo 2002 nella sua casa a Beverly Hills, a soli tre mesi dai suoi 96 anni. Wilder si è sposato due volte: la prima con Judith Coppicus nel 1936, la seconda nel 1949 con Audrey Wilder conosciuta sul set di "Gironi Perduti" e sua compagna fino alla sua scomparsa.
Frasi di Billy Wilder
Foto e immagini di Billy Wilder
Commenti
Commenti Facebook
Argomenti e biografie correlate
Prima Pagina Walter Matthau Ernst Lubitsch Greta Garbo Ginger Rogers Viale Del Tramonto Cannes Marilyn Monroe Cinema