Nigella Lawson
Biografia
Nigella Lucy Lawson nasce il 6 gennaio 1960 a Londra, figlia di Vanessa e Nigel, Barone di Blaby e ex Chancellor of the Exchequer nel governo di Margaret Thatcher. Gli anni a scuola sono molto difficili, sia a causa dei difficili rapporti con la madre sia a causa della diffidenza nei confronti dei compagni di classe, al punto che tra i nove e i diciotto anni di età la ragazza è costretta a cambiare scuola per ben nove volte. Frequenta, tra l'altro, una scuola privata nelle Midlands prima di tornare alla Godolphin and Latymer School di Londra. Lavora quindi in alcuni centri commerciali della città, per poi laurearsi a Oxford in Linguaggi medievali e moderni.
Dopo avere vissuto per un periodo a Firenze, Nigella Lawson lavora nel mondo dell'editoria presso Naim Attallah. A ventitré anni intraprende la carriera giornalistica dopo che Charles Moore l'ha convinta a scrivere per "The Spectator". All'inizio il suo compito nella rivista è quello di elaborare recensioni di libri; in seguito, a partire dal 1985, assume l'incarico di critica gastronomica.
L'anno successivo il "Sunday Times" le affida il compito di editor in campo letterario. Ai tempi è poco nota, se non per la fama riflessa dovuta alla popolarità del padre: nel 1989, per esempio, attira l'attenzione dell'opinione pubblica quando ammette di votare per i Laburisti (suo padre, invece, faceva parte del Partito Conservatore) criticando apertamente Margaret Thatcher.
Dopo aver lasciato il "Sunday Times", Nigella decide di diventare una freelance: collabora, quindi, con "The Daily Telegraph", "The Observer", l'"Evening Standard" e "The Times Literary Supplement"; firma, inoltre, una rubrica dedicata al cibo su "Vogue" e una rubrica dedicata al trucco su "The Times Magazine". Ancora, lavora per "Gourmet" e "Bon Appétit", magazine statunitensi, e per "Talk Radio". Alla fine degli anni Novanta la Lawson inizia a pensare all'idea di scrivere un libro di cucina: nel 1998 pubblica "How to eat", libro che contiene consigli culinari relativi alla preparazione degli alimenti e ai vari modi per risparmiare tempo. Il volume vende 300mila copie solo nel Regno Unito, e viene definito da "The Sunday Telegraph" come "la guida culinaria di maggior valore pubblicata in questo decennio".
Nigella Lawson - è proprio il caso di dirlo - ci prende gusto, e nel 2000 pubblica "How to be a domestic goddess", che in soli quattro mesi vende 180mila copie e vale all'autrice il titolo di autrice dell'anno in occasione dei British Book Awards del 2001 (tra gli altri candidati al premio c'è anche J.K. Rowling, l'autrice dei libri di Harry Potter). Non mancano, tuttavia, le malelingue: in molti sostengono che il premio sia assegnato alla Lawson solo perché suo marito, il giornalista John Diamond, è malato terminale di cancro. Agli inizi degli anni Duemila, comunque, "How to eat" e "How to be a domestic goddess" vengono pubblicati anche negli Stati Uniti: visto il successo ottenuto dai libri, "The Observer" chiama Nigella a lavorare come editorialista di costume.
Nel frattempo l'autrice è approdata anche in televisione: nel 1999, infatti, su Channel 4 è iniziata la serie "Nigella Bites", sempre dedicata alla cucina, che nella prima stagione ha ottenuto una media di quasi due milioni di spettatori e che è valso alla critica londinese il premio Television Broadcast of the Yeat assegnato ai Guild of Food Writers Awards. Nel 2001, Nigella con "Nigella Bites" vince anche il premio Best Television Food Show ai World Food Media Awards. Complici gli ottimi riscontri sul piccolo schermo, la Lawson torna in libreria con "Nigella Bites", libro di ricette che vende oltre 300mila copie e che si aggiudica il W.H. Smith Award come libro dell'anno nel segmento Lifestyle.
Intanto, il programma viene notato anche fuori dalla Gran Bretagna, e viene trasmesso negli Stati Uniti dai canali E! e Style Network. Il libro "Nigella Bites" negli Usa diventa il secondo libro di cucina più venduto a Natale del 2002, mentre in tv la Lawson propone "Forever Summer with Nigella". Sul fronte editoriale, intraprende una collaborazione con "The New York Times", mentre crea anche una linea di prodotti di cucina, denominata "Living Kitchen", in vendita in numerosi centri commerciali. Nel mese di novembre del 2003 la Lawson viene scelta per seguire il menù e la preparazione di un pranzo organizzato a Downing Street da Tony Blair per il presidente americano George W. Bush e sua moglie, Laura, fan di Nigella e delle sue ricette.
L'anno successivo esce il quinto libro della giornalista, "Feast: Food that Celebrates Lifes", che incassa ben tre milioni di sterline. Nello stesso periodo, Nigella Lawson appare con una certa frequenza in numerosi programmi tv americani, incluso il celebre "Ellen DeGeneres Show". Nel 2005, invece, è protagonista di un talk show su ITV1 intitolato "Nigella", in cui ospita personaggi famosi nel suo studio-cucina. Lo show, tuttavia, non viene apprezzato dal pubblico (la prima puntata ottiene solo 800mila spettatori) e dalla critica, e viene cancellato dopo aver perso il 40 % di audience nella prima settimana.
Nell'autunno del 2006 in America debutta "Nigella Feasts", programma tv in onda per tredici settimane, che viene recensito positivamente dal "Time". La Lawson guadagna oltre due milioni e mezzo di sterline solo grazie alla messa in onda della trasmissione in altri dieci Paesi del mondo. In seguito firma un accordo con la BBC Two per uno show intitolato "Nigella's Christmas Kitchen", che esordisce con più di tre milioni e mezzo di spettatori, e negli anni successivi consolida il proprio successo in televisione (anche in Italia).
Nel giugno del 2013 viene alla luce un fatto spiacevole e drammatico: il "Sunday People" pubblica una foto in cui Charles Saatchi, collezionista d'arte e secondo marito di Nigella (si sono sposati nel 2003), mette le mani attorno al collo della moglie nel corso di una discussione all'esterno di un ristorante. In seguito all'episodio, Saatchi viene indagato per aggressione e rende noto che sono in corso le pratiche per il divorzio dalla Lawson. Nigella non rilascia alcun commento ufficiale sulla vicenda, fino all'accordo di divorzio raggiunto il 31 luglio del 2013.
Poco dopo, la giornalista denuncia Elisabetta e Francesca Grillo, due sorelle italiane che hanno lavorato per molti anni per lei come assistenti personali, e le accusa di avere usato le sue carte di credito in maniera fraudolenta, spendendo in maniera ingiustificata centinaia di migliaia di euro. Nel corso del processo che ne segue, Nigella - interrogata come testimone - è costretta ad ammettere di avere fatto uso in passato di sostanze stupefacenti, e di avere consumato cocaina e cannabis.
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Biografieonline non ha contatti diretti con Nigella Lawson. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Nigella Lawson.
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