Sara Errani
Biografia
Sara Errani, tennista italiana, nasce il 29 aprile del 1987 a Bologna. Cresciuta a Massa Lombarda, in provincia di Ravenna, viene avviata al tennis da papà Giorgio, che la iscrive al circolo tennis Villa Bolis di Barbiano di Cotignola, nel Ravennate, quando Sara ha solo cinque anni.
I primi anni da professionista e i primi importanti successi
Sara Errani diventa professionista nel 2002, ma è solo nel 2007 che conquista i primi risultati degni di nota nel circuito Wta, arrivando in semifinale a Acapulco (dove viene battuta da Flavia Pennetta), sulla terra rossa di Palermo (dove perde da Agnes Szàvav) e in Indonesia, a Bali (dove viene fermata da Lindsay Davenport).
Qualificatasi per la prima volta agli U.S. Open (si tratta del suo esordio nel tabellone principale di uno Slam), vince il torno ITF di Galatina e arriva in finale a Cuneo. Nel 2008 conquista il suo primo torneo Wta a Palermo: il 13 luglio del 2008 vince contro Marija Korytoceva nel singolo; nel capoluogo siciliano, per altro, si aggiudica anche il doppio, insieme con Nuria Llagostera Vives.
L'estate di quell'anno è particolarmente positiva, visto che a due sole settimane di distanza dal trionfo di Palermo vince il suo secondo torneo, in Slovenia, sul cemento di Portorose, contro la Medina Garrigues: Sara Errani scala, così, la classifica Wta, issandosi fino al 43esimo posto; poco dopo, viene convocata per le Olimpiadi di Pechino.
Nel 2009, sono ancora i tornei di Palermo e Portorose a vedere le sue migliori prestazioni: in Italia, però, perde in finale contro Flavia Pennetta, mentre in Slovenia deve soccombere - sempre in finale - contro Dinara Safina, a quei tempi numero 1 della classifica mondiale.
I trionfi in Fed Cup e gli anni 2010
Dopo essere arrivata al terzo turno degli Us Open, nel novembre del 2009 trionfa, insieme con le compagne di Nazionale, in Fed Cup, battendo per 4 a 0 gli Stati Uniti a Reggio Calabria.
L'anno successivo, si dimostra vincente in doppio: in coppia con Roberta Vinci conquista i tornei di Marbella e Barcellona. Nel singolo, invece, le prestazioni sono altalenanti: eliminata al primo turno a Stoccarda, a Roma e a Madrid, riesce ad arrivare al terzo turno solo a Wimbledon.
La tennista emiliana si consola, comunque, a novembre, quando ottiene il bis e vince ancora la Fed Cup, di nuovo contro gli Stati Uniti. Anche l'inizio del 2011 è contraddistinto da alti e bassi: fuori al primo turno a Brisbane, si rifà vincendo in doppio a Hobart, sempre con la Vinci, e a Pattaya, dove nel singolo viene sconfitta in finale dalla slovacca Daniela Hantuchova, per poi vincere ancora in doppio.
Giunta in semifinale a Marbella (fermata da Viktoryja Azarenka, che poi si aggiudicherà il torneo) e a Barcellona (sconfitta da Lucie Hradecka), è in difficoltà sulla terra rossa: sia a Madrid che a Roma che a Parigi non va oltre il secondo turno. Anche a Palermo, un tempo torneo prediletto, perde nei quarti, anche se vince nel doppio.
Il 2012 è l'anno della svolta per Sara Errani, come si può intuire dai quarti di finale raggiunti subito agli Australian Open (si tratta del miglior risultato sino a quel momento in un torneo del Grande Slam), dove per altro arriva fino alla finale del doppio con la Vinci (è la prima volta che una coppia di due tenniste italiane disputa nel doppio femminile una finale di un torneo del Grande Slam).
Evidentemente caricata dai buoni risultati, l'atleta bolognese vince ad Acapulco, sia nel singolo (battendo in finale Flavia Pennetta) che nel doppio, e a Barcellona, anche qui sia nel singolo (battendo in finale la slovacca Dominika Cibulkova) che nel doppio. La scia di trionfi continua a maggio a Budapest, quando a fare le spese dei suoi colpi vincenti in finale è la russa Elena Vesnina: grazie a questo successo ottiene il suo best ranking, issandosi sino alla 24esima posizione in classifica.
In doppio, vince a Madrid e al Roland Garros, mentre nel singolo trionfa ancora una volta a Palermo. Nel 2014, ancora in doppio vince sul cemento di Melbourne, in Australia, sulla terra rossa indoor di Stoccarda, in Germania, e sulla terra rossa di Madrid. Il grande successo arriva però - sempre nel doppio con la sua storica compagna Roberta Vinci - a Wimbledon: la coppia vince il torneo e torna ad occupare la posizione numero 1 del ranking mondiale di doppio.
Nell'agosto del 2017 è protagonista di un caso di doping. Subisce una squalifica di due mesi a causa di una sostanza che cura i carcinomi mammari (letrozolo). Il suo commento:
Sono molto arrabbiata, ma allo stesso tempo sono in pace con la mia coscienza. Sono assolutamente consapevole di non aver fatto nulla di male e di non aver commesso alcuna negligenza nei confronti del programma antidoping. È una sostanza presente in un medicinale che mia madre assume dal 2012 e che è presente a casa nostra: l'unica ipotesi è una contaminazione del cibo.
Nel 2024 arriva in finale alle Olimpiadi di Parigi nel doppio, in coppia con Jasmine Paolini, dove vince una storica medaglia d'oro per l'Italia.
Poche settimane dopo partecipa agli US Open, nel doppio misto: in coppia con Andrea Vavassori raggiungono e vincono una storica finale battendo la coppia USA Taylor Townsend e Donald Young. È il primo titolo Slam per una coppia del tennis italiano.
Frasi di Sara Errani
Foto e immagini di Sara Errani
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Sara Errani. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Sara Errani.
Segue da sempre Sara Errani, mi stupisce sempre quando la vedo contrastare le concorrenti che la superano di una spanna e con la Williams che pesa forse il doppio con la sua mole di muscoli e credo che nella finale in cui ha dovuto rinunciare per infortunio stesse mettendo in seria difficoltà Venus - Vorrei che nei giornali apparisse la sua esatta collocazione geografica: "emiliana" - non ho nulla contro i romagnoli, ma lei è nata a Bologna e per il puro senso campanilistico di un vecchietto di 40 anni più anziano di lei sentirla riconosciuta "bolognese" mi darebbe una gradita soddisfazione e non vorrei però fare un torto alla sua mamma che credo appunto romagnola. Un affettuoso saluto e un grido di incitamento prima dell'incontro che sta per svolgersi al Roland Garros proprio oggi. Paolo Iuretigh di Bologna
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