Alberto Contador
Biografia
Alberto Contador Velasco nasce il 6 dicembre del 1982 a Pinto, una comunità autonoma di Madrid, terzo di quattro figli di una famiglia originaria di Barcarrota.
Dopo essersi dedicato all'atletica e al calcio, a quattordici anni si avvicina al ciclismo per merito di suo fratello maggiore Francisco Javier; poco dopo comincia a correre per il team amatoriale Real Velo Club Portillo.
A sedici anni lascia la scuola per impegnarsi in maniera esclusiva negli allenamenti: e i risultati si vedono, anche grazie ai consigli di Manolo Saiz, capitano dell'Iberdrola-Loinaz, la sua squadra.
Gli anni 2000 e l'esordio nel ciclismo professionistico
Dopo avere conquistato nel 2002 il campionato spagnolo Under 23 a cronometro, nel 2003 Alberto Contador diventa professionista e viene scelto dalla Once-Eroski, squadra diretta da Manolo Saiz con la quale aveva corso negli ultimi mesi del 2002 come stagista.
Vincitore dell'ultima tappa a cronometro del Giro di Polonia di quell'anno, nel 2004 resta nello stesso team, che però cambia sponsor e diventa Liberty Seguros.
Sopravvissuto a un aneurisma cerebrale che lo coglie nel corso di una tappa della Vuelta a Asturias, torna a correre e nel 2005 si aggiudica una tappa al Giro di Romandia, una crono alla Vuelta al Paìs Vasco e la classifica finale della Settimana Catalana.
L'anno successivo vince un'altra tappa del Tour di Romandia, conquistando un successo anche al Giro di Svizzera, mentre la sua squadra in seguito all'Operaciòn Puerto cambia ancora sponsor e diventa Astana.
I primi grandi successi
Nel 2007 Alberto Contador si trasferisce alla Discovery Channel, team diretto da Johan Bruyneel: vince la Parigi-Nizza e la Vuelta a Castilla y Leòn, ma soprattutto il Tour de France (dove si aggiudica il tappone di Plateau de Beille), anche in virtù della sospensione del suo rivale più diretto, il danese Michael Rasmussen.
Titolare anche della maglia bianca destinata al miglior giovane, si vede assegnare a fine stagione il Vèlo d'Or.
Nel 2008 Contador segue Bruyneel all'Astana, in seguito all'abbandono del ciclismo da parte della Discovery Channel; non può, però, difendere il titolo al Tour de France, poiché l'Astana è esclusa da tutte le corse gestite dall'ente che organizza la corsa a tappe transalpina, l'ASO, a causa del coinvolgimento di numerosi suoi atleti in casi di doping.
Dopo avere vinto la Vuelta a Castilla y Leòn, il corridore iberico viene scelto all'ultimo per il Giro d'Italia: una scelta che si rivela vincente, visto che alla fine Contador si aggiudica il Giro davanti a Riccardo Riccò e a Marzio Bruseghin.
Alle Olimpiadi e nella storia dello sport
Dopo avere sfiorato la medaglia olimpica nella prova a cronometro dei Giochi di Pechino, dove giunge a soli otto secondi dal terzo posto, Contador vince la Vuelta di Spagna ed entra così nella storia del ciclismo, diventando il quinto corridore - dopo Eddy Merckx, Felice Gimondi, Jacques Anquetil e Bernard Hinault - in grado di aggiudicarsi tutti e tre i grandi giri (oltre a essere il terzo a vincere Giro e Vuelta nella stessa stagione, dopo Merckx e Battaglin).
Nel 2009 vince due tappe alla Parigi - Nizza e diventa campione nazionale a cronometro; ma, soprattutto, si ripete al Tour de France, conquistando la maglia gialla dopo la tappa di Verbier e conservandola fino a Parigi nonostante gli attacchi di Andy Schleck.
Gli anni 2010
L'anno successivo è primo nelle classifiche finali della Volta ao Algarve e della Parigi-Nizza. Terzo alla Freccia Vallone e vincitore di due tappe al Criterium del Delfinato, il ciclista spagnolo si presenta al Tour de France da favorito, e vince ancora una volta la maglia gialla, davanti a Schleck e a Denis Menchov.
Il sospetto del doping
Dopo avere annunciato il suo passaggio dall'Astana alla Saxo Bank diretta da Bjarne Riis, però, Contador viene sospeso dall'Unione Ciclistica Internazionale per una positività al clenbuterolo ravvisata in un controllo antidoping eseguito in un giorno di riposo del Tour.
A gennaio del 2011 viene sospeso anche dalla federazione ciclistica spagnola, ma meno di un mese più tardi può tornare alle corse grazie alla sentenza definitiva della federazione stessa. È l'inizio di un caso controverso, che porta l'Unione Ciclistica Internazionale e l'Agenzia Mondiale Antidoping a presentare un ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport: in attesa della sentenza del Tas, quindi, Contador gareggia sub judice, e in questa condizione vince il suo secondo Giro d'Italia, con più di sei minuti di vantaggio sull'italiano Michele Scarponi.
Presente anche al Tour de France, dove conclude al quinto posto della classifica finale anche a causa di due cadute, conclude la stagione, ma nel 2012 viene squalificato per due anni dal Tas: la sentenza ha effetto retroattivo, dall'agosto del 2010 all'agosto del 2012; il ciclista iberico perde, quindi, il Tour del 2010 e il Giro del 2011 (la vittoria di quest'ultimo viene assegnata a Michele Scarponi).
Il ritorno alle competizioni
Tornato alle corse, nel 2013 si ripresenta al Tour concludendo al quarto posto. Nel 2014, però, si rifà vincendo la Vuelta, aggiudicandosi tra l'altro la tappa di La Farrapona / Lagos de Somiedo. La stagione si conclude con il secondo posto nel ranking mondiale dietro al connazionale Alejandro Valverde.
Nella primavera del 2015, Contador si presenta al Giro d'Italia da grande favorito: alla fine del mese di maggio, come da pronostico, è lui il vincitore.
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