Alberto Gilardino
Biografia
È il 5 luglio 1982 quando la nazionale di calcio italiana vince contro i verdeoro del Brasile durante i campionati mondiali di Spagna; una delle vittorie più brillanti della squadra allenata da Enzo Bearzot, che una settimana più tardi vincerà il titolo mondiale. Quel 5 luglio a Biella, in Piemonte, nasce Alberto Gilardino.
Gli esordi
La carriera di calciatore inizia in modo significativo quando Alberto all'età di 14 anni lascia la città natale per trasferirsi a Piacenza. Sebbene acerbo, è proprio nelle file del Piacenza che il suo talento viene coltivato.
Lo spirito sportivo del ragazzo è alimentato dalla famiglia che, oltre a sostenerlo nella sua attività calcicstica, trasmette passioni positive come il trekking montano o lo sci. Ma la grande passione di Alberto Gilardino è e rimane il pallone: la prima volta che il ragazzo sale sulle gradinate di uno stadio è in occasione della partita Juventus - Milan. In campo ci sono Marco Van Basten, Ruud Gullit e Frank Rijkaard, stelle capaci di far sognare qualsiasi adolescente.
Alberto continua ad allenarsi concentrato sul suo futuro.
Gli anni 2000
Per il campionato 1999-2000 il Piacenza è in serie A e tra i suoi giocatori c'è anche il diciassettenne Gilardino. Il suo esordio avviene il 6 gennaio 2000 nella partita Piacenza - Milan, che termina 1-0 a favore della squadra milanese ospite. Gilardino non si lascia abbattere, la sua presenza in campo è sempre convincente e nelle diciassette partite del girone di ritorno realizza 3 gol importanti. Gilardino spicca il salto per il suo futuro e per la sua carriera da giocatore professionista.
Per la stagione seguente passa al Verona, dove rimane per due anni: la sua permanenza è segnata da un pauroso incidente automobilistico che nel mese di aprile 2001 vede coinvolti Alberto e tre suoi amici; a San Donà di Piave l'auto su cui si trovano perde il controllo e finisce nel fiume. Fortunatamente le conseguenze non sono gravi, ma lo spavento è grande. Ad ogni modo le conseguenze dell'accaduto fanno saltare al calciatore gli ultimi due mesi di campionato.
Con alle spalle un bottino veronese di 5 gol realizzati in 39 partite, nell'estate del 2002 Alberto Gilardino viene ingaggiato dal Parma della famiglia Tanzi. Nella città emiliana avverrà la svolta che farà diventare Gilardino uno degli attaccanti più corteggiati dalle squadre italiane. Il primo anno in gialloblu per Alberto passa un po' nell'ombra di altri due giovani promettenti che stanno facendo vedere cose pregevoli sui campi italiani: Adriano e Mutu.
Nella stagione 2003-2004 arriva la consacrazione: Alberto Gilardino supera il record di Marco Di Vaio che fino ad allora era il miglior realizzatore in campionato nella storia del Parma, con 20 gol. Alberto, miglior cannoniere italiano, realizza 23 gol: uno solo in meno del capocannoniere Andriy Shevchenko. Se si considera che 17 delle 23 reti sono state segnate nel solo girone di ritorno, nel quale Gilardino è partito titolare 21 volte, il risultato assume ancora maggior significato.
Poi arrivano i campionati Europei di Portogallo 2004 e Gilardino è protagonista della Nazionale azzurra under 21 che, grazie anche ai suoi gol, vince il torneo. Dopo un'eccezionale stagione al Parma e un convincente campionato europeo, sono in molti ad aspettarsi una sua convocazione nella nazionale maggiore di Marcello Lippi, che tuttavia non arriva. La convocazione è rimandata solo di qualche mese. Prima però c'è ancora tempo per cogliere un'importante soddisfazione: alle Olimpiadi di Atene 2004 è Gilardino a guidare l'attacco degli azzurri Under 21 di Claudio Gentile, che conquistano la medaglia di bronzo.
Il 13 ottobre 2004 l'attaccante segna il suo primo gol in azzurro proprio a Parma.
Il talento di Alberto è maturo: il campionato successivo lo vede siglare gol spettacolari, con costanza straordinaria. Purtroppo il Parma risente gravemente del fallimento economico della Parmalat e della famiglia Tanzi, e gli obiettivi non sono certo di alta classifica. Sebbene i gialloblu facciano ottima figura in Coppa Uefa, uscendo solo in semifinale contro il CSKA di Mosca, alla fine del campionato la squadra rischia la retrocessione, che evita nello spareggio tutto emiliano, ai danni del Bologna.
La seconda metà degli anni 2000
Poi inizia il calcio mercato estivo: Alberto Gilardino è uno dei nomi sulla bocca di tutti i procuratori delle maggiori squadre in Europa. Il giocatore anticipa tutti dichiarando che è sua ferma intenzione giocare nel Milan. Galliani prima e addirittura Berlusconi poi, smentiscono l'affare perchè troppo oneroso dal punto di vista economico. Ma nel mese di luglio 2005, poco dopo aver ufficializzato l'acquisto del nerazzurro Christian Vieri, il Milan scopre le carte e comunica di aver raggiunto un accordo con il Parma per il trasferimento di Gilardino, il giocatore più promettente per il futuro del calcio italiano.
Ai mondiali del 2006 gioca poche partite e segna un gol, comunque importantissimo per quella che sarà la storica conquista della quarta coppa del mondo per l'Italia.
Dalla stagione 2008/2009 gioca con la Fiorentina. Per il Mondiale 2010 che si svolge in Sudafrica, il CT Lippi lo convoca: nella prima partita (contro il Paraguay) esordisce come unica punta della nazionale.
Gli anni 2010
Nel 2012 passa al Genoa. Gioca una stagione col Bologna (2012-2013) per poi tornare alla squadra ligure.
Nel 2014 vola in Cina per giocare nella squadra del Guangzhou.
Torna l'anno seguente in Italia vestendo ancora la maglia della Fiorentina.
Negli anni seguenti cambia spesso maglia: Palermo, Empoli, Pescara, Spezia.
Il 20 settembre 2018, all'età di 36 anni, Alberto Gilardino annuncia il suo ritiro.
Gli anni 2020: la carriera di allenatore
Ottiene le licenze da allenatore UEFA A e UEFA B; il suo primo ingaggio arriva con il Rezzato, in Serie D; qui Gilardino ricopre gli incarichi di direttore tecnico e assistente dell'allenatore Luca Prina (peraltro suo mister nei Giovanissimi della Biellese nella stagione 1996-1997). Alla fine del mese di febbraio 2019 diventa allenatore della squadra, con Prina che lo rileva alla carica di direttore tecnico.
Firma poi nel 2019 per la Pro Vercelli, in Serie C, allenando così per la prima volta in un campionato professionistico.
Nel 2021 diventa il nuovo allenatore del Siena, ripartendo dalla Serie D.
L'anno seguente, a luglio 2022, viene ufficializzato il suo ingaggio come nuovo allenatore della Primavera del Genoa.
Pochi mesi dopo consegue la licenza UEFA Pro, il massimo livello formativo per un allenatore.
Alla fine dell'anno viene promosso a tecnico della prima squadra del Genoa, sostituendo l'esonerato Alexander Blessin.
Nel novembre del 2024 viene esonerato a causa degli scarsi risultati.
Frasi di Alberto Gilardino
Foto e immagini di Alberto Gilardino
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Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Alberto Gilardino. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Alberto Gilardino.
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