Hector Cuper
Biografia • Il morso del biscione
Hector Raul Cuper è nato il 16 novembre 1955 a Chabas, piccola cittadina della provincia di Santa Fe', in Argentina.
Ha cominciato la sua carriera in patria come eccellente difensore centrale (le cronache del periodo lo riportano come un atleta tecnicamente molto dotato), trascorrendo gran parte della sua carriera nelle fila del Velez Sarsfield ma soprattutto del Ferrocarril Oeste (1978-1989), formazione guidata dal leggendario Carlos Timoteo Griguol.
Con questa importante squadra, forse poco conosciuta in Europa ma di nobile tradizione, Cuper si è aggiudicato il titolo di campione continentale nel 1982 e nel 1984, approdando quindi alla nazionale di Cesar Menotti con cui ha avuto l'onore di disputare otto partite ufficiali.
Sul finire della sua carriera di calciatore professionista Cuper è stato acquistato dall'Huracan, squadra forse poco brillante ma che gli ha consentito di concludere la carriera in modo dignitoso. D'altra parte, questa è stata un'esperienza fondamentale, non fosse per il fatto che i colori dell'Huracan sono stati per lui un trampolino di lancio verso la successiva carriera da allenatore. Cuper infatti è rimasto sulla panchina del club dal 1993 al 1995, accumulando esperienze sufficienti per tentare il salto, passando all'Atletico Lanus.
Con la sua nuova squadra lavora per due stagioni e si aggiudica il titolo di campione nel 1996 nella Coppa Conmebol, meritando le attenzioni degli spagnoli del Maiorca che premono per averlo con loro.
Hector Cuper decide di affrontare anche questa sfida, firma il contratto e con la formazione isolana disputa due campionati nella Liga, vincendo la Supercoppa spagnola nel 1998 e raggiungendo l'anno successivo la finale della Coppa delle Coppe (persa contro la Lazio).
Nel 1999 si trasferisce al Valencia, portando la squadra alla seconda affermazione consecutiva nella Supercoppa di Spagna e raggiungendo per due volte il traguardo della finale di Champions League, uscendone tuttavia sconfitto in entrambi i casi (perde nel 2000 contro il Real Madrid e nel 2001 contro il Bayern Monaco).
Il resto dell'evoluzione professionale di questo duro e inflessibile allenatore è da noi assai nota.
Approdato in Italia con il difficile compito di ristabilire le sorti dell'Inter, società in crisi da tempo, vi è riuscito fino ad un certo punto, ottenendo discreti risultati altalenanti ma mai entusiasmanti.
Lo scudetto gli sfugge di mano per ben due volte. Nella stagione 2001-02, la data del 5 maggio 2002 è fatale: dopo un ottimo campionato che vedeva l'inter al comando, all'ultima giornata la squadra di Hector Cuper perde contro la Lazio finendo addirittura terza (vincendo si sarebbe aggiudicata lo scudetto).
L'anno successivo inizia con una sorta di scandalo che vede il campionissimo Ronaldo abbandonare la squadra milanese in favore del Real Madrid proprio (spiegherà il neo campione del mondo brasiliano) per il cattivo rapporto che ha con l'allenatore. Alla fine del campionato l'inter arriverà seconda dietro la Juventus di Marcello Lippi ed eliminata dai cugini del Milan nel prestigioso derby-semifinale di Champions League.
Dopo le ennesime delusioni dell'avvio di stagione del campionato 2003-2004, il presidente nerazzurro Massimo Moratti ha deciso di sostituirlo con Alberto Zaccheroni.
Le polemiche sull'operato di Hector Cuper sono state molto accese ed equamente divise, come sempre accade in questi casi, fra sostenitori (c'è chi avrebbe voluto dargli altre opportunità) e severi critici.
Cuper si è comunque consolato con la splendida famiglia costituita dalla moglie e i due figli.
È tornato poi al Maiorca con cui nella stagione 2004-2005 ottiene una salvezza inizialmente insperata; l'anno seguente la situzione peggiora e nel marzo del 2006 si dimette. Torna in Italia nel marzo 2008 per prendere in mano la difficile situazione del Parma, chiamato a sostituire l'esonerato Domenico Di Carlo: dopo poche partite, a una giornata dal termine del campionato, viene sollevato dall'incarico.
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Biografieonline non ha contatti diretti con Hector Cuper. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Hector Cuper.
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