Lina Palmerini
Biografia
Lina Palmerini nasce a L'Aquila il 20 giugno 1965. Volto noto al grande pubblico e in particolar modo agli appassionati dei talk show di approfondimento politico e attualità, è una giornalista e opinionista altamente qualificata. Vanta un curriculum importante e ottimi rapporti con il Quirinale. Questa professionista del giornalismo, che milita in un settore specifico tipicamente maschile come quello della finanza e della politica, riesce a distinguersi per l'acutezza dei propri interventi. Scopriamo di più sul percorso privato e professionale di Lina Palmerini.
Gli inizi di carriera di Lina Palmerini
Fin da giovanissima mostra una forte inclinazione per lo studio, al quale si dedica con notevole determinazione. Questo lato caratteriale le consente di conseguire la maturità classica e successivamente anche una laurea in Giurisprudenza. Dopo aver frequentato il liceo nella propria città natale, si trasferisce a Roma dove frequenta l'Università La Sapienza, appassionandosi a svariati temi e presentando una tesi finale in Filosofia del Diritto. Mentre il suo percorso accademico si distingue per gli ottimi voti, in Lina Palmerini emerge sempre più la passione per il mondo del giornalismo, germogliata già durante l'adolescenza. Per questo motivo, dopo aver completato il proprio iter scolastico, la giovane abruzzese sceglie di perseguire questa carriera, iscrivendosi alla Scuola di Giornalismo della LUISS di Roma, che rappresenta lo stato dell'arte nel settore. Nel 1995 il settimanale Mondo Economico sceglie di assumerla, a seguito di un iniziale periodo di collaborazione.
Lina Palmerini e la collaborazione con Il Sole 24 Ore
Dopo solo tre anni arriva a tagliare un traguardo importante: nel 1998 viene assunta da Il Sole 24 Ore, testata giornalistica che tratta in maniera approfondita temi di Economia e Finanza. Presso Il Sole 24 Ore, Lina Palmerini si distingue sin dai primi articoli, per la capacità di cogliere in maniera profonda le diverse sfumature dei temi affrontati. Questo le consente di arrivare a essere considerata dopo solo pochi anni una delle firme più autorevoli. L'ambito del quale si occupa è quello di economia italiana, anche se nel corso della sua carriera si appassiona molto ai temi del lavoro, arrivando anche a firmare in collaborazione con altri autori due pubblicazioni a riguardo; i titoli sono:
- Il lavoro in affitto;
- Carriere in azienda.
L'evoluzione graduale dei temi che copre per lavoro, porta Lina Palmerini a specializzarsi sempre più in materia di welfare e di rapporti sindacali. La vera svolta avviene nel 2005, quando dalla redazione economica passa a quella politica, collezionando successi e raccogliendo apprezzamenti anche dalle istituzioni. Non stupisce dunque che nel 2012 diventi quirinalista.
Lina Palmerini: dai premi alla televisione
Per il suo lavoro riceve diversi riconoscimenti, tra i quali anche l'ambito titolo di Ufficiale della Repubblica conferitole dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel 2015. Inoltre, nel 2019 si aggiudica il premio giornalistico dedicato a Carlo Casalegno, nonché il premio Biagio Agnes.
La sua rubrica Politica 2.0, attiva sin dal 2014, è una delle più apprezzate de Il Sole 24 Ore. Presso la testa economica continua a essere impiegata come caposervizio e giornalista parlamentare. Nel frattempo viene invitata a intervenire anche nei programmi televisivi di approfondimento politico, le cui redazioni la inseriscono tra le persone più esperte riguardo temi molto complessi. Acquisisce così autorevolezza anche in ambito televisivo: è infatti uno dei nomi che spesso compaiono tra gli ospiti dei programmi di spicco dell'emittente La7, il cui palinsesto è molto focalizzato sull'approfondimento il talk show politico. Tra le trasmissioni a cui partecipa saltuariamente o regolarmente vi sono Cartabianca, condotto da Bianca Berlinguer (Rai 3) e Otto e mezzo, condotto da Lilli Gruber (La7).
Lina Palmerini: vita privata e curiosità
Nonostante sia uno dei volti televisivi più conosciuti nei talk show e nei programmi d'attualità, Lina Palmerini mantiene il totale riserbo per tutto ciò che concerne la sua vita privata, proteggendo la propria sfera più intima dalle telecamere. Ciò le consente di rimanere apprezzata esclusivamente per la propria professionalità e per i contributi di valore.
Frasi di Lina Palmerini
Foto e immagini di Lina Palmerini
Video Lina Palmerini
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Lina Palmerini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Lina Palmerini.
Esercita la sua professione in modo acriticamente funzionale al mantenimento del potere da parte del Pd.
Soluzioni lavorative e finanziari per il dopo Covid 19
Gentile signora Palmerini. Ho avuto occasione di ascoltarLa nella trasmissione Agorà di stamane. Colgo l'occasione per chiedere anche a Lei, come già chiesto ad oltre 100 DISONOREVOLI (i politici interpellati non meritano l'appellativo di onorevoli) di esaminare degli studi eseguiti dallo staff di un movimento cittadino che è nato da poco. Avremmo voluto lasciarci questi studi una volta raggiunto il quorum per presentare lista e logo al ministero dell'interno ma poichè l'italia in questo momento ha bisogno degli aiuti di tutti, essendo il gruppo molto nazionalista, abbiamo deciso di incaricare chiunque per renderli noti o sulla stampa o nella TV, Nonostante da mesi stiamo contattando personaggi nessuna ha risposto anche se in televisione sblaterano quei problemi che noi del movimento crediamo di aver risolto in parte. Le elenco alcuni risultati: 1) potremmo ricavare un miliardo al mese e per sempre da utilizzare per la costruzione di case popolari e nuove carceri, Sono soldi da non restituire e fuori bilancio dello Stato. POTREMMO AVERE UN GETTITO DI CIRCA 240. 000. 000 CON UNA PICCOLA LEGGE CHE ESISTE IN MOLTI STATI DELL'UNIONE EUROPEA DA CIRCA 40 ANNI !!! potremmo aprire circa due milioni di piccoli cantieri che alla fine renderebbero circa mezzo miliardo l'anno e per sempre e, inviati alla Cassa Depositi e Prestiti dovrebbero essere usati quale prestito per aperture di cooperative agricole o lavorative di giovani ma a determinate condizioni. Abbiamo scritto alla sindaca Raggi che siamo in grado di costruire case popolari (anche da vendere in quanto i comuni devono diventare imprenditori) ad un tasso ridotto del 40% di qualsiasi preventivo ed altre sojuzioni interessanti. Ci auguriamo che Ella almeno per curiosità voglia conoscere i particolari di queste soluzioni e contattarci. La ringraziamo anticipatamente e la ossequiamo - Geom Claudio Capo di anni 83 cell 338------- e-mail -------
Che stufata
Per la dott. Lina Palmerini: ritirati
Sistema Informativo Nazionale: non dovrebbe accadere che lo Stato abbia bisogno di rivolgersi all’INPS per contattare i suoi cittadini
Lo Stato esiste per servire i cittadini ed i cittadini sono clienti dello Stato
Esattamente come avviene per qualsiasi azienda anche lo Stato dovrebbe considerare i propri cittadini come clienti, che a loro volta ne giustificano la sua stessa esistenza. Ne deriva che comunicare con certezza con ogni residente in Italia e con ogni italiano residente all’estero iscritto all’AIRE diventi “condicio sine qua non” per lo Stato per stabilire un rapporto con i medesimi. Si evita così un caos organizzativo generale del quale ne possono approfittare realtà diverse che vanno dal singolo cittadino disonesto, alla criminalità organizzata, fino all’evasore fiscale.
Spesso i Dipartimenti dell’Amministrazione Pubblica hanno indirizzi postali diversi dello stesso cittadino. L’apparato statale italiano sembra non conoscere con certezza il corretto indirizzo e il mezzo di comunicazione con i suoi cittadini. Dovrebbe invece poter interloquire facilmente con i suoi cittadini: conoscere ed essere conosciuto. I suoi sistemi informativi devono essere tutti perfettamente sincronizzati tra loro al fine di raggiungere questo scopo. Non dovrebbe accadere che lo Stato abbia bisogno di rivolgersi all’INPS per contattare i suoi cittadini. Al contrario l’INPS dovrebbe rivolgersi allo Stato per conoscere come contattate i cittadini.
Al momento la posta cartacea è il mezzo di comunicazione ufficiale ma anche il più costoso e con tempi e garanzie di consegna incerti. Nei Paesi meglio organizzati si usano sempre di più sistemi di messaggistica evoluti e rapidi, basati su Internet, e-mail e SMS visto che quasi tutti hanno ormai un cellulare e/o un PC.
Un’infrastruttura fondamentale in cui investire con urgenza dovrebbe essere costituita da un sistema informativo unico nazionale basato su un Codice Sociale e una Anagrafe Nazionale.
1. Il Codice Sociale per ogni cittadino viene stabilito fin dalla sua nascita, con l’indirizzo di contatto e mezzo di comunicazione preferito, che lo identificherà per sempre in qualsiasi atto, comunicazione e contratto. Questa identità digitale deve essere mantenuta e costantemente aggiornata sotto la responsabilità del cittadino stesso e/o genitore con tutti i sistemi di supporto possibili ma con pena di sanzioni anche gravi in caso di mancato aggiornamento (non bastano solo le multe, spesso i delinquenti professionali sono disposti a pagare qualsiasi cifra per approfittarsi di qualsiasi deficienza della Pubblica Amministrazione).
L’unica carta che dovrebbe rimanere in vita, rimpiazzando tutte le altre carte di riconoscimento, è la Carta di Identità Elettronica che includerà il Codice Sociale e potrà essere utilizzata anche come mezzo di autenticazione per accedere, con appositi lettori, ai dati personali registrati sull’Anagrafe Nazionale.
2. L’Anagrafe Nazionale come un albero il cui tronco contiene il Codice Sociale di tutti i residenti in Italia e degli Italiani iscritti all’AIRE ed i cui rami sono i sistemi informativi dell’Amministrazione Pubblica: catasto, registro delle imprese, INPS, etc. che dovranno sincronizzarsi in tempo reale per ogni evento o contratto, previsto per legge, con l’Anagrafe Nazionale e per converso poter aver accesso alle informazioni dell’Anagrafe Nazionale per ottenere dati aggiornati su chi desideri operare con loro.
Per la realizzazione di tale sistema informativo, come sopra descritto, è fondamentale l’istituzione di una task force costituita da professionisti di alto profilo nel campo dell’IT, che abbiamo non solo conoscenze tecniche e teoriche di alto livello ma soprattutto esperienze pluriennali sul campo anche nell’interazione con gli utenti dei sistemi in modo da essere in grado di proporre soluzioni molto “user-friendly”.
Come tutti sappiamo in Italia esistono oggi dei sistemi informativi spesso difficili da utilizzare, che anziché far crescere il livello di informatizzazione e di fiducia nei cittadini ottengono esattamente il risultato opposto in quanto spesso non vengono compresi nemmeno dai cittadini più istruiti (vedi ad esempio i sistemi per richiedere lo SPID, quello per scaricare le ricette e gli esami ed altri ancora). La task force degli esperti nel campo dell’Information Technology dovrebbe essere coadiuvata da altri esperti nei vari settori necessari per la realizzazione dei sistemi informativi specifici alle loro professionalità, ovvero avvocati, notai, esperti di economia e finanza e quant’altro che dovrebbero contribuire con la loro esperienza a rendere le varie implementazioni semplici da usare.
È chiaro che il vincolo del bando di gara per l’assegnazione dell’incarico di progettazione e/o realizzazione di tali sistemi non può essere basato sul minor costo ma sulla professionalità di alto livello.
Bisogna dunque poter riunire professionalità diverse ma tutte di grande eccellenza nei vari settori affinché queste possano dar vita ad un progetto unico ben strutturato ed estremamente capillare ma anche molto semplice e user-friendly.
Un altro grosso vantaggio che potrebbe derivare da un sistema utile e semplice è l’avvicinamento degli utenti normali all’informatica che avvicina i cittadini all’uso di questi strumenti tecnologici con un conseguente aumento delle competenze specifiche di ognuno. Le soluzioni tecnologiche in generale devono servire per semplificare le procedure riducendo costi e tempi necessari per lo svolgimento di funzioni diversamente onerose da svolgere.
La tecnologia permette oggi di raggiungere obiettivi impensabili ma i tecnici devono conoscere gli obbiettivi che la politica vuole che loro raggiungano. Non ci può essere privacy tra Stato e cittadini. Lo Stato deve conoscere i suoi cittadini non solo per motivi fiscali ma anche per poterli rapidamente servire in qualsiasi evenienza.
Il Regno Unito, dove ho la mia residenza, avrà certamente i suoi difetti, ma vengo rimborsato eventuali tasse pagate in eccedenza direttamente sul mio conto bancario. In questo momento di epidemia ha dimostrato una sorprendente efficienza organizzativa nel comunicare con suoi cittadini. Essendo anziano ho ricevuto:
• un’e-mail dal Ministero della Salute Pubblica che mi avvisa che devo vaccinarmi il prima possibile conoscendo la mia storia medica (! !),
• un SMS dal medico di base per fissare un appuntamento per vaccinarmi e
• una telefonata registrata del Comune di Westminster che tutte le sere puntualmente alle 18: 00 che mi chiede come sto e mi rammenta un numero telefonico da chiamare in caso di necessità!
Oggi la tecnologia informatica permette allo Stato di facilitare enormemente i rapporti con i suoi cittadini in tempo reale e questa occasione va gestita non già a pioggia ma prima di tutto con l’obbiettivo di un Piano Informativo Nazionale.
Il Recovery plan potrebbe presentare l’opportunità per un’Anagrafe Nazionale ed un Codice Sociale, come sopra descritti, che permetterebbe di riportare l’Italia tra il novero delle nazioni che meglio gestiscono i rapporti con i cittadini.
Comm. Dott. Francesco Redi
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London SW1W9DA
Tel +44 -------
Tel +39 345-------
Email -------
Volevo farle i complimenti per la lucidità e la competenza dei suoi interventi. La seguo sempre con interesse. Un saluto, Vincenzo Filippone
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