Elio Germano
Biografia • Un giovane favoloso
Elio Germano nasce il 25 settembre del 1980 a Roma, figlio di una famiglia molisana (originaria di Duronia).
Gli esordi di Elio Germano
Nel 1988 appare in uno spot televisivo del Pandoro Bauli, mentre al cinema debutta nel 1992, protagonista della commedia di Castellano e Pipolo "Ci hai rotto papà", al fianco di Adriano Pantaleo.
Iscrittosi al liceo scientifico, per tre anni prende parte a un corso di teatro diretto da Cristiano Censi e Isabella Del Bianco nella scuola di recitazione "Teatro Azione". Nel 1995 recita in uno spot tv del Kinder Bueno, mentre due anni più tardi fonda i Bestierare, un gruppo rap.
Nel 1999 prende parte al film per la tv "Cornetti al miele", di Sergio Martino, e mentre è in tournée in teatro con Giancarlo Cobelli decide di lasciare il palcoscenico per recitare in "Il cielo in una stanza", film di Carlo Vanzina con Maurizio Mattioli: da quel momento la sua carriera cinematografica si arricchisce di lavori.
Gli anni 2000
Nel 2001 viene diretto da Ettore Scola in "Concorrenza sleale", al fianco di Sergio Castellitto e Diego Abatantuono, mentre l'anno successivo lavora con Ivano De Matteo in "Ultimo stadio" e con Emanuele Crialese in "Respiro". Dopo aver fatto parte del cast di "Liberi", di Gianluca Maria Tavarelli, e di "Ora o mai più", di Lucio Pellegrini, affianca Silvio Muccino nel film di Giovanni Veronesi "Che ne sarà di noi".
Nel 2005 Elio Germano trova dietro la macchina da presa niente meno che Gabriele Salvatores, in "Quo vadis, baby?", e Dario Argento, in "Ti piace Hitchcock?", ma partecipa anche a lavori più di nicchia come "Chiamami Salomè", di Claudio Sestieri, e "Sangue - La morte non esiste", di Libero De Rienzo.
Abituato a lavorare con registi di fama, appare in "Mary", di Abel Ferrara, e in "Romanzo criminale", di Michele Placido, oltre che nel deludente "Melissa P.", di Luca Guadagnino, ispirato alla vita della scrittrice Melissa Panarello. Dopo "Padiglione 22", di Livio Bordone, si dedica a "N (Io e Napoleone)", di Paolo Virzì, e a "Mio fratello è figlio unico", di Daniele Luchetti, in cui fa coppia con Riccardo Scamarcio e che gli vale un David di Donatello come migliore attore protagonista e un Ciak d'Oro.
È il 2007, anno in cui fa scalpore anche una scena di nudo nel film "Nessuna qualità agli eroi", di Paolo Franchi. Torna a recitare per Paolo Virzì in "Tutta la vita davanti", insieme con Isabella Ragonese, mentre nel film di Francesco Patierno "Il mattino ha l'oro in bocca" interpreta Marco Baldini, conduttore radiofonico e autore del libro "Il giocatore (ogni scommessa è debito)" da cui è tratta la pellicola.
"Il passato è una terra straniera", di Daniele Vicari, precede "Come Dio comanda", di Gabriele Salvatores, e "La bella gente", di Ivano De Matteo: quest'ultima pellicola, che vede anche la partecipazione di Antonio Catania, in Italia ha però una vita molto tribolata, non riuscendo a trovare un distributore.
Elio Germano negli anni 2010
Dopo essere comparso in "Nine", di Rob Marshall, nel 2010 Elio Germano si aggiudica il premio per la migliore interpretazione maschile del 63esimo Festival di Cannes grazie a "La nostra vita", film di Daniele Luchetti con Stefania Montorsi e Raoul Bova: prima di lui, l'ultimo italiano a ottenere tale riconoscimento era stato, nel 1987, Marcello Mastroianni per "Oci ciornie".
Divenuto uno degli attori più richiesti del cinema italiano, recita anche in "La fine è il mio inizio", di Jo Baier (dove presta il volto al figlio del giornalista Tiziano Terzani, Folco), e in "Qualche nuvola", di Saverio Di Biagio. Nel 2012 è tra i protagonisti di "Diaz - Don't clean up this blood", di Daniele Vicari, ispirato alle violenze compiute dalle forze di polizia durante i giorni del G8 a Genova nel 2001, e di "Magnifica presenza", di Ferzan Ozpetek, accanto a Margherita Buy: con il ruolo interpretato nel film del regista italo-turco, Germano si vede assegnare il Globo d'Oro come migliore attore, oltre che il Ciak d'Oro e una nomination al Nastro d'Argento.
Insieme con Valerio Mastandrea, poi, è il co-protagonista di "Padroni di casa", di Edoardo Gabbriellini, che vede anche la partecipazione di Gianni Morandi. Nel 2013 Elio è l'interprete principale di "L'ultima ruota del carro", commedia di Giovanni Veronesi con Maurizio Battista, Alessandra Mastronardi e Ricky Memphis: il ruolo gli vale una nomination al Nastro d'Argento come migliore attore protagonista. L'anno successivo, invece, approda alla Mostra del Cinema di Venezia con "Il giovane favoloso", lungometraggio di Mario Martone in cui veste i panni niente meno che di Giacomo Leopardi.
Nel 2018 partecipa al film "Io sono Tempesta" (di Daniele Luchetti), con protagonista Marco Giallini.
Nel 2020 interpreta Antonio Ligabue nel film "Volevo nascondermi", di Giorgio Diritti. Per questo ruolo vince l'Orso d'Argento come miglior attore. Alla fine dell'anno esce su Netflix il film "L'Incredibile storia dell'Isola Delle Rose", tratto da una storia vera.
Frasi di Elio Germano
Foto e immagini di Elio Germano
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Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Elio Germano. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Elio Germano.
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