Haruki Murakami
Biografia
Haruki Murakami nasce il 12 gennaio del 1949 a Kyoto, in Giappone, in corrispondenza del boom delle nascite che caratterizza il Paese dopo la Seconda Guerra Mondiale: sua madre, Miyuki, è un'insegnante figlia di negozianti, mentre suo padre, Chiaki, è un ex insegnante, priore del tempio, figlio di un monaco buddista.
Ad appena un anno di età, Haruki si trasferisce con la famiglia in un piccolo paese della prefettura di Hyogo, denominato Ashiya: qui frequenterà, crescendo, la scuola locale.
Haruki Murakami: gli studi
Iscrittosi al liceo a Kobe, entra in contatto con diversi autori di lingua inglese e inizia a scrivere sul giornalino scolastico.
Terminata la scuola superiore prova a iscriversi all'università statale ma fallisce l'esame di ammissione; quindi, passa un anno da ronin (letteralmente "uomo alla deriva", "persona che impara a diventare samurai" o "uomo-onda"), prima di trasferirsi a Tokyo.
È il 1968, e nella capitale Haruki Murakami decide di studiare drammaturgia presso la facoltà di Lettere dell'università Waseda. Riesce a essere accettato dall'ateneo e va a vivere nel dormitorio Waki-juku, non lontano dalla struttura.
Durante gli anni universitari, si concede qualche sbronza di troppo: una sera ruba l'insegna dell'Università Femminile del Giappone, mentre è evidentemente ubriaco, ma viene fermato da un poliziotto.
Espulso dal dormitorio in cui aveva trovato una sistemazione, trova un altro alloggio, più lontano dall'università, e anche per questo motivo le sue presenze alle lezioni cominciano a farsi sempre più rare.
In quegli anni, sono molte le rivolte studentesche che si materializzano in Giappone, ma Haruki Murakami se ne tiene sempre lontano, anche a causa del suo carattere solitario.
La famiglia e i primi lavori
Mantenendosi con vari lavoretti, un giorno Murakami incontra Takahashi Yoko, che diventa dapprima sua amica e poi compagna: i due si sposano nel 1971. In seguito Haruki decide di non frequentare più l'università e inizia a lavorare per la televisione: il nuovo posto di lavoro, però, non lo soddisfa, e così egli sceglie di aprire, insieme con la moglie, un jazz bar, anche in virtù dei finanziamenti concessigli da una banca.
È il 1974, e il bar, denominato "Peter Cat", viene aperto a Kokubunji.
L'esordio di Murakami nella scrittura
Nel frattempo, Haruki Murakami si avvicina alla scrittura, scoprendo quasi all'improvviso la propria vocazione letteraria, e dà vita a "Kaze no uta o kike" (in italiano, "Ascolta la canzone nel vento"), il suo romanzo di debutto, che verrà pubblicato nel 1979 e che gli permetterà di vincere il Gunzo Shinjin Bungaku Sho, il premio Gunzo destinato al miglior esordiente.
Gli anni '80
Nel 1980 Haruki pubblica "1973-nen no pinboru" (in italiano, "Il flipper del 1973"), per poi dare alle stampe, due anni più tardi, "Hitsuji o meguru boken" (in italiano, "Sotto il segno della pecora"), grazie al quale si aggiudica il Noma Bungei Shinjin Sho, il premio Noma destinato agli scrittori emergenti.
Questi primi tre libri vengono riuniti sotto il nome di "Trilogia del Ratto", in quanto il Ratto è uno dei personaggi principali delle storie raccontate.
All'inizio degli anni Ottanta, quindi, Murakami sceglie di vendere il bar e inizia a vivere con i proventi che ricava dai suoi libri. Nell'autunno del 1984 si trasferisce nella prefettura di Kanagawa, a Fujisawa, a circa cinquanta chilometri da Tokyo, per poi tornare l'anno successivo vicino alla capitale, a Sendagawa. Nel 1985 si aggiudica il Tanizaki Junichiro Sho, il Premio Tanizaki, per "Sekai no owari to Hado-boirudo Wandarando" (in italiano, "La fine del mondo e il paese delle meraviglie"), mentre l'anno dopo cambia nuovamente casa, spostandosi ancora nella prefettura di Kanagawa.
Nell'autunno del 1986 viaggia in Grecia e soprattutto in Italia: nel 1987 mentre è a Roma scrive "Noruwi no mori" (in italiano, "Tokyo blues, Norwegian wood"), che nel giro di breve tempo si trasforma in un caso letterario, riuscendo a vendere in un solo anno circa due milioni di copie.
Gli anni '90
Dopo avere dato alle stampe "Dansu dansu dansu" (in italiano, "Dance dance dance"), all'inizio degli anni Novanta Haruki si trasferisce negli Stati Uniti: qui, presso l'Università di Princeton, è dapprima ricercatore associato e poi professore associato. Prima di spostarsi in California, a Santa Ana, dove insegna all'Università "William H. Taft", l'autore giapponese scrive "Kokkyo no minami, taiyo no nishi" (in italiano, "A sud del confine, a ovest del sole").
A metà degli anni Novanta firma i tre volumi di "Nejimaki-dori kuronikuru" (in italiano, "L'uccello che girava le viti del mondo"), che gli permettono di ricevere il prestigioso Premio Yomiuri nel 1996. L'anno successivo vede la luce il saggio "Underground. Racconto a più voci dell'attentato alla metropolitana di Tokyo", in cui intervista i parenti delle vittime e i sopravvissuti dell'attentato andato in scena nel 1995 nella metro della capitale giapponese per opera della setta Aum.
Haruki Murakami negli anni 2000 e 2010
Autore di "Suputoniku no koibito" (in italiano, "La ragazza dello Sputnik") nel 1999, Murakami si trasferisce a Oiso e inizia ad appassionarsi alla corsa. Nella seconda metà degli anni Duemila vince il Frank O'Connor International Short Story Award grazie a "I salici ciechi e la donna addormentata", una raccolta di racconti brevi.
Nel 2001 si trasferisce infine a Oiso, prefettura di Kanagawa, dove vive tuttora dedicandosi, oltre che alla scrittura, alla corsa: vanta all'attivo oltre venti maratone disputate e una ultramaratona. Nel 2007 pubblica inoltre il saggio "L'arte di correre".
Nel 2006 vince il World Fantasy Award con il romanzo "Kafka sulla spiaggia".
Tra i saggi di questi anni segnaliamo "Il mestiere dello scrittore" (2015. Einaudi, 2017). Tra i suoi lavori più recenti: "Prima persona singolare" (2021), un libro che raccoglie 8 racconti.
Influenze
Haruki Murakami è il traduttore in giapponese delle opere di Raymond Carver, che considera uno dei suoi mentori letterari. Tra gli altri numerosi autori che hanno maggiormente influenzato l'opera di Murakami ricordiamo Raymond Chandler, John Irving, Kurt Vonnegut, Philip K. Dick e Truman Capote.
Frasi di Haruki Murakami
Foto e immagini di Haruki Murakami
Video Haruki Murakami
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Haruki Murakami. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Haruki Murakami.
Dear mr murakami,
I love your book tokyo blues.
Why don't you write a short store about the future of toru, midori and renko? ?
Thank you very much from florence, italy
Kind regards,
Alessandro Galli
lo adoro, è il mio scrittore preferito.
Haruki Murakami è, in assoluto, il mio scrittore preferito: ho letto quasi tutti i suoi libri pubblicati in Italia.
Questa sua biografia mi è piaciuta moltissimo perché ricca di informazioni sulla sua carriera di scrittore e di aspetti della vita privata che ci permettono di conoscerlo ed aprrezzarlo come merita.
Grazie
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