Paolo Giordano
Biografia • Se il fisico diventa scrittore
Paolo Giordano nasce a Torino il 19 dicembre 1982. Impegnato nel settore della ricerca scientifica in ambito fisico, è anche e soprattutto uno scrittore italiano, a seguito del suo romanzo d'esordio, "La solitudine dei numeri primi", pubblicato nel 2008. Diventato immediatamente un best-seller, il libro gli ha dato la possibilità di vincere diversi premi letterari e farsi conoscere al grande pubblico.
Paolo Giordano: formazione e studi
Figlio di due professionisti, cresciuto in un contesto borghese e acculturato, il giovane Paolo probabilmente deve la sua dedizione per gli studi scientifici a suo padre Bruno, ginecologo. Sua madre invece, Iside, è un'insegnante d'inglese. Oltre a loro, con cui vive a San Mauro Torinese, paese d'origine della famiglia e situato in provincia di Torino, il noto autore ha anche una sorella maggiore, Cecilia, di tre anni più grande di lui.
Che sia un bravo studente, Paolo Giordano, lo si intuisce da subito. Nel 2001 infatti, si diploma con il massimo dei voti, 100/100 al Liceo scientifico statale "Gino Segré" di Torino. Ma è soprattutto durante la carriera universitaria che si fa valere, ritagliandosi la propria fetta di importanza in ambito accademico, grazie alle sue brillanti qualità. Nel 2006 si laurea con centodieci e lode in "fisica delle interazioni fondamentali", all'Università di Torino. La sua tesi viene considerata una delle migliori e grazie a questa, si aggiudica una borsa di studio per frequentare il dottorato di ricerca in fisica delle particelle.
L'istituto è sempre quello universitario, esattamente la Scuola di dottorato in Scienza e alta tecnologia, ma il progetto a cui prende parte il neolaureato Giordano, è co-finanziato dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Al centro della ricerca, ci sono le proprietà del quark bottom, espressione strettamente legata al contesto della fisica delle particelle e ancora in fase di studio, essendo una scoperta recente della fisica moderna del Novecento.
L'attività scientifica e la passione letteraria
La bravura e la versatilità di Paolo Giordano si può intuire anche nel periodo che precede, per quanto di poco, la pubblicazione del suo primo romanzo. Durante gli anni di studio con l'equipe di ricercatori, il giovane fisico torinese si dà da fare in ambito scientifico ma, contemporaneamente, coltiva anche la sua grande passione, quella della scrittura. Nel biennio 2006-2007 infatti, Giordano frequenta due corsi esterni della Scuola Holden, quella ideata e gestita dal noto scrittore Alessandro Baricco.
In occasione di questi seminari, ha la fortuna di incontrare Raffaella Lops, la quale diventa in breve tempo sua editor ed agente. Intanto, a conferma della sua vivacità intellettuale, nel 2006 si reca in Congo, per visitare un progetto tenuto da Medici Senza Frontiere, esattamente nella città di Kinshasa. Al centro dell'intervento dei professionisti c'è l'assistenza ai malati di AIDS e alle prostitute del quartiere Masina.
L'esperienza si rivela molto importante per il futuro autore della "Solitudine dei numeri primi" e il racconto "Mundele (il bianco)", di poco successivo all'esordio con Mondadori e che presenta il 16 maggio del 2008 a Milano, al festival Officina Italia, narra proprio questa esperienza toccante. Il medesimo brano poi, viene pubblicato a novembre dello stesso anno, nell'antologia "Mondi al limite. 9 scrittori per Medici Senza Frontiere", curata sempre dalla stessa organizzazione no-profit e voluta dalla casa editrice Feltrinelli. Ma a questo punto, lo scrittore e fisico di Torino ha già portato a compimento il suo successo editoriale.
Lo straordinario esordio
A gennaio del 2008 infatti, esce "La solitudine dei numeri primi". Edito da Mondadori, il romanzo riceve entrambi i due riconoscimenti più ambiti da uno scrittore italiano: il Premio Strega e il Premio Campiello (categoria Opera Prima). Avendo ricevuto lo Strega all'età di 26 anni, Giordano è anche il più giovane autore ad aver vinto il noto riconoscimento letterario.
Storia di formazione, imperniata sulle vite dei due protagonisti, Alice e Mattia, dall'infanzia all'età adulta, il romanzo inizialmente, stando almeno alla fantasia di Giordano, si sarebbe dovuto intitolare "Dentro e fuori dall'acqua". A trovare l'efficace titolo, è stato l'editor e autore di Mondadori, Antonio Franchini.
Inoltre, a suggellare l'apprezzamento ricevuto dal grande pubblico, il libro si aggiudica anche il Premio letterario Merck Serono 2008, il quale è un riconoscimento dedicato a saggi e romanzi che sviluppano un confronto ed un intreccio tra scienza e letteratura. Una soddisfazione in più per il fisico-scrittore torinese, senza dubbio.
L'anno d'oro 2008
In contemporanea con la sua esplosione letteraria, vedono le stampe alcuni scritti di carattere scientifico. Il 2008 infatti, si rivela per Paolo Giordano l'anno della svolta. Con il comitato di ricerca di cui fa parte pubblica anche alcuni articoli scientifici di grande importanza, quasi sempre con il collega Paolo Gambino e incentrati sul cosiddetto "B", ossia il "quark bottom", il quale come detto rappresenta il punto focale della ricerca dell'equipe torinese. Escono tutti tra il 2007 e il 2008, sulla rivista specializzata "Journal of High Energy Physics".
Mentre cura una rubrica per la rivista Gioia, scrivendo racconti traendo spunto dai numeri e dalle notizie, continua a pubblicare brani, come "La pinna caudale", uscito per la rivista "Nuovi Argomenti" nel trimestre di gennaio-marzo 2008. Il 12 giugno del 2008 invece, al VII Festival delle Letterature di Roma, presenta il racconto inedito "Vitto in the box".
Al termine del 2008, l'inserto del quotidiano La Stampa, "Tuttolibri", afferma che il romanzo "La solitudine dei numeri primi" è il libro più venduto in Italia durante l'anno, con più di un milione di copie acquistate. Tra i numerosi riconoscimenti, il libro di Giordano si aggiudica anche il Premio Fiesole. "La solitudine dei numero primi" viene tradotto in oltre quindici paesi non solo europei, ma di tutto il mondo.
Paolo Giordano negli anni 2010
Il 10 settembre del 2010, il best seller di Paolo Giordano arriva nelle sale cinematografiche. Coprodotto tra Italia, Francia e Germania, con il supporto della Film Commission Torino Piemonte, il film è in concorso alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, la numero 67. Girato fra la fine di agosto del 2009 e il gennaio del 2010, il film porta la regia di Saverio Costanzo, il quale ha curato la sceneggiatura con lo stesso Giordano.
Del cast, fanno parte le attrici Alba Rohrwacher e Isabella Rossellini.
Negli anni seguenti pubblica altri romanzi:
- Il corpo umano, Mondadori, 2012
- Il nero e l'argento, Einaudi, 2014
- Divorare il cielo, Einaudi, 2018
Nel febbraio 2013 è membro della giuria di qualità alla 63ª edizione del Festival di Sanremo, condotta da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto.
Gli anni 2020
Il 26 marzo 2020 pubblica per Einaudi il saggio "Nel contagio", un saggio ricco di riflessioni contemporanee e sul COVID-19; il libro esce in allegato anche con il Corriere della Sera e viene tradotto in oltre 30 Paesi.
La riflessione sul Covid continua anche nel lavoro successivo, il saggio "Le cose che non voglio dimenticare".
Lavora poi come docente di reportage nel master di scrittura dell'Università IULM di Milano.
Il suo nuovo romanzo viene pubblicato nel 2022, a distanza di quattro anni dal precedente: si intitola "Tasmania".
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Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Paolo Giordano. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Paolo Giordano.
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