Francesca Piccinini
Biografia
Francesca Piccinini nasce il 10 gennaio del 1979 a Massa, in Toscana. Avvicinatasi alla pallavolo sin da bambina, a dodici anni fa parte della squadra giovanile del Robur Massa, che milita nel campionato di serie D; nel 1992 entra nella prima squadra, che disputa il campionato di serie B1.
Il precoce esordio in seria A1
Nella stagione 1993/94, ad appena quattordici anni e mezzo, compie il grande balzo, venendo ingaggiata dalla Pallavolo Carrarese, team di serie A1: esordisce nel massimo campionato nazionale il 7 novembre del 1993, a nemmeno quindici anni, nel corso di un match contro l'Olimpia Teodora di Ravenna.
L'anno successivo, la Carrarese retrocede, e così Francesca Piccinini si ritrova a disputare la sua prima stagione di A2.
La prima maglia azzurra
A partire dal 1995 Piccinini inizia a essere convocata dalla Nazionale: il 10 giugno di quell'anno debutta ufficialmente in azzurro nella partita persa per 3 a 1 contro gli Stati Uniti.
Poche settimane più tardi, lascia la Carrarese - dopo due stagioni - e passa alla Pallavolo Reggio Emilia. Nel 1996 vince, con la Nazionale juniores, il campionato europeo di categoria. Nella stagione 1996/97, invece, indossa la maglia del Volley Modena, team con il quale conquista i suoi primi successi a livello di club. Dopo avere messo in bacheca la Supercoppa Europea e la Coppa delle Coppe con le emiliane, vince anche in azzurro, ottenendo la medaglia d'oro ai XIII Giochi del Mediterraneo.
L'esperienza brasiliana
Dopo avere giocato per una stagione nel Volley 2000 Spezzano, nel 1998 decide di lasciare l'Italia, a nemmeno vent'anni, e di trasferirsi in Brasile, ingaggiata dal Paranà Volei Clube: in Sud America, giunge al secondo posto nella Superliga.
Il ritorno in Italia e lo scudetto con i colori di Bergamo
Nel 1999 con l'Italia sale sul terzo gradino del podio ai Campionati Europei. In seguito, sceglie di tornare in Italia e firma per il Volley Bergamo, con il quale vince subito una Supercoppa Italiana e una Coppa dei Campioni. Dopo avere vinto in azzurro un'altra medaglia d'oro ai Giochi del Mediterraneo del 2001, nella stagione 2001/02 si aggiudica lo scudetto con Bergamo.
2002: il titolo mondiale
Il 2002 si rivela, per altro, un anno straordinario: in autunno, infatti, Francesca Piccinini vince, con la Nazionale allenata da Marco Bonitta, i Mondiali, sconfiggendo gli Stati Uniti in finale. Grazie a questo trionfo, la schiacciatrice toscana e le sue compagne l'8 novembre del 2002 ricevono da Carlo Azeglio Ciampi l'onorificenza di Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Il calendario e la grande notorietà
Nel 2004, Piccinini è protagonista di un calendario in cui viene fotografata senza veli, in uscita con la rivista maschile "Men's Health"; dal punto di vista sportivo, mette in bacheca un campionato, una Supercoppa Italiana e una Coppa Cev e riceve dal Coni il Collare d'oro al merito sportivo, prima di vincere la Champions League nel 2005.
Nello stesso anno, debutta in libreria con la sua autobiografia, intitolata "La melagrana", pubblicata da Insigna Editore. Nella stagione 2005/06 conquista uno scudetto e un campionato, mentre l'anno successivo sale ancora sul tetto d'Europa portando a casa la Champions League, competizione nel corso della quale viene nominata miglior attaccante.
Un successo dopo l'altro
Sempre nel 2007, in azzurro si aggiudica la Coppa del Mondo. Nel 2008 con la Nazionale conquista il Trofeo Valle d'Aosta, mentre con Bergamo vince la sua seconda Coppa Italia, cui fa seguito - nel 2009 - la terza Champions League (la quarta, considerando la Coppa dei Campioni).
Nello stesso anno, la Nazionale sale ancora una volta sul podio più alto ai Giochi del Mediterraneo e vince anche la Grand Champions Cup e gli Europei. Dopo avere ottenuto un'altra Champions nella stagione 2009/10 (venendo nominata MVP, cioè most valuable player, dell'intero torneo), nel 2011 Francesca vince la sua terza Supercoppa Italiana (eletta migliore giocatrice della competizione) e il suo quarto scudetto.
L'esperienza televisiva
Nello stesso anno, ha una piccola parte nel film di Fausto Brizzi "Femmine contro maschi", con Emilio Solfrizzi, Claudio Bisio, Fabio De Luigi, Nancy Brilli e Luciana Littizzetto, e appare in copertina nella versione italiana della rivista "Playboy".
L'anno successivo, viene chiamata da Italia 1 per condurre una puntata dello show comico "Colorado".
Nella stagione 2012/13, lascia il club orobico dopo avere messo in bacheca in totale cinque Champions League, tre Supercoppe Italiane, due Coppe Italia, una Coppa delle Coppe e quattro scudetti, e si trasferisce in Piemonte al Chieri Torino Volley Club. L'anno successivo, passa invece alla LJ Volley di Modena.
2014: i mondiali di pallavolo in Italia
Nell'autunno del 2014, è il capitano della Nazionale azzurra che prende parte ai Mondiali che si disputano proprio in Italia: guidate ancora da Marco Bonitta, Francesca Piccinini e compagne dopo una cavalcata trionfale arrivano fino alla semifinale del torneo (trasmessa in diretta su Raidue e vista da oltre quattro milioni di telespettatori in prima serata), dove vengono sconfitte per 3 a 1 dalla Cina. Anche la finale contro il Brasile viene purtroppo persa sul filo di lana.
Gioca le sue ultime partite con la nazionale nel 2016. Nel settembre 2019, al termine della stagione, annuncia il suo ritiro dall'attività agonistica. Francesca Piccinini ci ripensa però all'inizio del 2020, quando accetta la proposta della UYBA con cui disputa la seconda parte dell'annata 2019-20. La sua carriera stellata conta sette Champions League vinte, cinque scudetti, un Mondiale nel 2002 e un Europeo nel 2009: torna a giocare quindi nelle fila della squadra di Busto Arsizio, con l'obiettivo di andare alle Olimpiadi estive di Tokyo 2020 per conquistare la medaglia olimpica che le manca.
Frasi di Francesca Piccinini
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Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Francesca Piccinini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Francesca Piccinini.
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