Norah Jones
Biografia • Miracolo a New York
Direttamente dalla provincia americana è sbarcata a New York City una giovane artista di talento che, lemme lemme e in sordina, ha in poco tempo sbancato le classifiche con un album "difficile" e poco commerciale, sostenuto solo da un'accorta campagna di promozione che ha fatto a meno degli ammiccamenti sessuali e giovanilistici usuali per le "teen girl" del pop (come Christina Aguilera e Britney Spears, per intenderci).
Com'è stato possibile questo miracolo? La storia di Norah Jones, in effetti, assomiglia a quella di film, al di là del fatto che, cercando fra le sue ascendenze familiari si scopre che figlia niente di meno che di Ravi Shankar, ossia il musicista indiano che non solo ha insegnato a suonare il sitar a George Harrison, ma ha anche influenzato musicisti "colti" del calibro di Philip Glass e John Coltrane.
Nora nasce il 30 marzo 1979 a New York City e trascorre la sua adolescenza a Dallas, nella periferia di Gravepine, dove la madre l'aveva portata dall'età di quattro anni. Molto dotata fin da piccola, per sua stessa confessione deve gran parte della sua formazione e del suo ottimo gusto alla madre la quale, intuite le doti della figlia (a cinque anni si esercitava già al piano, mentre a sei ha inizia a suonare il sassofono contralto), non solo la porta in chiesa a cantare nei cori, ma la indottrina con i sacri vinili di Billie Holiday.
Il suo talento emerge con tutta la sua forza mentre frequenta la scuola superiore Booker T. Washington per le Performing and Visual Arts. A sedici anni si esibisce ancora nell'Open-mic night, un tipico locale notturno, con una versione di "I'll Be Seeing You" ispirata all'esecuzione di Etta James di questo suo pezzo favorito di Billie Holiday, ma le tappe verranno bruciate rapidamente.
Nel 1996 vince il Down Beat Student Music Award nelle categorie Miglior Jazz e Migliore Originale Composizione nel 1996 nonché il secondo SMA per Miglior Cantante Jazz nel 1997. Nell'Università del Nord del Texas Norah si specializza in jazz piano. Crea anche una band "Laszlo", dallo stile "dark, jazzy rock", così come lei stessa un po' scherzosamente lo ha definito. Ma è l'estate del '99 che segna una svolta nella carriera di Nora, periodo in cui, dopo aver subaffittato un appartamentino nel leggendario Greenwich Village, si reca a Manhattan e inizia la sua inconsapevole scalata al successo.
Dapprima Norah appare sulla scena musicale newyorchese con la funk-fusion band "Wax Poetic", ma in seguito crea un suo gruppo con gli artisti Lee Alexander (bassista), Dan Rieser (batterista), Jess Harris e Adam Levy (chitarristi). Norah non solo canta, ma suona anche il piano, sia acustico che elettrico. Forti dell'apprezzamento che ricevono dal pubblico, iniziano a registrare qualche demo-tape per la "Blue Note Records" (l'etichetta dei jezzofili "duri e puri"), per poi firmare un contratto con la stessa casa nel gennaio del 2001.
Debutta con due canzoni "Roxy Music's More Than This" e "Day Is Done Nick Drake", e si esibisce live con la band di Charlie Hunter.
Nel 2001 registra l'album che l'ha lanciata in tutto il mondo vendendo milioni di copie, "Come Away With Me",lavorando con il producer Craig Street nello Bearsville Studio a Woodstock, New York. Ad agosto lei e il suo gruppo incontrano Arif Mardin nel Sorcerer Sound a Manhattan. Si tratta del produttore e arrangiatore pietra miliare delle registrazioni di Aretha Franklin, Dusty Springfield, Laura Nyro, Roberta Flack, e Willie Nelson, solo per nominarne alcuni.
"Sono stata nervosa all'inizio.Non volevo un grande produttore che avesse fatto tutte queste registrazioni famose per entrare nella scena musicale e mi ha fatto paura dirgli ciò che pensavo.Ma Arif è il ragazzo più carino del mondo,molto facilone.Lui era lì a cogliere la mia performance e a rassicurami sul fatto che avrei avuto un'ottima registrazione. Arif ha avuto delle grandi idee".
"Come away with me", un album che vede la partecipazione di artisti di grande spessore, fra i quali è doveroso citare almeno Bill Frisell, mescola elementi di jazz, soul, country e folk-pop in uno speciale ed unico sound ed è considerato un vero miracolo commerciale, a causa della raffinatezza della musica, dai manager delle case discografiche. Le canzoni contenute nel disco, d'altronde, riecheggiano influenze di artiste somme ma poco conosciute dal grande pubblico, come Billie Holiday, Nina Simone e Joni Mitchell.
Anche i lavori successivi confermano le qualità dell'artista e il successo di pubblico.
Nel 2004 pubblica "Feels like home", nel 2007 "Not too late" e nel 2009 "The Fall".
Aforismi di Norah Jones
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