Alfonso Bonafede
Biografia
Alfonso Bonafede nasce il 2 luglio del 1976 a Mazara Del Vallo, in Sicilia. Cresciuto nella sua città natale, a diciannove anni si trasferisce a Firenze per frequentare l'università locale, dove si laurea in Giurisprudenza.
Per la stessa facoltà collabora dal 2002 in qualità di cultore della materia di diritto privato, mentre quattro anni dopo all'Università di Pisa ottiene il dottorato di ricerca, sempre in Giurisprudenza.
Nel 2006 apre uno studio professionale in qualità di avvocato presso il Foro di Firenze, e nello stesso periodo entra nel gruppo degli Amici di Beppe Grillo che fa riferimento al Meet-up di Firenze.
Alfonso Bonafede e l'impegno politico
Nel 2009 si candida per il Movimento 5 Stelle alle elezioni amministrative per la città di Firenze, non riuscendo a superare il 2% delle preferenze. In vista delle elezioni politiche del 2013, è il più votato nelle parlamentarie online, con poco più di 200 voti su 1.300 preferenze espresse in tutta la Toscana: così Alfonso Bonafede viene candidato come capolista alla Camera per il Movimento 5 Stelle ed eletto deputato nella circoscrizione XII Toscana.
A poco tempo dalla nomina a parlamentare, è primo firmatario della proposta di legge sul cosiddetto divorzio breve che diventerà legge due anni più tardi. Nel corso della XVII legislatura è vicepresidente della Commissione Giustizia e giudice membro effettivo del Collegio d'Appello interno alla Camera.
La seconda metà degli anni 2010
Il 3 giugno del 2015 la Camera dei Deputati approva la proposta di legge di Alfonso Bonafede finalizzata all'introduzione della class action in Italia a disposizione non solo dei consumatori, ma di tutti i cittadini e di tutte le imprese. La legge, tuttavia, si arena in Senato.
Nel 2016 Bonafede entra a far parte del gruppo di coordinamento e di supporto delle amministrazioni comunali rette dai 5 Stelle su iniziativa di Luigi Di Maio, responsabile degli enti locali del Movimento, occupandosi del centro e della Sardegna, insieme con Giancarlo Cancelleri, destinato al sud e alla Sicilia, e a Riccardo Fraccaro, che gestisce il nord.
Nello stesso anno, sempre con Fraccaro, Alfonso Bonafede è chiamato a supportare il Comune di Roma. Diventato responsabile per la piattaforma Rousseau della funzione "Scudo della Rete", in occasione delle elezioni politiche del 2018 si ricandida per il Movimento 5 Stelle alla Camera nel collegio uninominale di Firenze Novoli Peretola, venendo rieletto.
[Sulle correnti nella magistratura] Penso che l'associazionismo sia un bene, ma che le distorsioni del correntismo vadano combattute. E lo dico da avvocato che conosce le aule di giustizia.
Con la nascita del governo di Giuseppe Conte, che si avvale anche del sostegno della Lega, Alfonso Bonafede viene scelto come Ministro della Giustizia. È attivo sui social network su Facebook e su Twitter (@AlfonsoBonafede).
Frasi di Alfonso Bonafede
Foto e immagini di Alfonso Bonafede
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Alfonso Bonafede. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Alfonso Bonafede.
Al Sig. Ministro di Giustizia
On. Alfonso Bonafede
Sua Sede
Le scrive Tiziana Zampieri, praticante avvocato del Foro di Venezia che ha terminato il praticantato nel 2010, con abilitazione al patrocinio oramai scaduto e che ha sostenuto lo scorso dicembre (2019) l 'esame scritto per l'abilitazione alla professione avvocato per presentarLe un programma da sottoporre alla Sua attenzione che vorrà adottare, qualora lo ritenga opportuno, vista la situazione d'emergenza e le problematiche emergenti per la correzione degli elaborati scritti.
Ad oggi le correzioni sono state sospese e le stesse modalità non sono ancora state definite e neppure quelle delle prove orali.
E' evidente quindi il rischio di ritardi nella correzione degli scritti del 2019, di sovrapposizione e intasamento delle prove orali con gli scritti del prossimo dicembre.
Prima di tutto, vorrà soprattutto considerare l'immediata necessità di avvocati derivata dall'emergenza coronavirus e il successivo bisogno in aumento quando si tornerà all'auspicata normalità.
Alla luce di tutto quanto esposto, il programma da esaminare e che si auspica da adottare a breve, è il seguente:
- l'abilitazione diretta alla professione di avvocato a coloro che hanno già sostenuto l'esame scritto a dicembre 2019 e che hanno concluso la pratica nell'anno 2010 senza previa correzione dei relativi scritti, tenuto conto delle problematiche per la correzione dipendenti dallo stato d'emergenza per il coronavirus.
(ed eventualmente anche a coloro che l'hanno conclusa nei due o tre anni successivi al 2010).
Ritengo che sia opportuno sbloccare la situazione di molti praticanti avvocati che da anni vivono con strazio l'esame avvocato e desiderano profondamente diventare avvocati per difendere con passione i propri clienti perché credono, come la sottoscritta aspirante avvocato, nella professione di difensore e nella giustizia, ragione per cui hanno perseverato nel continuare a sostenere l'esame.
Con ossequio.
Dott. ssa Tiziana Zampieri
Buongiorno. Siamo i genitori di un papà di 36 anni, che dopo 10 di matrimonio è stato tradito dalla moglie. Lui se ne farà una ragione, per il bene delle due figlie, che ama più della sua vita, ma la prospettiva è che, in caso di separazione, debba lasciare la casa, di proprietà di entrambi, anche in caso di affidamento condiviso. Non ci pare giusto che chi tradisce non venga punito in alcun modo per il proprio comportamento: dovrebbe andarsene con il nuovo partner. Perché non si modifica la legge sul diritto di famiglia perché preveda questa regola così naturale?
Cordiali saluti
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