Martti Ahtisaari
Biografia • Dal freddo alla diplomazia
Nobel per la pace 2008 e diplomatico di grande prestigio, Martti Ahtisaari nasce in Finlandia a Viipuri (oggi Vyborg, in Russia) il 23 giugno 1937. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale la famiglia si trasferisce in Finlandia. Sin dalla gioventù Ahtisaari collabora con diverse organizzazioni studentesche, fino a diventare, nel 1965, esperto di cooperazione per lo sviluppo al Ministero finlandese degli Esteri.
Nel 1973, l'allora presidente Urho Kekkonen, lo nomina ambasciatore in Tanzania con delega per la Somalia e il Mozambico. In quel periodo Ahtisaari comincia a tessere una fitta rete di contatti, in particolar modo con lo SWAPO (South West Africa People's Organization), l'organizzazione guidata da Dar Es Salaam che avrebbe portato all'indipendenza della Namibia nel 1990, fino ad allora occupata dal Sudafrica.
Dopo la prima esperienza in Africa, Ahtisaari ricopre diversi incarichi per conto delle Nazioni Unite, di cui è sottosegretario generale per le questioni finanziarie e amministrative, dal 1987 al 1991, riuscendo a riorganizzarne l'amministrazione e incrementare l'efficienza.
Nel 1993 torna in Finlandia, dove è nominato candidato alle presidenziali per il Partito Social Democratico, vincendo al secondo turno contro la rappresentante del Partito Popolare Svedese (che nonostante il nome è il maggior partito liberale in Finlandia), Elisabeth Rehn.
Una volta presidente, il suo impegno in ambito internazionale non si ferma, anzi, nel 1997 a Helsinki ospita Bill Clinton e il presidente russo Boris Eltsin, per discutere l'allargamento a Est della NATO. Intanto il lavoro diplomatico continua su un altro fronte "caldo": la guerra in Kosovo. Martii Ahtisaari infatti negozia, assieme al premier russo Viktor Černomyrdin, un accordo con Slobodan Milosevic per porre fine alla guerra nell'ex repubblica jugoslava.
Nel 2000, in seguito alle critiche interne sull'adesione monetaria della Finlandia all'Unione Europea (da molti considerata troppo rapida), Ahtisaari rifiuta la seconda candidatura, lasciando spazio a Tarja Halonen che diviene la prima donna presidente del paese.
Una volta lontano dalla politica domestica Ahtisaari intensifica il proprio impegno internazionale. Nel 2000 è incaricato dal governo britannico di ispezionare il disarmo dell'IRA, l'organizzazione paramilitare attiva in Irlanda del Nord. Nel 2005 assieme all'organizzazione da lui fondata, Crisis Management Iniziative (CMI), riesce a negoziare la tregua tra il Movimento per l'Aceh libero (GAM) e il governo indonesiano, ottenendo il ritiro delle truppe governative e la rinuncia all'indipendenza del GAM. Nello stesso anno, il segretario per la Nazioni Unite, Kofi Annan, lo nomina inviato speciale in Kosovo, per stabilire il futuro assetto geopolitico della regione (sotto l'amministrazione dell'ONU dal 1999). In questi anni il diplomatico finlandese stila un piano che avrebbe previsto l'indipendenza del Kosovo, in parte controllata dalla comunità internazionale.
I media dei Balcani però lanciano un'aspra campagna diffamatoria nei confronti della roadmap, considerata invece da Tom Casey, portavoce del Dipartimento di Stato USA, "la migliore soluzione possibile". Ma nel 2007, UE, Russia e Stati Uniti decidono di abbandonare il piano stilato da Ahtisaari, e il diplomatico rassegna le sue dimissioni.
La parziale sconfitta nell'ex repubblica jugoslava però, non frena l'impegno politico di Ahtisaari. Nello stesso anno infatti conduce una serie di incontri segreti per raggiungere un accordo che possa portare alla pace tra Sunniti e Sciiti in Iraq.
L'assegnazione del Nobel per la pace 2008 rappresenta il coronamento di trent'anni di carriera diplomatica, volta alla risoluzione dei conflitti internazionali più spinosi e, spesso, sanguinari.
Muore a Helsinki il 16 ottobre 2023, all'età di 86 anni, a causa di complicazioni dovute alla malattia di Alzheimer.
Foto e immagini di Martti Ahtisaari
Commenti
Non ci sono messaggi o commenti per Martti Ahtisaari.
Commenti Facebook
Argomenti e biografie correlate
Seconda Guerra Mondiale Nazioni Unite Bill Clinton Boris Eltsin Nato Slobodan Milosevic Unione Europea Kofi Annan Nobel Premi Nobel Politica