Tiziano Sclavi
Biografia • Ritratto in nero
Tiziano Sclavi è uno di quei classici personaggi italiani che se fosse nato in America non solo sarebbe diventato miliardario e magari conteso da tutte le case di produzione cinematografica, ma avrebbe anche raggiunto senza dubbio lo "status" di culto assoluto. Loro hanno Stephen King (un grande scrittore, nessuno lo nega), noi abbiamo Tiziano Sclavi: il primo è celebrato come un guru planetario mentre il secondo lo conoscono in pochi e di solito vende pochissime copie dei suoi romanzi.
Per fortuna allo schivo scrittore milanese è venuto incontro il fumetto. Sì perchè Sclavi oltre ad essere il geniale scrittore di romanzi neri, molto più visionario e dalla penna più fine di molti "bestselleristi" d'oltreoceano è l'inventore del personaggio fumettistico del ventennio: quel Dylan Dog ormai sinonimo di orrore e soprannaturale.
Nato il 3 aprile 1953 a Broni (Pavia), madre insegnante e padre dipendente comunale, ha fatto il suo ingresso nel mondo dei fumetti grazie ad Alfredo Castelli, nume tutelare dell'ambiente, ma già a ventuno anni si fa notare per aver vinto il premio Scanno per il libro "Film".
Con il grande disegnatore ha collaborato alla stesura de "Gli Aristocratici", serie di discreto successo. In seguito è diventato redattore del "Corriere dei ragazzi" e del "Corriere dei piccoli".
Nel 1981 entra a far parte dello staff redazionale della Cepim, poi diventata l'attuale Sergio Bonelli Editore.
Nel 1986 dopo tanta gavetta crea finalmente il personaggio che lo renderà famoso. Dylan Dog è una figura assolutamente nuova nel panorama fumettistico italiano, che non manca di suscitare curiosità e attenzione, oltre ai classici fiumi d'inchiostro alla ricerca di motivazioni, analisi e interpretazioni sul perché di cotanto successo.
Il compassato protagonista dell'albo, le cui fattezze si rifanno esplicitamente all'attore Rupert Everett, è nientemeno che un "indagatore dell'incubo", una sorta di detective dell'occulto uso alle più improbabili avventure.
Ma l'intelligente escamotage che regge gli albi di Dylan Dog è quello di presentarcelo come uno scettico razionalista, legato alla realtà e alla concretezza di ciò che vede. Questo atteggiamento si traduce nel taglio innovativo delle storie, che fanno certamente leva sul mistero ma che dimostrano anche come, spesso e volentieri (anche se non sempre), il cosiddetto "mistero" non è altro che un castello di cartapesta.
Sclavi mette molto di sè nei personaggi che inventa. Schivo ed estremamente riservato (concede pochissime di interviste), vive e lavora a Milano, colleziona libri e dischi e naturalmente ama il cinema. È anche un appassionato di enigmistica.
Ha deluso molto i suoi fan quando ha dichiarato espressamente di non credere nell'occulto. Ha detto testualmente: "il misterioso e il demoniaco vanno bene per le opere di fantasia, ma la realtà é ben altra cosa. Se devo fare un'eccezione, la faccio per gli UFO: non ci credo, ma ci spero".
Inoltre, come se non bastasse, è membro del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale), uno dei quegli organismi che dello scetticismo fanno la loro bandiera: un vero emulo di Dylan Dog.
Tiziano Sclavi è autore di romanzi gotici di successo variabile. Qui ricordiamo: "Tre", "Dellamorte Dellamore" (basato sul personaggio di Dylan Dog, il cui film interpretato proprio da Rupert Everett è stato girato nel 1994 da Michele Soavi), "Nero" (trasformato anch'esso in film nel 1992 da Giancarlo Soldi), "Sogni di sangue", "Apocalisse" (versione definitiva di "Guerre terrestri, edito nel 1978), "Nel buio", "Mostri", "La circolazione del sangue" e "Non è successo niente" (fonte di amara delusione per lo scrittore a causa delle scarse vendite).
Tornando al fumetto bisogna ricordare che ha sceneggiato storie anche per "Zagor", "Mister No", "Ken Parker" e "Martyn Mystere".
L'ultimo suo libro è del 2006 e si intitola "Il tornado di valle Scuropasso", pubblicato per Mondadori.
Frasi di Tiziano Sclavi
Foto e immagini di Tiziano Sclavi
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Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Tiziano Sclavi. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Tiziano Sclavi.
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