Alfio Marchini
Biografia
Alfio Marchini nasce il 1° aprile del 1965 a Roma, proveniente da una famiglia di costruttori molto vicina al Partito Comunista Italiano. Il nonno paterno, di nome Alfio, è stato partigiano gappista contribuendo alla liberazione da Regina Coeli di Sandro Pertini durante la Resistenza romana.
Iscrittosi all'Istituto Massimiliano Massimo, Marchini frequenta il Collegio San Giuseppe - Istituto de Merode e ottiene il diploma di maturità scientifica con il massimo dei voti. Già durante gli studi alle scuole superiori lavora insieme con il nonno Alfio e con Alvaro, suo prozio e padre dell'attrice Simona Marchini (nonché presidente della A.S. Roma).
Nel 1989, in seguito alla morte del nonno, a soli ventitré anni Alfio Marchini assume la guida della società di famiglia, mentre frequenta ancora l'università (studiando ingegneria civile) all'Università degli Studi di Roma La Sapienza.
Durante questi anni si dedica con successo anche allo sport: giocato per diversi anni a polo a livello agonistico. La sua squadra è la romana Loro Piana Blue Team, ed è stato anche capitano della nazionale italiana. È stato inoltre giocatore di calcio a 5 con la Roma.
Alfio Marchini in Rai
Nel giugno del 1994 viene nominato membro del consiglio di amministrazione della Rai, mentre il mese successivo diventa il presidente del cda della concessionaria di pubblicità della tv pubblica, la Sipra. A dicembre lascia l'incarico in Rai, trovandosi in disaccordo con le nomine del governo Berlusconi e sulla strategia aziendale.
Gli anni '90
Dopo essere stato scelto come amministratore delegato di una società di proprietà del gruppo Ferrovie dello Stato, la Roma Duemila Spa, con l'obiettivo di amministrare e coordinare gli interventi per la riqualificazione delle infrastrutture della Capitale in vista del Giubileo del 2000 (essendo tra i promotori della cosiddetta cura del ferro, con l'obiettivo di rendere più semplici gli spostamenti in città), nel 1996 è presidente del Board italiano e membro del Board internazionale dello Shimon Peres Center for Peace, di cui è uno dei fondatori. Inoltre, è cofondatore dell'Associazione Italia Decide per la Qualità delle Politiche Pubbliche (presidente onorario è Carlo Azeglio Ciampi) e membro del Board di Non Governmental Peace Strategies Project, insieme con Mikhail Gorbaciov, Javier Solana, Kofi Annan e George Bush Senior.
Gli anni 2000
Un paio di anni più tardi lascia la carica di ad di Roma Duemila Spa; nello stesso periodo è nel consiglio di amministrazione della Fondazione Mariani per le malattie neurologiche infantili e in quello di Banca di Roma, oltre che nel cda di Capitalia, dove è anche Membro del Comitato per la Remunerazione e Membro del Comitato Esecutivo.
Dopo la fusione di Capitalia in Unicredit, nel 2007, entra nel consiglio di amministrazione, per rimanervi fino all'autunno del 2008. Nello stesso periodo acquista, attraverso la E-Care, una società di servizi per le telecomunicazioni che controlla attraverso la sua finanziaria Astrim, il 100% di un'azienda di call center, la B2Win, da Caltagirone Editore.
Poco dopo viene candidato da Caltagirone alla guida di Acea, ma la carica di presidente viene assegnata, per volere del sindaco Gianni Alemanno, a Giancarlo Cremonesi. Successivamente Alfio Marchini entra nel cda di Cementir Holding e sottoscrive un aumento di capitale da 9 milioni di euro tramite cui entra in possesso del 40% di una merchant bank di Roma, Methorios.
Gli anni 2010
Nel mese di dicembre del 2012, nel corso di un'intervista concessa a Lucia Annunziata per il suo programma "In mezz'ora", in onda su Raitre, annuncia in via ufficiale la sua intenzione di candidarsi a sindaco di Roma in vista delle elezioni amministrative del 2013. In un primo momento raccoglie le firme necessarie per presentarsi alle primarie del Partito Democratico, ma in seguito rinuncia e decide di correre come indipendente.
La corsa per il Campidoglio
Lo slogan della sua campagna elettorale è "Roma ti amo", con la scritta affiancata a un cuore rosso enorme. Nel frattempo su Facebook ottiene un notevole successo una pagina satirica a lui dedicata, denominata "Arfio Marchini", che ironizza sulla sua ricchezza.
In occasione delle elezioni del 27 maggio del 2013, quindi, Marchini partecipa con due liste civiche, "Cambiamo con Roma" e "Alfio Marchini Sindaco", raccogliendo in totale più di 114mila voti, corrispondenti a poco meno del 10% delle preferenze complessive, quarto dopo Marcello De Vito, del Movimento 5 Stelle, Gianni Alemanno, della coalizione di centrodestra, e Ignazio Marino, della coalizione di centrosinistra, che viene eletto sindaco.
In virtù di questi risultati, pertanto, l'imprenditore romano entra in consiglio comunale insieme con altri due esponenti della lista Alfio Marchini Sindaco.
Le elezioni 2016 per il comune di Roma
Nella primavera del 2016, in vista delle nuove elezioni amministrative a Roma (successive alla caduta di Ignazio Marino), voci sempre più insistenti danno Marchini come candidato per la coalizione di centrodestra: tali voci si intensificano dopo che Guido Bertolaso, in un primo momento scelto da Forza Italia come candidato sindaco, si ritira dalla corsa.
"A Roma dopo millenni e millenni solo una cosa è efficace: dire la verità." Alfio Marchini in campagna elettorale, nel 2016
Marchini si ripresenta alle elezioni comunali del 2016, ottenendo l'appoggio di Forza Italia, Area Popolare e della lista promossa da Francesco Storace. Alla fine raccoglie 141.250 voti (10,97%), dietro Virginia Raggi (neo sindaca per il M5S), Roberto Giachetti e Giorgia Meloni.
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