Andrea Marcucci
Biografia
Andrea Marcucci nasce nella cittadina di Barga, in provincia di Lucca, il 28 maggio del 1965. È un esponente politico dell'area di centrosinistra. Oltre ai vari ruoli in veste di imprenditore in campo farmaceutico, Marcucci è un esperto parlamentare, che a partire dal 2018 è diventato sempre più centrale anche nel rapporto con l'opinione pubblica. Scopriamo quali sono i momenti più importanti della sua vita personale, professionale e politica.
Andrea Marcucci: gli esordi in politica
Nasce in una famiglia dalla forte vena imprenditoriale. Il padre è Guelfo Marcucci, che opera in un ruolo di prominenza nel settore farmaceutico; la sorella Marialina Marcucci è destinata a diventare Vicepresidente della Regione Toscana, mentre il fratello Paolo Marcucci amministratore delegato di un importante casa farmaceutica.
Dopo aver conseguito la licenza media superiore, Andrea si dedica all'attività lavorativa, dando parallelamente sfogo alla propria passione per la politica. Marcucci inizia a dedicarsi in maniera più stabile alla cosa pubblica quando, a soli 25 anni, viene eletto consigliere provinciale e assessore alla pubblica istruzione e cultura della città di Lucca. L'area politica di riferimento è il Partito Liberale Italiano, in modo coerente anche con le sue origini familiari.
Andrea Marcucci durante il passaggio dalla prima alla seconda Repubblica
L'ambizione di Andrea Marcucci lo porta a volgere lo sguardo oltre il panorama della politica regionale. Partecipa alle elezioni politiche del 1992, venendo eletto deputato a soli 27 anni. Fino al termine della legislatura, opera come vice capogruppo parlamentare del Partito Liberale Italiano. A seguito della rivoluzione che interessa lo scenario politico italiano in quegli anni, alle elezioni del 1994 sceglie di candidarsi con Insieme per lo sviluppo: pur raccogliendo un buon numero di preferenze nel collegio uninominale, non viene eletto.
Andrea Marcucci sceglie così di tornare all'attività imprenditoriale: assume incarichi nelle aziende del settore farmaceutico che fanno riferimento al padre, così come a quello turistico. Gestisce infatti per un periodo il polo turistico Il Ciocco, di proprietà della famiglia. Tuttavia, la passione per la politica non lo abbandona e torna a candidarsi alle elezioni del 2006 per il Senato della Repubblica con il simbolo della Margherita. Nonostante non venga eletto, il Consiglio dei Ministri del secondo governo guidato da Romano Prodi nomina Andrea Marcucci Sottosegretario in forza al Ministero dei Beni e delle attività culturali.
Andrea Marcucci, il legame con Renzi e la fedeltà al PD
Nelle vesti di Sottosegretario alla cultura si avvicina al ministro Francesco Rutelli e si trova anche a difendere l'operato del governo in materia di questioni anche spinose, come le leggi sui diritti d'autore e molto altro. Gli viene anche affidato il ruolo di coordinamento del comitato nazionale, istituito per festeggiare il bicentenario di Giuseppe Garibaldi.
Al termine dell'esperienza con il governo Prodi, si presenta alle elezioni politiche del 2008 venendo eletto come senatore per il Partito Democratico. Data l'esperienza maturata nel corso della legislatura precedente, arriva a ricoprire il ruolo di segretario all'interno della commissione Pubblica istruzione e beni culturali, con sede permanente a Palazzo Madama.
Nel momento in cui tra le fila del Partito Democratico si fa largo l'ex sindaco di Firenze Matteo Renzi, i due legano moltissimo, al punto tale che Andrea Marcucci viene considerato uno dei più fedeli del futuro premier.
Gli anni 2010
Durante le primarie del 2012 Marcucci è il nome più votato nel collegio di Lucca: in funzione di quest'ottimo risultato viene successivamente candidato alle elezioni politiche del 2013. Eletto nuovamente come senatore, arriva a presiedere la commissione culturale al Senato, di cui era stato in precedenza segretario.
Le elezioni politiche del 2018, che si rivelano una disfatta per il centro-sinistra, non risparmiano nemmeno Andrea Marcucci. Candidatosi nel collegio maggioritario di Lucca, ne esce solo terzo tra le preferenze. In virtù delle liste proporzionali, può comunque accedere nuovamente a Palazzo Madama, dove riveste il ruolo di capogruppo del Partito Democratico. Nonostante la scissione di Renzi nel 2019 e della conseguente nascita di Italia Viva, Marcucci sceglie di rimanere fedele al partito e di non seguire l'amico nella nuova avventura politica.
Andrea Marcucci: vita privata e curiosità
Il politico toscano si sposa giovanissimo con Marianna Mordini, la quale vanta importanti avi nel Risorgimento lucchese; lo stesso Marcucci cura una biografia, pubblicata nel 2011. Con Marianna e i tre figli, Andrea Marcucci forma una famiglia felice e solida. Tra le sue passioni spicca il calcio: la sua squadra del cuore è il Cagliari.
Foto e immagini di Andrea Marcucci
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Andrea Marcucci. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Andrea Marcucci.
Comprendere
Ho letto la tua biografia e mi ha incuriosito. Ciò che ho trovato degno di rilievo è la passione che hai per l'attività politica. Se mi consenti, però, mi piace farti notare che nella società civile esistono anche persone che non sono nate con un progetto di vita già ben definito.. I nati svantaggiati non hanno alcuna colpa e purtroppo, sono costretti a sopportare mortificazioni e sofferenze che i dirigenti politici. che giurano sul rispetto della Carta Costituzionale, con la loro attività dovrebbero alleviare senza togliere niente agli altri ma solamente creando le condizioni per eliminare gli svantaggi continui, riservarti a questi sfortunati nel corso dell'esistenza sulla terra.. Questo è quello che continuo a pensare, nonostante, credo che non vedrò, considerata la mia età (77). Tanti auguri per tutto quello che desidera. Saverio
Dopo aver letto la sua biografia ritengo di aver compreso le sue posizioni ed argomentazioni politiche all'interno di un partito che si definisce di centro-sinistra anche se vedo un certo allineamento agli orientamenti di centro. Ma può essere una mia interpretazione distorta derivante dall'attività politica trasmessa con coerenza dall'on. Berlinguer.
Mi consenta una domanda; come mai non ha seguito?
So bene che non avrò alcuna risposta ma come amava dire Renzi, me ne farò una ragione. Prometto, comunque, che se la salute mi sosterrà, riproporrò tale domanda personalmente nel corso di qualche pubblico incontro (assemblee pubbliche, convegni, incontri di studi ecc) che i politici sono soliti organizzare per incontrarsi con i cittadini allo scopo di informarli della situazione politiva del loro paese.
Tanti auguri e semper ad maiora.
I politici che ho conosciuto cercavano di sentirsi con gli elettori e cittadini tutti. siccome un parlamentare giura di rispettare la Costituzione che si riferisce a tutti i cittadini e non solo ai suoi elettori.
Sogno ancora?
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