Giorgio Gori
Biografia
Giorgio Gori nasce il 24 marzo del 1960 nella città di Bergamo. È un volto noto al grande pubblico per molti motivi: dal ruolo di primo piano nella comunicazione televisiva negli anni '90 e 2000, fino al mondo della politica, passando dal legame con la nota giornalista tv Cristina Parodi. Nel 2020 Gori diventa ancor più noto, suo malgrado, nel ruolo di sindaco di Bergamo, città lombarda colpita molto duramente dall'emergenza sanitaria del Covid-19.
Scopriamo in questa breve biografia di Giorgio Gori qual è il percorso che lo ha portato a divenire professionista della comunicazione e della politica, insieme ad alcune curiosità riguardo la sua vita privata.
Giorgio Gori: dalla formazione al successo nel mondo della comunicazione
Sceglie di iscriversi al Liceo classico del capoluogo bergamasco, il "Paolo Sarpi", dove inizia la propria attività nei circoli riformisti, partecipando al gruppo Azione e Libertà. Giorgio manifesta sin da giovanissimo uno spiccato interesse per il mondo della comunicazione e, in particolar modo, per quello del giornalismo.
Verso i diciotto anni inizia una collaborazione con il Giornale di Bergamo ma anche con radio e TV della città, per approdare a Bergamo-oggi, sotto la guida di Vittorio Feltri.
È attivo nel mondo della solidarietà fin dalla giovinezza e si distingue in special modo per essere uno dei primi volontari provenienti da Bergamo a giungere sul territorio irpino dopo il terremoto del 1980. Questa azione meritoria gli vale la cittadinanza onoraria di Frigento.
Prosegue gli studi con successo, dimostrando una poliedriecità di interessi: Giorgio Gori consegue la Laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano.
Il mondo della comunicazione televisiva
Sceglie di non intraprendere la carriera di giornalista, poiché subisce il fascino della televisione, ambiente che nei primi anni Ottanta cresce a dismisura grazie alle reti commerciali. Approda a Rete 4 nel momento in cui il canale fa riferimento al gruppo editoriale di Arnoldo Mondadori.
Grazie alla presenza di Carlo Freccero, figura di spicco del mondo televisivo italiano, Gori ha l'opportunità di crescere dal punto di vista professionale in brevissimo tempo. Ma è con l'arrivo del gruppo Fininvest (poi Mediaset) che la carriera del giovane Giorgio prende davvero il volo.
Nel giro di soli quattro anni, nel 1988, diventa responsabile del palinsesto di tutti e tre i canali televisivi: Rete 4, Canale 5 e Italia 1. Tre anni dopo, nel 1991, viene nominato direttore di Canale 5. Dopo una parentesi durata due anni che lo porta alla guida di Italia Uno, la rete dedicata ai giovani, nel 1999 ritorna a capo della rete ammiraglia di Mediaset.
Ho lavorato con Berlusconi, ma nel 1993, quando lui scese in campo abbiamo avuto delle discussioni molto franche. Mai votato per lui, tanto per chiarire.
Giorgio Gori negli anni 2000: Magnolia
Il lungo legame con l’azienda capitanata da Silvio Berlusconi si modifica nel momento in cui Giorgio Gori, nel 2000, decide di fondare assieme a due colleghe professioniste - Ilaria Dallatana e Francesca Canetta - la società di produzione Magnolia.
La nuova casa di produzione si specializza nella creazione di contenuti di infotainment e reality TV. Tra questi spiccano ad esempio "L'isola dei famosi", "L'eredità", "Camera Café" (con Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu) e "Masterchef Italia". Magnolia produce e adatta format per i principali canali e network tv, ma anche media interattivi, sia in Italia che all'estero.
Gori si dimette da Presidente di Magnolia nel novembre 2011 per dedicarsi alla politica. L'azienda subirà diverse trasformazioni fino alla chiusura, che avviene nel 2019.
Il percorso politico di Giorgio Gori
Nel 2011 arriva il momento per Giorgio Gori di affacciarsi alla vita politica: si iscrive al Partito Democratico con lo scopo di occuparsi della comunicazione dell'allora cavallo rampante della formazione di centro-sinistra, Matteo Renzi.
Nel momento in cui decide di scendere in politica, abbandona l'attività in Magnolia per concentrarsi esclusivamente sul ruolo pubblico.
Nel mese di aprile 2012 lancia Innova Bergamo, un’associazione che mira a unire persone creative di diversi settori con il comune intento di trovare soluzioni innovative per il tessuto urbano.
Sempre nel 2012 si candida per essere eletto al Senato, senza però risultare vincitore. Il successo politico arriva due anni dopo, quando Giorgio Gori viene eletto nel 2014 viene eletto sindaco di Bergamo. Sempre candidato nelle file del PD, arriva alla carica di primo cittadino della sua città natale, sconfiggendo al ballottaggio il sindaco uscente della formazione di centrodestra. Al primo turno era già risultato il candidato con il maggior numero di voti.
Il passo successivo per l’ambizioso Gori è quello di candidarsi per il centro-sinistra alle elezioni regionali della Lombardia del 2018. Fallisce tuttavia la scalata al Pirellone, anche in virtù del mancato appoggio della sinistra di Liberi e Uguali, che non apprezza la fedeltà di Gori all’ex premier Matteo Renzi. A vincere le elezioni regionali è il candidato leghista Attilio Fontana.
Vita sentimentale e passioni sportive
Della vita privata di Giorgio Gori, anche in virtù della sua esposizione come figura politica, si conoscono molti dettagli. Dopo un primo matrimonio contratto nel 1985 e successivamente fallito, sposa in seconde nozze il volto noto del TG5 Cristina Parodi, una delle conduttrici più apprezzate della rete ammiraglia di Mediaset. L’unione si dimostra molto solida: dalla coppia nascono tre figli, con i quali formano una famiglia molto unita.
Le passioni sportive di Gori sono calcistiche: è tifoso del Milan, la sua squadra del cuore, ma anche dell'Atalanta - la Dea, squadra della sua città.
Frasi di Giorgio Gori
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