Jeanne Moreau
Biografia • Bellezza e intelligenza artistiche
Figlia di un ristoratore di Montmartre e di una ballerina inglese delle Folies Bergères, la celebre attrice francese Jeanne Moreau - nata a Parigi il 23 gennaio 1928 - dopo aver frequentato il liceo si iscrive al Conservatoire de Paris. Debutta sul palcoscenico nel 1947, al Festival Teatrale di Avignone.
Dopo questa prima esperienza, successivamente viene accolta nella compagnia della Comédie Française (in quel momento, fra l'altro, era la più giovane attrice della troupe), che lascia nel 1951 per raggiungere il più sperimentale Théâtre National Populaire di Jean Vilar. L'esordio cinematografico è quasi contemporaneo a quello teatrale, ma in film di scarso livello (si afferma sulle scene del boulevard in commedie come "L'ora della fantasia" di A. Bonacci, "La gatta sul tetto che scotta" di T. Williams e "La bonne soupe" di F. Marceau).
L'incontro con Louis Malle alla fine degli anni '50, segna l'inizio della sua scalata al successo con "Ascensore per il patibolo" (1957) e "Les amants" (1958).
Quest'ultimo è uno dei primi film della corrente cinematografica francese chiamata "nouvelle vague". È una pellicola che desta molto scalpore e induce a feroci polemiche poiché nella struttura della storia il sesso non è una componente fra le tante, seppur importante, ma è addirittura il tema di base.
Ciò non solo fa esplodere lo scandalo, ma addirittura si teme che non possa uscire dai confini francesi a causa del visto di censura. Malle (con cui Jeanne Moreau ha avuto fra l'altro una relazione), ad ogni modo, contribuisce ad imporre un'immagine dell'attrice come personaggio circondato di fascino e dalla bellezza discreta e cerebrale.
Questa esperienza che coinvolge un intero paese, com'è facile intuire, fa conoscere Jeanne Moreau a tutto il mondo e la proietta agli onori delle cronache anche non strettamente specializzate.
Altri film di Jeanne Moreau sono: "Moderato cantabile" (1960), "La notte" (1961), "Jules et Jim" (1961), "Eva" (id.), "Il processo" (1962), "Il diario di una cameriera" (1963), "Mademoiselle" (1966), "La sposa in nero" (1968).
Negli ultimi anni, invece, ha avuto meno occasioni di apparire sul grande schermo, anche se il pubblico ha comunque potuto apprezzarla in qualche apparizione importante: da "Nikita" di Luc Besson a "In viaggio con Alberto" (1990) di Arthur Joffé, per arrivare a "Fino alla fine del mondo" (1991) di Wim Wenders e a "Il passo sospeso della cicogna" (1991) di Théo Anghelopulos con Marcello Matroianni. A preso parte inoltre a capolavori come "Al di la delle nuvole" (1995) diretto a quattro mani da Michelangelo Antonioni e Wim Wenders ed "Il manoscritto del principe" (2000) dell'italiano Roberto Andò. Il 4 gennaio 2000 l'attrice ha ricevuto l'Orso d'oro alla carriera al Festival del cinema di Berlino.
Jeanne Moreau ha anche ricevuto grandi consensi come cantante: nel 1964 ha vinto il gran premio francese del disco ed è sua la voce che accompagna le immagini del sopracitato "Jules e Jim" e di "Querelles de Brest" (1982, di Reiner Werner Fassbinder).
Le sono stati inoltre assegnati una Laurea ad honorem dall'Università di Lancaster, in Inghilterra, e un Dottorato nelle Arti dalla City University di New York. Tra i suoi amici hanno figurato personaggi come Jean Cocteau, Henry Miller e Anaïs Nin, ma soprattutto Marguerite Duras, a cui è stata legata anche professionalmente: nel 1972 è stata tra i protagonisti di "Nathalie Granger" e nel 1991 è stata la voce narrante in "L'amante", entrambi diretti dalla Duras.
Nel 1998 riceve l'Oscar alla carriera.
Nel 2001 Jeanne Moreau ha prestato il suo volto alla scrittrice nel film biografico "Cet amour-là" diretto da Josée Dayan.
Tante sono state anche le sue relazioni sentimentali, di cui forse la più importante è quella con Louis Malle. È stata sposata tre volte e dal secondo matrimonio, quello con Jean-Louis Richard, è nato il figlio Jerôme, pittore di successo. Nel 1977 si è sposata con il regista americano William Friedkin, ma il matrimonio è durato solo fino al 1979.
Di lei François Truffaut ha detto:
Ogni volta che me la immagino a distanza la vedo che legge non un giornale ma un libro, perché Jeanne Moreau non fa pensare al flirt ma all'amore.
Muore a Parigi il 31 luglio 2017 all'età di 89 anni.
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