Ayman Al-Zawahiri
Biografia • Ai vertici del terrore
Ayman al-Ẓawāhirī nasce a Il Cairo, in Egitto, il 19 giugno del 1951. Terrorista, ex numero due dell'ormai tristemente noto gruppo terroristico di Al-Qaeda, dopo la morte di Osama Bin Laden è stato ufficialmente riconosciuto come il capo dell'organizzazione criminale, a partire dal 15 giugno del 2011. L'investitura, se così si può dire, la si fa risalire al video pubblicato l'8 giugno 2011, dopo la morte del suo predecessore, nel quale avrebbe ricusato la propria volontà di continuare l'opera interrotta di Bin Laden, indirizzandola sempre verso la stessa prospettiva terroristica.
Sono molti gli pseudonimi a lui attribuiti, come Abu Fatima, Abu Abd Allah, "Il dottore", "Il maestro", e Nur e Ustadh, due termini che significano rispettivamente "Luce" e "Professore". Al-Zawahiri è medico, oltre che autore di brani poetici e di scritti teorici sulla jihad.
La famiglia da cui proviene appartiene al ceppo religioso più conservatore della classe media egiziana. Tra i propri membri, ci sono molti magistrati e medici, carriera, quest'ultima, che avrebbe seguito, almeno inizialmente, il futuro terrorista. Sua sorella Heba Mohamed al-Zawahiri, sarebbe diventata docente universitaria e oncologa al National Cancer Institute del Cairo, attitudine che conferma la levatura da cui proviene la sua famiglia.
A cambiare il corso dell'esistenza dell'allora giovanissimo Ayman, dopo una carriera scolastica tranquilla e condita da ottimi voti, sarebbe stata la vittoria da parte di Israele nei confronti degli eserciti islamici congiunti, in occasione della "guerra dei sei giorni", datata 1967. A quel tempo infatti, "il dottore" non ha ancora diciotto anni, quando aderisce all'organizzazione dei Fratelli Musulmani, gruppo militante fondamentalista. Ad ispirarlo è suo zio Mahfouz Azzam, leader e seguace del maestro e punto di riferimento, nonché fondatore, del gruppo dei Fratelli Musulmani, tale Sayyid Qutb. Lo zio e il leader sono legati da una profonda amicizia, che non manca di ripercuotersi, a livello di influenza del carattere e dello spirito religioso, sullo stesso Ayman.
Superato il periodo scolastico Al-Zawahiri si iscrive all'Università del Cairo, per studiare medicina e, per la precisione, approfondendo le materie "comportamento", "psicologia" e "farmacologia". All'interno di questa esperienza, si colloca proprio in questo periodo il suo servizio prestato per l'esercito egiziano, in qualità di chirurgo. Successivamente aderisce alla "mezzaluna rossa", dove fornisce assistenza medica ai rifugiati musulmani feriti in Pakistan e in Afghanistan.
Dal gruppo dei Fratelli Musulmani nascono altre due organizzazioni molto più radicali e pericolose, come Hamas e Jihad. Nel 1979, Ayman Al-Zawahiri entra nel secondo dei due gruppi nati in seno ai Fratelli, diventando da subito uno dei principali organizzatori e reclutatori.
Quando viene assassinato il Presidente egiziano Anwar al-Sadat, per mano di un attentatore, le autorità egiziane inscrivono anche il suo nome tra gli indagati, senza però intravedere legami concreti tra Al-Zawahiri e l'uccisione del Capo di Stato. "Il dottore" viene arrestato soltanto per possesso di armi da fuoco e sconta una pena breve, di tre anni, in carcere. L'esperienza, a detta dello stesso terrorista, sarebbe stata delle peggiori, con torture e vessazioni di ogni tipo da lui subite durante gli anni trascorsi dietro le sbarre.
L'incontro tra Ayman Al-Zawahiri e Osama Bin Laden si fa risalire agli anni '80, in Pakistan. Qui, i due capi delle due principali organizzazioni terroristiche islamiche, si sarebbero incontrati grazie all'intercessione di un altro intellettuale molto influente nell'ambito della cosiddetta "guerra santa", tale Abdallah Azzam, anche lui un medico. Palestinese, musulmano ovviamente, è tra i principali personaggi che hanno influenzato il pensiero dello stesso Bin Laden, oltre che del suo successore Al-Zawahiri.
Da quel momento il destino dei futuri numero uno e numero due del terrorismo islamico, sarebbe stato sempre legato. "Il dottore", pertanto, dopo un tentativo di reinserirsi nel tessuto sociale egiziano, facendo valere la propria laurea in medicina, decide di trasferirsi in Afghanistan, a quei tempi impegnato nella guerra contro la Russia. Cade anche prigioniero dell'esercito sovietico il quale, dopo appena sei mesi, deve rilasciarlo, non dopo aver annotato il possesso da parte del terrorista, di ben quattro passaporti di nazionalità differenti.
Il territorio intorno a Kabul sarebbe diventato da quel momento il nuovo punto di riferimento per l'intelligence del terrorismo islamico, attirando dopo il 1989, anno di fine della guerra, personaggi come lo stesso Bin Laden.
Risale proprio al 1989 però, l'anno del rientro in Egitto da parte di Al-Zawahiri. La situazione infatti in quegli anni è più favorevole, nonostante il Governo prema per un suo allontanamento immediato. Due anni dopo "il dottore" ripiega in Sudan, per poi fare ritorno nel 1996 in Afghanistan, insieme con Osama Bin Laden, all'epoca ispiratore e capo di Al-Quaeda.
Nel 1997 vengono massacrati 62 turisti stranieri nella città egiziana di Luxor. "Il dottore" viene indicato tra i responsabili e due anni dopo, nel 1999, viene condannato a morte in contumacia da un tribunale militare egiziano.
La fusione tra le due organizzazioni terroristiche arriva nel 1998, quando il gruppo Jihad di Al-Zawahiri entra nel movimento terroristico di Bin Laden. Tuttavia non sono pochi coloro i quali raccontano che Ayman fosse già da tempo un membro ufficiale del gran consiglio, coltre che medico personale del responsabile dell'attentato delle Torri Gemelle.
Il 25 settembre del 2001 l'Interpol emette un ordine di arresto a carico di Al-Zawahiri, considerato tra i responsabili degli attacchi terroristici dell'11 settembre a New York e a Washington.
Dopo l'invasione dell'Afghanistan da parte degli Usa, comincia a circolare la notizia, datata 3 dicembre 2001, secondo cui sarebbero morti a causa di alcuni raid aerei la moglie di Al-Zawahiri, Azza, e i loro tre figli, nei pressi di Jalalabad.
Il 3 marzo del 2008, il terrorista islamico pubblica il libro dal titolo "al-Tabrī", che significa "l'assoluzione", e risponde alle critiche del terrorista pentito Imam al-Sharīf. Il libello viene considerato la più recente dichiarazione ufficiale del gruppo terroristico di Al-Quaeda.
Dopo la morte di Bin Laden, dal 15 giugno del 2011, Al-Zawahiri diviene il capo dell'organizzazione terroristica.
Il nuovo leader di Al Qaeda muore il 31 luglio 2022, colpito in un attacco da droni coordinato dalla CIA statunitense.
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