Zoe Saldana
Biografia
Zoe Yadira Saldana Nazario nasce il 19 giugno del 1978 a Passaic, nel New Jersey, figlia di Aridio, originario della Repubblica Dominicana, e di Asalia, originaria di Porto Rico.
Cresciuta a Jackson Heights, a New York, nel quartiere del Queens, parla sin da piccola sia lo spagnolo che l'inglese.
A nove anni suo padre muore in un incidente stradale: Zoe, quindi, è costretta a trasferirsi insieme con la madre nella Repubblica Dominicana. Qui la piccola Saldana scopre la sua passione per la danza, e presto entra a far parte dell'ECOS Espacio de Danza Academy. La sua conformazione fisica, tuttavia, la porta ad abbandonare il ballo.
Il mondo dello spettacolo
Tornata a New York, dove frequenta le scuole superiori, nel 1995 inizia a esibirsi con il gruppo teatrale FACES a Brooklyn. Nel frattempo, lavora anche al New York Youth Theater, apparendo nella produzione di "Joseph and the Technicolor Dreamcoat". Grazie a questa partecipazione, viene reclutata da un'agenzia di talent scout: nel 1999, mentre fa ancora parte di FACES, Zoe appare in un episodio di "Law & Order", mentre nel 2000 viene scelta per interpretare Eva Rodriguez in "Center Stage", film in cui può mettere in mostra i frutti del suo allenamento nell'ambito della danza.
In questa pellicola diretta da Nicholas Hytner, infatti, presta il volto a una ragazza che fa parte di un gruppo di giovani ballerini che frequentano l'American Ballet Academy di New York.
Gli anni 2000
Dopo "Center Stage", Zoe abbandona la scuola e appare in "Crossroads", con Britney Spears: il film, tuttavia, ottiene critiche negative, anche se registra un buon successo al botteghino. È il 2002, anno in cui Zoe prende parte anche al comedy-drama "Drumline", insieme con Nick Cannon.
Nel 2003 veste i panni di Anamaria in "Pirates of the Caribbean: The Curse of the Black Pearl" (in italiano "La maledizione della prima luna"): questa, però, sarà la sua sola apparizione nella saga dei Pirati dei Caraibi, che abbandona a causa del pessimo trattamento che, a suo dire, le è stato riservato sul set.
In seguito l'attrice veste i panni di una fan di "Star Trek", Dolores Torres, in "The Terminal", per poi essere nel cast anche di "Haven" e "Temptation", pellicole che - tuttavia - passano praticamente inosservate presso il grande pubblico.
Nel 2005, dopo avere recitato in "Constellation", è co-protagonista insieme con Ashton Kutcher di "Guess Who", prima di comparire in "Dirty Deeds". Nel 2006 è una delle attrici di "Premium", commedia romantica, mentre l'anno successivo lavora ad "After Sex".
Sempre nel 2007, Zoe Saldana è tra le protagoniste di "Blackout", un film per la televisione ambientato a New York durante il Northeast Blackout del 2003: l'opera viene presentata in anteprima al Festival del Cinema di Zurigo.
La fantascienza e il successo mondiale
Dopo avere ottenuto un piccolo ruolo - quello di Angie Jones - in "Vantage Point", l'attrice americana veste i panni di Nyota Uhura nel film di J. J. Abrams "Star Trek", che l'aveva apprezzata in "The Terminal". Per questo ruolo, incontra Nichelle Nichols, che le racconta come aveva impersonato Uhura (personaggio storico della serie classica del telefilm Star Trek) ai suoi tempi.
Il film "Star Trek" si rivela un enorme successo al botteghino, sfiorando i 400 milioni di dollari di incassi, ma non è l'unico film che consacra Zoe Saldana al rango di star internazionale nel 2009: l'altro è, infatti, il kolossal "Avatar", di James Cameron, in cui l'attrice veste i panni - si fa per dire - di Neytiri.
La pellicola ottiene risultati strepitosi, incassando 27 milioni di dollari solo nel giorno del debutto, e arrivando a 77 milioni nel primo week-end, grazie a una distribuzione che coinvolge quasi 3500 cinema solo negli Stati Uniti. In tutto il mondo, "Avatar" ottiene 2 miliardi e 700 milioni di dollari, il maggior guadagno di sempre per un film nella storia del cinema.
L'anno successivo, forte della popolarità acquisita, Zoe Saldana recita in "The Losers", dove interpreta una donna boliviana, Aisha al-Fadhil: per questo ruolo le viene chiesto di aumentare di peso, anche perché il suo impegno sul set la obbliga a portare con sé armi per otto ore al giorno. Sempre nel 2010, Zoe è testimonial pubblicitaria in tv per Envy di Calvin Klein; al cinema, invece, appare anche in "Takers", in "Death at a Funeral" e in "Burning Palms".
Gli anni 2010
Nel 2011 lavora nella commedia romantica "The Heart Specialist" e in "Colombiana", film drammatico in cui presta il volto a Cataleya Restrepo, una killer di professione: questa pellicola, però, non viene accolta positivamente dalla critica, anche se la sua recitazione viene osannata.
Lo stesso destino tocca a un film interpretato l'anno successivo, "The Words".
Nel 2013 Zoe riprende i panni di Uhura in "Star Trek Into Darkness" (ancora di J. J. Abrams), sequel dello "Star Trek" del 2009 che, come l'episodio precedente, sbanca i botteghini, guadagnando più di 450 milioni di dollari in tutto il mondo.
Dopo aver prestato la voce al suo personaggio nel videogame di "Star Trek", nel 2014 l'attrice interpreta Gamora in "Guardiani della Galassia" e lavora in "Rosemary's Baby", una miniserie per la tv che contribuisce a produrre. Nel 2015 interpreta Nina Simone nel biopic dedicato alla musicista jazz.
Zoe Saldana negli anni 2020
Dopo la partecipazione in "Avengers: Infinity War" (2018) e "Avengers: Endgame" (2019), torna al cinema con due film di fantascienza nel 2022: "The Adam Project", con Ryan Reynolds, e l'attesissimo "Avatar 2".
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