Giampiero Gramaglia

Biografia

Giampiero Gramaglia nasce a Saluzzo, in provincia di Cuneo, il 22 giugno 1950. Inizia la sua lunghissima carriera di giornalista nel 1972 con alcuni quotidiani locali del Piemonte. Dopo essere stato agli esordi cronista degli Anni di Piombo in Italia, ha sempre seguito l'attualità internazionale e l'attività diplomatica, con speciale attenzione per le organizzazioni multilaterali.

Nel 1979 diviene corrispondente da Bruxelles della Gazzetta del Popolo; l'anno seguente entra a far parte dell'ANSA.

Giampiero Gramaglia negli anni '80 e '90

Nel 1984 Gramaglia diventa il direttore della sede di Bruxelles dell'agenzia ANSA. All'interno di essa svolge la sua successiva carriera divenendo prima caporedattore, poi responsabile delle redazioni estere. Nel 1997 è vicedirettore con delega alle redazioni estere.

Nel 1999 dirige l'ufficio dell'ANSA a Parigi.

Gli anni 2000 e 2010

Dal 2000 Giampiero Gramaglia dirige l'ufficio dell'ANSA a Washington. Sei anni dopo è nominato direttore responsabile dell'agenzia.

L'incarico di direttore dell'ANSA termina nel 2009: in seguito diviene editorialista de Il Fatto Quotidiano. Contestualmente, diventa anche consigliere per la comunicazione dell'Istituto Affari Internazionali.

Dal 2010 al 2011 ricopre la carica di direttore dell'Agence Europe. Dal 2012 al 2013 è direttore editoriale de L'Indro.

Tra i tanti incarichi è stato inoltre direttore di Euractiv.it, portale italiano di Euractiv.com, media online dedicato alle politiche europee. È stato inoltre vicedirettore e responsabile della sede di Roma dell'agenzia giornalistica La Presse.

Giampiero Gramaglia è responsabile della comunicazione della Fondazione Italia USA; è professore del corso "Agenzie e Nuovi Media" all'Università La Sapienza di Roma, ed è direttore dell'Istituto di Formazione per il Giornalismo di Urbino.

Ha scritto diversi libri tra cui "Complici", un saggio sulle relazioni tra Italia e Libia; "Tutti i Rivali del Presidente", una guida alle elezioni americane 2012, e l'ebook "Usa 2016: alla fine rimasero in due Hillary e Donald".

Nonostante la grande carriera giornalistica, tra le cose di cui Giampiero Gramaglia va più fiero c'è quella di essere tifoso juventino.