Giuseppe Sinopoli
Biografia • La conquista di un nuovo umanesimo
Giuseppe Sinopoli nasce a Venezia il 2 novembre 1946. È stata una delle figure più originali, ammirate e complesse del panorama culturale degli ultimi venti anni del Novecento. Con una incrollabile fiducia nell’essere umano, è stato considerato un “filosofo del podio”, un direttore d’orchestra di profondità leonardesca, dotato di una cultura vasta e universale, scrupoloso nell’approccio alle partiture, rigoroso nella scelta del suo repertorio musicale, tenace e avverso alle semplificazioni.
Formazione e studi
Primo di dieci figli, dopo un breve periodo a Messina e il liceo classico al Collegio Cavanis di Possagno, frequenta la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Padova (nel 1972 si laurea con una tesi dal titolo Devianza e momenti criminogeni nella mediazione fenomenologica dell’opera d’arte) e contemporaneamente si iscrive al Conservatorio di Venezia dove viene ammesso al IV anno di pianoforte e composizione.
Abbandona quindi ogni prospettiva professionale nel campo della medicina e continua a studiare composizione con Franco Donatoni e Bruno Maderna. Frequenta i corsi estivi di Darmstadt.
La sua prima composizione è del 1968, Sintassi Teatrale (soprano Katia Ricciarelli).
Pur non avendo conseguito il diploma al Conservatorio, a 23 anni Sinopoli inizia a girare per l’Europa come compositore e docente. Per l’inaugurazione del Centre Pompidou di Parigi gli viene commissionata la composizione Archeology City Requiem, in occasione di una installazione curata dallo studio di architettura Haus Rucker-Co.
Il catalogo delle sue opere comprende 44 lavori editi da Suvini Zerboni e Rircodi.
Gli anni '70 e '80
Nel 1981 va in scena a Monaco di Baviera l’unica sua opera Lou Salomé. Da allora interrompe la propria attività compositiva. Definisce la fase attuale dello scrivere musica un “periodo ellenistico”.
Dalla metà degli anni Settanta, la direzione d’orchestra diventa impegno predominante.
Dopo aver frequentato all’Accademia di Musica di Vienna i corsi di Hans Swarowski, nel 1976 e 1977 Giuseppe Sinopoli dirige alla Fenice di Venezia Aida e Tosca su invito di Sylvano Bussotti, allora nel ruolo di direttore artistico.
Sinopoli debutta nel 1978 a Santa Cecilia, nel 1980 alla Deutsche Oper di Berlino con Macbeth (regia Luca Ronconi) e con Attila alla Staatsoper di Vienna. Nel 1983 viene nominato direttore principale dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia e della New Philharmonia Orchestra di Londra.
Firma un contratto di esclusiva con la Deutsche Grammophon che prosegue fino al 1994, quando inizia a incidere anche per la Teldec. Nel corso della sua breve carriera realizza 116 incisioni discografiche, 13 DVD, 27 Lp. Repertorio vastissimo il suo, incide opere di oltre 40 compositori diversi, confrontandosi con generi musicali che vanno dalla sinfonia al melodramma, passando per la musica da camera, e coprendo un periodo che va dal ‘600 al secondo ‘900.
Nel 1983 trionfo con Manon Lescaut al Royal Opera Coven Garden (Kiri Te Kanawa e Placido Domingo), nel 1985 Tosca al Metropolitan e Tannahauser al festival wagneriano di Bayreuth (quarto direttore italiano dopo Arturo Toscanini, Victor de Sanata e Alberto Erede), dove ritorna regolarmente negli anni successivi. Nel 2000 è il primo italiano a dirigervi la Tetralogia.
Dirige i Wiener Philharmoniker, la Israel Philarmonic, l’Orchestra del Maggio Musicale, la New York Philharmonic, i Berliner Philharmoniker ai festival di Salisburgo e di Lucerna, e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.
Giuseppe Sinopoli negli anni '90
Nel 1990 è nominato direttore principale della Deutsche Oper di Berlino, nel 1992 della Staatskpelle di Dresda, orchestra alla quale resterà sempre affettuosamente legato
L'anno seguente Sinopoli invitato dalla Filarmonica della Scala: inizio di un rapporto che da allora si rinnoverà ad ogni stagione. Il debutto alla Scala è del 1994, con Elektra di Strauss. Vi ritorna negli anni seguenti con Fanciulla del West, Wozzeck, Donna senz’ombra, Arianna a Nasso. Per il giugno 2001 era in programma Turandot.
Nel 1992, Marsilio editore pubblica il suo romanzo Parsifal a Venezia (dedicato a Luigi Nono), I racconti dell’isola (scritti nella sua casa di Lipari) e il catalogo della sua collezione archeologica Aristaios - La collezione Giuseppe Sinopoli, oggi esposta in una mostra permanente al Parco della Musica di Roma.
Più volte dirige l’Orchestra Giovanile Italiana della Scuola di Musica di Fiesole, testimoniando un impegno didattico e una attenzione all’aspetto sociale del fare musica che ha provato la sua espressione anche nell’affetto dimostrato verso l’Orchestra Sinfonica National Juvenil e Infantil De Venezuela.
Nel 1997 la Società Sigmund Freud di Vienna lo invita per una conferenza che sarà pubblicata con il titolo: Individuazione e nascita della coscienza nelle trasformazioni simboliche del personaggio di Kundry nel Parsifal di Wagner.
Gli ultimi anni
Nel 1998 viene conferita a Giuseppe Sinopoli l’onorificenza Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana, massima onorificenza italiana, per i suoi meriti in campo musicale. Nel 1999 viene insignito dal presidente Hugo Chavez della più alta onorificenza di Stato: la Orden Francisco de Miranda.
Nel 2000, venne nominato dalla Repubblica Popolare Cinese “Musical Advisor” per il Festival musicale della Gioventù dalla presidenza del governo cinese.
Per un breve periodo, è “supervisore generale” del Teatro dell’Opera di Roma.
Giuseppe Sinopoli muore sul podio della Deutsche Oper, mentre sta dirigendo il terzo atto di Aida. La serata è in memoria del regista Gotz Friedrich, che di quel teatro era stato sovrintendente. Per l’amico scomparso, Sinopoli scrive una dedica che termina con queste parole:
Tu e questo paese abbiate buona sorta, e nella prosperità ricordatemi di me, quando sarò morto, per sempre felici.
Nel 2002 l’Università Sapienza di Roma gli conferisce la laurea ad memoriam in Archeologia del Vicino Oriente e nel 2021 gli dedica una giornata di studi presso l’aula magna del Rettorato dal titolo “Giuseppe Sinopoli: la conquista di un nuovo umanesimo”. Una sala dell’Auditorium Parco della Musica di Roma porta il suo nome.
Sposato con Silvia Cappellini da cui ebbe due figli: Giovanni e Marco.
Premi
- 1980 Grand Prix International du Disque e Premio della Critica Discografia Italiana per il cofanetto di opere di Maderna
- 1981 premio “direttore rivelazione dell’anno” Deuscher Schallplattenpreis
- 1984 Viotti d’oro
- 1984 American Stereo Review per la Sinfonia V Sinfonia di Mahler
- 1985 International Record Critics Award e la Nomination al 28th Grammy Awards per Manon Lescaut
- 1987 Gramophone Award per La forza del destino
- 1988 Tokyo Record Academy Prize e la Stella d’Oro per Madama Butterfly
- 1991 Orphée d'Or, la Stella d'Argento, l’Edison Award e il Grand Prix de la Nouvelle Academie du Disque per la registrazione live di Salomé
- 1991 Record Academy Prize di Tokyo
- 1992 Premio Abbiati della critica musicale italiana quale miglior direttore d’orchestra della stagione
- 1996 Echo Klassik Aword – conductor of the Year – N.4 Symphonien (R. Schumann)
- 1998 Opera 19/20 Century al Cannes Classical Awords per Elektra
- 2001 44th Grammy Awards, Nomination BEST OPERA RECORDING per Ariadne auf Naxos
- 2001 44th Grammy Awards, Nomination BEST CHORAL PERFORMANCE per Stabat Mater di Dvorak
Frasi di Giuseppe Sinopoli
Foto e immagini di Giuseppe Sinopoli
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