Iggy Pop
Biografia • L'Iguana che non muore mai
Un settantenne tonico e aggressivo che pare non possedere neanche un capo di abbigliamento decente, perennemente a torso nudo com'è. Sicuramente un grande esempio di coerenza e di immutabilità nel tempo. D'altronde James Jewel Osterberg, che tutti conoscono solo come Iggy Pop, è da prendere così. Oppure, bisogna lasciarlo.
Nato a Muskegon, Michigan, il 21 aprile 1947 da padre inglese e madre americana, lo si vede già in azione alle scuole superiori come improbabile batterista in alcune band di rock'n'roll. Inizia a farsi realmante conoscere nel 1964 quando entra a far parte degli Iguanas, sempre come batterista. È proprio da qui che inizia a farsi chiamare Iggy Pop: Iggy è l'abbreviazione di Iguana mentre si dice che Pop derivi dal cognome di un tossicodipendente amico del cantante (un certo Jimmy Popp).
Negli anni seguenti si unisce ai "Prime Movers" blues band di Denver e in seguito, lasciata l'università per andare a Chicago (Iggy Pop all'università? Ebbene sì, anche lui per un breve periodo ha solcato i corridoi della nobile istituzione), conosce i musicisti blues Paul Butterfield e Sam Lay. La grande città dell'Illinois gli serve come fondamentale esperienza, sia per via degli stimoli musicali, sia per le conoscenze e i contatti che riesce a sviluppare. Tornato pieno di idee e di risorse a Detroit, ispirato da un fantasmagorico concerto dei "Doors" a cui ha assistito (ironia della sorte, si dice addirittura che questi ultimi, nel 1971, cercarono di sostituire il defunto Jim Morrison, proprio con lui), forma gli "Psychedelic Stooges" con Ron Asheton dei Chosen Few, nonché ex "Prime Movers".
Iggy Pop canta e suona la chitarra, Asheton è al basso e in seguito si unisce il fratello Scott alla batteria. Il gruppo debutta ad Ann Arbor nel 1967 durante la notte di Halloween. Lo stesso anno si unisce Dave Alexander al basso, Asheton va alla chitarra mentre Iggy continua a cantare, sviluppando sempre di più le sue doti di vero e proprio showman, mentre il gruppo inizia a farsi chiamare semplicemente "Stooges". In questo periodo (primi anni '70) Iggy Pop attraversa la sua prima brutta crisi a causa di problemi con l'eroina, fortunatamente risolti grazie alle cure dell'amico David Bowie, il quale con gesto di grande amicizia lo aiuta anche a registrare "Iggy and the Stooges", "Raw Power" a Londra nel 1972.
Lui mi ha fatto risorgere. Il nostro rapporto di amicizia ha fatto sì che io mi salvassi da un annichilimento professionale e magari anche personale. Tantissime persone provavano curiosità per quello che io facevo, ma solo lui aveva veramente qualcosa in comune con me, era l'unica persona cui quello che facevo piaceva veramente, con cui potevo condividere quello che facevo. E anche l'unico che avesse davvero intenzione di aiutarmi, quando sono stato in difficoltà. Mi ha fatto davvero del bene.
David Bowie continua anche in seguito ad essere coinvolto negli affari della band anche se i dirigenti della "Main Man", la sua compagnia, decidono di negare il loro supporto a causa dei continui problemi del gruppo con la droga.
Gli "Stooges" si sciolgono nel 1974 dopo l'ultima apparizione in febbraio al Michigan Palace conclusasi con una rissa tra la band e un gruppo di motociclisti del posto. Dopo lo scioglimento del gruppo Iggy attraversa una seconda crisi dalla quale si riprenderà solo nel 1977 sempre grazie a Bowie.
Continua quindi a dare scalpore con le sue "performance" da vero rocker nichilista e autodistruttivo. Famosa, ad esempio, è rimasta la sua distruttiva apparizione al programma televisivo inglese "So It Goes", risoltasi in un tale caos che i dirigenti furono obbligati a non mandarla in onda. Oppure si racconta ancora di quel concerto a Cincinnati durante il quale il cantante trascorse quasi tutto il tempo tra il pubblico, tornando solo alla fine sul palco completamente cosparso di burro d'arachidi. Per non parlare delle esibizioni in cui si contorceva sul palco tagliandosi il torace fino a sanguinare.
Nel 1977 Iggy Pop si trasferisce con Bowie a Berlino dove pubblica i primi due album da solista, "The idiot" e "Lust for life", due successi rimasti a lungo nelle classifiche e molto amati dai fan. Purtroppo le condizioni psico-fisiche di Iggy Pop paiono declinare sempre di più a causa dell'abuso di alcol e droga, tale da compromettere seriamente la sua carriera.
Berlino è una città meravigliosa. Quando ci vivevo, l'atmosfera ricordava quella di un romanzo di spionaggio. Le persone, a Berlino, sapevano come affrontare le cose. Anche a livello musicale: la città, infatti, offriva tecnologie di registrazione e produzione molto migliori che altrove, il che contribuiva a renderla ancora più interessante.
Passano quasi dieci anni di preoccupante buio interiore quando, nel 1986, il solito David Bowie, oltre a produrgli l'album "Blah, Blah, Blah", lo aiuta anche a tirarsi fuori per l'ennesima volta dalla catena dei suoi vizi.
Negli anni '90 Iggy continua ad offrire esibizioni live sempre indimenticabili, anche se il livello della sua musica, a detta dei fan e dei critici, è sicuramente di livello inferiore rispetto agli anni d'oro. Come artista si dedica anche al cinema, sia tramite apparizioni in diversi film, sia contribuendo alla colonna sonora di pellicole come il fortunato "Trainspotting" (con Ewan McGregor, di Danny Boyle).
Oggi Iggy Pop, pur non avendo perso un briciolo della carica che ha sempre avuto, sembra un uomo decisamente più sereno. Oltre al consueto, pingue, conto in banca, ha un figlio che gli fa da manager e una prorompente nuova compagna al suo fianco. Il ché non gli impedisce di essere iperattivo: ha composto pezzi per uno spettacolo di danza contemporanea, collaborato alla stesura dei testi di un nuovo film, partecipato a diversi lungometraggi e addirittura disegnato una nuova linea di preservativi.
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Biografieonline non ha contatti diretti con Iggy Pop. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Iggy Pop.
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