Marco Di Meco
Biografia • Suoni diVersi
La coppola è di stile inglese e a vederlo in faccia, con quella barba leggera, lo immagineresti più in una band che suona underground piuttosto che riscoprirlo pochi minuti dopo con il flauto traverso non a inseguire la "Ninna nanna" di Brahms o "Il lago dei cigni" di Tchaikovsky, ma a suonare jazz, come in una strada di New Orleans. È fatto così. All'apparenza timido, riservato. Marco Di Meco è nato a Chieti il 5 febbraio del 1982. Compositore, flautista e poeta italiano, si è avvicinato alla musica suonando l' "organetto", uno strumento della tradizione popolare dell'Italia centrale regalatogli dalla nonna paterna e con questo, partecipando a diverse rassegne e concorsi, ottiene consensi ed alcune vittorie. Un inizio promettente che fa intravedere una strada da percorrere.
Così Marco Di Meco convince la propria famiglia a fargli suonare lo strumento da lui desiderato: il flauto traverso e, presto fatto, inizia a prendere privatamente lezioni di flauto per poi essere ammesso nella classe del M° Sandro Carbone presso il Conservatorio Statale di Musica"L.D'Annunzio" di Pescara fino al diploma. Nello stesso tempo si diploma anche in Socio-Psico-Pedagogia presso l' Istituto Statale "I.Gonzaga" di Chieti con una tesi sulla "Musicoterapia" e nello stesso anno, presso l'Auditorium "E. Flaiano" di Pescara debutta come solista con il concerto KV313 di W. A. Mozart con l' Orchestra del Conservatorio "L. D'Annunzio" di Pescara, sotto la direzione del M° Rinaldo Muratori.
La strada è tracciata e la passione si mescola al lavoro, all'idea di un futuro tutto da scrivere... logicamente sulle righe di un pentagramma. Si iscrive alla facoltà di Lettere moderne dell'Università D'Annunzio ma dopo sei mesi lascia perdere, il richiamo della musica è troppo forte tanto da non abbandonarlo neanche durante il servizio militare, quando entra a far parte della Fanfara dell'Accademia Navale di Livorno come flautista.
Marco Di Meco si trasefisce in Svizzera Italiana per alcuni anni dove continua i suoi studi musicali nel Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano con il M° Mario Ancillotti dove consegue il "Diploma in Interpretazione e Perfomance". Ed è proprio in questi anni Luganesi che comincia a scrivere i primi versi e pensare al mondo che lo circonda attraverso le note della sua musica, a guardare al passato, anche quello che si studia sui libri di storia, interpretandolo a suon di musica. Il corso di studi arriva così al capolinea all'Accademia Italiana del Flauto di Roma nella classe del M°Angelo Persichilli.
Rientrato in Italia e terminata l'avventura col progetto Bimini, fondato nel 2012 e con il quale conosce i musicisti che faranno parte del suo quintetto, entra in sala di incisione per il suo primo album come solista "5 Colori" per la Wide Sound Label. L'album comprende cinque tracce originali. Per la stessa casa discografica registra l' album "Rosalinda" distribuito nel giugno 2015 per I.R.D. e nel dicembre 2015 per i circuiti digitali. L' album comprende undici tracce originali e, sebbene la formazione sia la stessa del precedente, i brani vengono registrati con formazioni di volta in volta differenti che vanno dal duo al quintetto ed un brano per flauto solo.
In mezzo a tanta musica c'è la vena poetica. Tra il giugno 2005 e il gennaio 2014 Marco Di Meco ha scritto e pubblicato sei raccolte di versi: "Luci di Luna" (2005) A&B Editrice; Il "Passo delle Sensazioni" (2005) e "Teatro Evanescenza" (2006) per le Edizioni Ulivo; "Le Isterie di Jennifer" (2012) Edizioni Tracce, "Artemisia, la Rana Pittrice e la Farfalla" (2014) e "Negativi ed Altri Versi" (2014) edite per ilmiolibro.it Gruppo Editoriale L'Espresso Spa. Come didatta ha scritto e pubblicato il volume "Armonia Applicata-Gli Accordi" per ilmiolibro.it/Gruppo Editoriale L'Espresso Spa.
Nominato nei JAZZIT Awards 2015 tra i migliori dieci Flautisti Jazz Italiani. Il 30 aprile 2016 esce il nuovo album "Lucilla", un doppio album a dire il vero, nove brani originali a chiosa di un percorso musicale iniziato nell'album di debutto.
Una strada ancora lunga da percorrere, con il suo flauto traverso, con la sua coppola english, alla ricerca di una donna perduta nel tempo come Lucilla o intrigante e fantasiosa come Rosalinda. Una, tante muse ispiratrici che fanno di Marco Di Meco un artista italiano.
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Biografieonline non ha contatti diretti con Marco Di Meco. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Marco Di Meco.
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