Martin Schulz
Biografia
Martin Schulz nasce il 20 dicembre del 1955 a Hehlrath, in Germania, figlio di Clara, cofondatrice della sezione locale della CDU (Christlich Demokratische Union Deutschlands - Unione Cristiano-Democratica di Germania), e di Paul, poliziotto. Dopo avere frequentato a Wuerselen il ginnasio superiore, Martin svolge tra il 1975 e il 1977 un apprendistato come libraio. Successivamente lavora in varie librerie e case editrici.
Le prime esperienze politiche
Nel frattempo si iscrive al Partito Socialdemocratico di Germania (SPD - Sozialdemokratische Partei Deutschlands) ed è molto attivo nell'organizzazione giovanile del partito, la Jusos. Dapprima è il presidente della sezione di Wuerselen, e in seguito presiede quella del circondario di Aquisgrana. A partire dal 1984 è consigliere comunale di Wuerselen, e nel 1987 viene eletto sindaco. A soli trentuno anni, è il più giovane sindaco del Land della Renania Settentrionale-Vestfalia.
Gli anni '90
Dopo essere entrato a far parte del direttivo del suo partito del circondario di Aquisgrana, nel 1991 Martin Schulz viene nominato membro del consiglio nazionale dell'SPD.
Nel 1994 viene eletto deputato al Parlamento Europeo, divenendo successivamente coordinatore del gruppo PSE nella sottocommissione per i diritti dell'uomo, fino al 1996. Nello stesso anno diventa il presidente del direttivo dell'SPD del circondario di Aquisgrana.
Al Parlamento Europeo entra nella commissione per le libertà civili e gli affari interni. Nel 1999 lascia il consiglio nazionale del partito ed è capolista dell'SPD alle elezioni europee. A dicembre entra nel direttivo federale e nell'ufficio di presidenza del partito. A partire dal 2000 è presidente della delegazione dei socialdemocratici tedeschi al Parlamento Europeo.
Martin Schulz negli anni 2000
Nel 2002 è primo vicepresidente di tutto il gruppo parlamentare socialista. Due anni più tardi ottiene la presidenza. Nel frattempo, il 2 luglio del 2003, in occasione di una seduta al Parlamento Europeo, è protagonista di una accesa discussione con Silvio Berlusconi, che si sta insediando come presidente di turno del Consiglio dell'Unione Europea.
Schulz critica il premier italiano a proposito del suo conflitto di interessi e della sua immunità parlamentare dovuta a ritardi procedurali imputabili a Nicole Fontaine, ex presidente del Parlamento Europeo. Nella circostanza, molti europarlamentari esprimono il proprio dissenso, anche con cartelloni, nei confronti di Berlusconi, il quale replica accusando i suoi contestatori di essere dei "turisti della democrazia" e, soprattutto, dicendo a Martin Schulz di avere in mente di suggerire il suo nome a un produttore che sta realizzando un film sui campi di concentramento in Germania, in cerca di un attore che interpreti un kapò.
Signor Schulz, so che in Italia c'è un produttore che sta montando un film sui campi di concentramento nazisti: la suggerirò per il ruolo di kapò. Lei è perfetto! (SILVIO BERLUSCONI)
La prima metà degli anni 2010
Il 24 novembre del 2010 Schulz è protagonista di un'altra polemica, questa volta con Godfrey Bloom, eurodeputato della Gran Bretagna, che interrompe un suo intervento recitando uno slogan nazista ("Ein Volk, ein Reich, ein Fuerher", cioè "Un popolo, un impero, un Fuehrer"). E lo accusa di essere un fascista antidemocratico.
La colpa di Schulz era stata quella di avere criticato, nel corso del dibattito sul Patto di Stabilità, il ruolo tenuto dal Regno Unito, il quale non faceva parte dell'Eurozona ma nonostante ciò era coinvolto nella discussione.
Schulz mantiene l'incarico di presidente del gruppo parlamentare socialista fino al 2012, dopo che nel 2009 era stato anche nominato responsabile per le relazioni a livello europeo dell'SPD.
Ai vertici dell'Europa
Il 17 gennaio del 2012 Martin Schulz viene eletto presidente del Parlamento Europeo. Conquista 387 preferenze su un totale di 670 votanti: il suo mandato dura per due anni e mezzo, fino allo svolgimento delle elezioni europee del 2014.
Criticato da Nigel Farage, che lo accusa di non rispettare il regolamento dell'Assemblea per quel che concerne il principio di imparzialità che non dovrebbe essere violato dal presidente, il 6 novembre del 2013 viene nominato dal Partito dei Socialisti Europei come candidato designato alla presidenza della Commissione europea.
Il 12 febbraio del 2014 Martin Schulz interviene presso la Knesset, il Parlamento israeliano, e pronuncia un discorso con il quale mette in risalto le differenze di accesso all'acqua per gli israeliani e per i palestinesi. A causa di tali affermazioni viene criticato dal ministro dell'Economia Uri Orback, che spiega di non poter sopportare di ascoltare bugie alla Knesset, per di più da un tedesco. I ministri del partito The Jewish Home, inoltre, abbandonano l'aula in segno di protesta.
Il 1° marzo del 2014 Schulz viene indicato ufficialmente come candidato per la guida della Commissione in occasione del congresso del Pse che si svolge a Roma, ottenendo 368 voti a favore e solo 2 voti contrari. Il 19 giugno dello stesso anno decide di autosospendersi dalla carica di presidente del Parlamento Europeo (il suo posto viene preso momentaneamente da Gianni Pittella, vicepresidente vicario) con l'avvicinarsi dell'elezione dei nuovi vertici europei, così da poter essere libero di condurre le trattative a nome dei Socialisti.
Proprio per questo motivo ritorna a coprire il ruolo di capogruppo dell'S&D, al posto di Hannes Swoboda. Schulz rifiuta poi la vicepresidenza unica della Commissione Europea, e viene eletto di nuovo Presidente del Parlamento Europeo il 1° luglio del 2014, con 409 preferenze su 751 votanti, al primo scrutinio. È prima volta nella storia di questa istituzione che una persona ottiene la presidenza per due volte di seguito.
La seconda metà degli anni 2010
Il 22 aprile del 2016 si vede assegnare dall'Università per Stranieri di Siena una laurea honoris causa. Il 24 novembre dello stesso anno rende nota la propria intenzione di non candidarsi di nuovo alla guida del Parlamento Europeo per concentrarsi sulla carriera politica in Germania.
Conclude il proprio mandato il 17 gennaio del 2017. A succedergli alla guida del Parlamento Europeo è l'italiano Antonio Tajani. Il 19 marzo dello stesso anno Martin Schulz viene eletto presidente federale del Partito Socialdemocratico di Germania. Diventa così il candidato delle successive elezioni politiche contro la Cancelliera in carica, Angela Merkel. Il 13 febbraio 2018 si dimette da presidente dell'SPD.
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Biografieonline non ha contatti diretti con Martin Schulz. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Martin Schulz.
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