Milena Gabanelli

Milena Gabanelli

Milena Gabanelli

Biografia Solitarie ricerche delle verità

Milena Gabanelli nasce a Tassara, frazione di Nibbiano (Piacenza) il 9 giugno 1954. Conseguita la laurea al DAMS di Bologna (con una tesi in storia del cinema) sposa Luigi Bottazzi, professore di musica, con cui avrà una figlia.

Da sempre giornalista freelance, le collaborazioni con la Rai iniziano nel 1982, quando realizza programmi di attualità; passerà poi alla realizzazione di reportage per la testata "Speciali Mixer". Lavorando da sola, con una videocamera portatile, all'inizio degli anni '90 è precorritrice dei tempi: abbandona la troupe realizzando da sola i suoi servizi, introducendo di fatto in Italia il videogiornalismo, uno stile di intervista che risulta molto diretto ed efficace, soprattutto nel giornalismo di inchiesta. A Milena Gabanelli si deve inoltre la teorizzazione di questo metodo, tanto che lo insegnerà nelle scuole di giornalismo.

Nel 1990 è l'unica giornalista italiana a mettere piede sull'isola dove vivono i discendenti degli ammutinati del Bounty; per Mixer è inviata di guerra in diverse zone calde del mondo, tra le quali la ex Jugoslavia, Cambogia, Vietnam, Birmania, Sudafrica, Territori Occupati, Nagorno Kharabah, Mozambico, Somalia, Cecenia.

Nel 1994 il giornalista Giovanni Minoli le propone di occuparsi di "Professione Reporter", un programma sperimentale che proponga i servizi realizzati dai neo-videogiornalisti. L'esperimento (che termina nel 1996) risulta una vera e propria scuola per giornalisti, nonché un programma di rottura con gli schemi e i metodi tradizionali. Il programma ha metodi produttivi particolari: usa in parte mezzi interni (per la progettazione e l'edizione del programma) e mezzi esterni (la realizzazione vera e propria delle inchieste) non usando il metodo dell'appalto per avere costi ridotti. Gli autori sono freelance, si pagano le spese, lavorano in modo autonomo anche se sotto la supervisione di responsabili della Rai.

Dal 1997 conduce "Report", programma in onda su Rai Tre, naturale evoluzione del precedente "Professione Reporter". Il programma affronta, sviscerandoli, numerosi temi problematici, dai più disparati, dalla salute alle ingiustizie fino alle inefficienze dei servizi pubblici. L'obiettività dei servizi dei giornalisti di "Report" risulta essere quantomeno pari all'insistenza nella ricerca della verità: fattori spesso scomodi quando i protagonisti oggetto delle inchieste appaiono non essere in buona fede.

Numerosi sono i premi e i riconoscimenti in ambito giornalistico che Milena Gabanelli ha ricevuto nel corso della sua carriera.

Di lei Giorgio Bocca ha detto: "Milena Gabanelli è l'ultima giornalista che fa inchieste vere, in un momento in cui su tutti i giornali sono state abbandonate. E addirittura stupisce che le possa fare."

Tra le pubblicazioni editoriali da lei firmate vi sono: "Le inchieste di Report" (con DVD, 2005), "Cara politica. Come abbiamo toccato il fondo. Le inchieste di Report." (2007, con DVD), "Ecofollie. Per uno sviluppo (in)sostenibile" (2009, con DVD), tutte edite da Rizzoli.

Nel 2013 in occasione delle elezioni del Presidente della Repubblica viene indicata dal MoVimento 5 Stelle (a seguito di una votazione online degli elettori del partito) come candidata a succedere a Giorgio Napolitano.

Nel 2016, dopo vent'anni di "Report" annuncia di voler abbandonare il programma, per dedicarsi a progetti nuovi. La conduzione di Report viene affidata all'amico e collega Sigfrido Ranucci, profondo esperto delle inchieste giornalistiche televisive.

Frasi di Milena Gabanelli

6 fotografie

Foto e immagini di Milena Gabanelli

Commenti

Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Milena Gabanelli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Milena Gabanelli.

Sabato 30 novembre 2024 15:24:48

Denuncia poca trasparenza concorso scuola PNRR 2023/24 Regione Veneto


Buongiorno,

sono una dei tanti docenti che ha superato il concorso ordinario scuola PNRR 1 2023/24 nella regione Veneto.
Mi faccio portavoce di tantissimi altri colleghi vittime della non trasparenza e menefreghismo da parte dell’USR Veneto.
Siamo risultati idonei (candidati che hanno superato tutte le prove concorsuali ma non rientrano con il punteggio tra i vincitori) a questo concorso (Concorso per titoli ed esami personale docente della scuola dell’infanzia e primaria su posto comune e di sostegno di cui al D. M. 206/2023) appena concluso e ci siamo ritrovati non vincitori, vedendo sfatare il nostro sogno di diventare di ruolo nella scuola italiana non sapendo nemmeno la propria posizione in graduatoria.
L’USR Veneto ha reso pubblica solo la graduatoria dei vincitori NON rendendo visibile il possesso della riserva del 30% come nelle altre regioni italiane (da bando un 30% dei posti dei vincitori sarebbe stato destinato a chi era, appunto, in possesso della riserva dei tre anni di servizio).
L’USR Veneto ha, inoltre, pubblicato solo una graduatoria dei vincitori e non di tutti gli idonei, impedendo, in tal modo, ai non vincitori, ma comunque idonei, di conoscere la propria posizione.
Tale NON trasparenza non ci permette, innanzitutto, di capire se ci siano stati errori e di intervenire di conseguenza su dati tangibili; inoltre, non conoscere la propria posizione è alienante, in quanto non ci dà la possibilità di capire la reale possibilità di entrare a seguito di una possibile rinuncia.
Dobbiamo fidarci ad occhi chiusi di ciò che fa l’USR Veneto? Della “graduatoria con informazioni occultate” che non ci è neppure permesso vedere? Tutto ciò è ingiusto e, aggiungerei, inaccettabile per una Pubblica Amministrazione non rendere visibili le riserve!

Inoltre, erano stati accantonati dei posti aggiuntivi ai 342 inizialmente destinati al ruolo dei vincitori del suddetto concorso passando ad essere 417. La graduatoria stilata e pubblicata lo scorso 27/11/2024 intorno alle ore 21: 00 è di soli 342 posti. Dove sono finiti gli altri 75 posti? La maggior parte di noi insegnanti ha contattato i vari Sindacati e nessuno ci dà delle informazioni aggiuntive al riguardo. I Sindacati ci hanno solo detto di inviare pec all’USR che non risponde mai. Questo modo di agire si chiama trasparenza?

Chiediamo:
-una maggiore trasparenza nella graduatoria: devono essere indicate le diverse riserve/preferenze come nelle altre regioni in modo tale da poter capire in maniera chiara se sono stati commessi degli errori.
-che venga pubblicata la graduatoria al completo affinché ognuno possa conoscere la propria posizione.
-Sono stati accantonati altri posti oltre i 342 (in totale 417) ! Nessuno ci dà risposta in merito alla loro destinazione.

Vogliamo segnalare inoltre che, goloso dei fondi stanziati per il PNRR, il Ministero sta per indire un nuovo concorso, al quale dobbiamo ripartecipare se vogliamo sperare di poter fare un lavoro che amiamo e per il quale siamo già stati considerati idonei.
Questi fondi europei sono stati promessi anche per combattere il precariato che contraddistingue il nostro paese dagli altri paesi europei.
Ora, a settembre molti docenti andranno in pensione e il prossimo anno si riproporrà il problema del precariato storico considerando i tempi biblici già sperimentati in questo concorso per la conclusione dello stesso: cattedre affidate con contratti a’ fino ad avente diritto’ caratterizzate da assunzioni da interpelli di personale non sempre preparato da un punto di vista pedagogico e didattico. Non riteniamo ‘sano’ per gli alunni nè tantomeno corretto nei confronti di chi ci affida l’educazione dei propri figli, vedersi cambiare un insegnante in corso d’anno, nè per quanto riguarda la stabilità psicologica, nè tantomeno per la continuità negli apprendimenti.

Un’ultima osservazione: la comunità europea ci critica per essere lo stato con docenti piu’ anziani. Per rifarsi di quest’immagine in questo concorso era già stata inclusa la clausula che, a parità di punteggio, dovesse aver la precedenza chi è più giovane. Nulla da contestare su questo punto se non il fatto che, già in fase di esame orale, i nati prima del 1985 sono stati pesantemente penalizzati con voti di gran lunga inferiori a chi è nato dopo, nonostante abbia sostenuto buone prove d’esame. Questo, a nostro avviso, è non rispettare l’art. 3 della costituzione: dovevame essere valutati tutti nello stesso modo, senza discriminazione d’età (abbiamo raccolto e confrontato i dati di molti di noi) ed è lapalissiano che in questo concorso le commissioni già facevano una preselezione.

Nella speranza che qualcuno ci ascolti e ci tolga da questa solitudine costellata di scorrettezze, porgo cordiali saluti.

Ins. Bellinda Cancellieri (portavoce del gruppo Trasparenza delle insegnanti del Veneto)

Mercoledì 30 ottobre 2024 13:24:01

Farmaci oncologici ad alto costo e sostenibilità del SSN


Buongiorno Dottoressa Gabanelli, Sono un medico oncologo e vorrei condividere con lei e con i suoi lettori questa riflessione sul tema dei farmaci oncologici ad alto costo in rapporto a giustizia distributiva e sostenibilità del nostro Servizio Sanitario Nazionale. La ringrazio per l'attenzione e la saluto cordialmente.

E’ dimostrato che la mortalità dei tumori è in calo, soprattutto, per il miglioramento delle condizioni socio-economiche e i progressi della prevenzione primaria e secondaria. Invece, la disinformazione scientifica fa credere che siano i cosiddetti Farmaci Oncologici Innovativi (FOI) il vero motore trainante dei progressi dell’oncologia.

La ricerca oncologica di qualità ha portato ad alcune terapie efficaci, tuttavia, la maggior parte dei farmaci a bersaglio molecolare, anticorpi monoclonali, immunoterapia, farmaci coniugati con anticorpi offrono benefici clinici modesti, non essendo quasi mai in grado di procurare la guarigione, determinando solo un modesto allungamento della sopravvivenza. Eppure il loro costo economico è altissimo – fino a 100.000 euro per ciclo completo - e sproporzionato al loro valore.

Il prezzo esagerato dei FOI è determinato soprattutto dalle enormi spese sostenute dall’industria farmaceutica per promuovere il marketing e garantire rapidi ed enormi profitti e solo in misura minore dagli investimenti nella ricerca e nello sviluppo (R&S) dei nuovi farmaci. I risultati sono la bancarotta finanziaria di pazienti e famiglie dei paesi privi di una sanità pubblica universalistica e l’insostenibilità economica dei sistemi sanitari nazionali. Paradossalmente, alla crisi del nostro SSN - che spende annualmente oltre 4 miliardi di euro per i FOI - corrisponde l’ottima salute dell’industria farmaceutica.

Da sole, le azioni di contenimento ispirate alle razionalità medico-clinica ed economico-manageriale (studi clinici, comitati etici, agenzie regolatorie, linee-guida, medicina basata sulle evidenze, percorsi diagnostico-terapeutici, negoziazione del prezzo, fondo per i farmaci innovativi ed altre), fondate sui criteri dell’efficacia e dell’efficienza non sembrano in grado di garantire la sostenibilità dei FOI come dimostra lo sforamento - di miliardi di euro - del tetto della spesa farmaceutica nazionale.

E’ giunto il momento, come sostiene il medico statunitense esperto di politica sanitaria Donald Berwich, di superare le ere ad impronta medica e manageriale e progredire verso un’era ad ispirazione morale, fondata sul principio della giustizia distributiva; sostenere una prospettiva personalista-solidaristica che affermi la dignità di qualsiasi persona, indipendentemente dallo stato di salute in cui si trova; rilanciare i principi del solidarismo inclusivo, costitutivi del nostro SSN, superando le concezioni individualiste dell’utilitarismo e del liberalismo; realizzare una distribuzione equa delle risorse fondata sulle priorità.

In oncologia i FOI assorbono molte più risorse economiche di altri settori altrettanto importanti, come la ricerca clinica indipendente, la ricerca di base, la prevenzione e le cure palliative per i quali l’allocazione delle risorse economiche è, in proporzione, irrisoria. Occorre ricollocare il bisogno dei FOI, in maniera equa, nella giusta posizione rispetto alle altre priorità oncologiche, non-oncologiche e non-sanitarie.

Molti pensatori contemporanei, fra cui Ivan Illich, Daniel Callahan, Seamus O’Mahony, Gianfranco Domenighetti - hanno lanciato un grido di allarme sullo sviluppo di “una medicina impossibile”, che promette risultati irrealistici, genera aspettative irrealizzabili, ha perso il senso della sua missione originaria di curare le malattie e alleviare le sofferenze e si rivela insostenibile. E puntano il dito sui conflitti d’interesse nei confronti dell’industria farmaceutica, molto frequenti in oncologia, che rischiano di far distogliere lo sguardo dall’interesse primario di fare il bene del cittadino-paziente e rivolgerlo verso interessi secondari.

L’industria farmaceutica, attraverso l’enorme potere economico, è in grado di influenzare tutta la filiera dei FOI: la ricerca clinica, le pubblicazioni scientifiche, i comitati etici, le agenzie regolatorie, gli ospedali, le università, gli oncologi, le società scientifiche, fino alle associazioni dei pazienti.

E’ urgente alzare l’asticella della giustificazione delle scelte in oncologia aumentando in tutti i portatori d’interessi la consapevolezza della portata del problema. Occorre migliorare la progettazione, esecuzione e divulgazione dei risultati degli studi clinici. I comitati etici e le agenzie regolatorie dovrebbero essere più restrittive nell’autorizzare gli studi e i nuovi farmaci e gli oncologi più critici nel loro impiego. Occorre affrontare seriamente il problema dei conflitti d’interesse in oncologia e promuovere la cultura del “doing more, does not mean doing better” - fare di più non significa fare meglio - come propongono i movimenti scientifico-culturali Choosing Wisely e Slow Medicine.

In conclusione, le razionalità medica e manageriale, da sole, stanno fallendo e necessitano del supporto di una razionalità etica, guidata dal criterio della giustizia, in grado di giustificare scelte sostenibili, fondate sulle priorità, che garantiscano una distribuzione equa delle limitate risorse sanitarie.
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Mercoledì 23 ottobre 2024 10:14:26

Farmaci oncologici ad alto costo e sostenibilità del SSN


Buongiorno dottoressa Gabanelli,
sono un oncologo parmigiano. Mi piacerebbe condividere con lei alcune riflessioni che ho scritto in un breve articolo sul tema dei nuovi farmaci oncologici ad alto costo in rapporto ai profitti esagerati dell'industria farmaceutica, i conflitti d'interesse e i riflessi negativi sulla tossicità finanziaria delle famiglie, l'ingiustizia distributiva e l'insostenibilità del nostro SSN. Innanzitutto mi piacerebbe il suo parere sull'argomento e poi, se lo riterrà meritevole d'interesse per un pubblico dibattito, sarei onorato se vorrà pubblicarlo. Nel caso mi dica come fare ad inviarlo. La ringrazio comunque della sua attenzione e del suo tempo prezioso e spero di incontrarla presto. Cordiali saluti. Vittorio Franciosi, Medico Oncologo, Parma

Domenica 21 luglio 2024 10:14:59

Invio proposta per indagine su truffe telefoniche


Gentile,
Le segnalo questa mia situazione. La segnalo perché non si ripeta e altre persone non vivano questa esperienza.

Sono stata contattata telefonicamente da un’operatrice che si è presentata come membro dello staff di Facile Energy.

Al momento della firma con codice QR non mi è arrivato il contratto.

L’ho segnalato al numero che mi è stato dato di riferimento e al numero WhatsApp di questa tale “Federica”.

Nonostante le mie richieste, il contratto non è arrivato.

Al telefono (durante la registrazione) mi è stata fatta una proposta contrattuale che omette totalmente il fatto che Facile Energy debba comprare il gas e la luce e che, quindi, io debba pagare le spese di vendita. Sono venuta a conoscenza della voce “vendita” in bolletta solo il giorno 11/06/2024 dopo l’arrivo della prima fattura molto più alta delle precedenti (la proposta, invece, mi faceva risparmiare).

I numeri di riferimento che avevo non esistono più.

Il numero di WhatsApp di Facile è una risposta automatica che non tiene conto delle mie esigenze.

Il centralino di Facile mi ha risposto in modo diverso: prima di controllare il contratto (ho segnalato che non l’avevo), poi di inviare reclamo a ufficio contratti, poi di aspettare a pagare per avere una risposta.

Dopo i moduli di reclamo inviati l’11/06 non ho avuto risposta.

Intanto, il sistema mi ha messo in mora (dopo 4 giorni dalla scadenza delle fatture e senza preavviso).

A luglio mi sono già arrivate due bollette da pagare al netto di zero msc di gas consumati.

Ho richiamato il call center che mi ha segnalato che la mail dl reclamo era stata inviata, tuttavia, io non l’ho mai ricevuta e mi è stato fatto un reinoltro.

Alla PEC inviata dal mio avvocato, il servizio di Facile non risponde. Sono stata contattata telefonicamente da un’operatrice che si è presentata come membro dello staff di Facile Energy.

Al momento della firma con codice QR non mi è arrivato il contratto.

L’ho segnalato al numero che mi è stato dato di riferimento e al numero WhatsApp di questa tale “Federica”.

Nonostante le mie richieste, il contratto non è arrivato.

Al telefono (durante la registrazione) mi è stata fatta una proposta contrattuale che omette totalmente il fatto che Facile Energy debba comprare il gas e la luce e che, quindi, io debba pagare le spese di vendita. Sono venuta a conoscenza della voce “vendita” in bolletta solo il giorno 11/06/2024 dopo l’arrivo della prima fattura molto più alta delle precedenti (la proposta, invece, mi faceva risparmiare).

I numeri di riferimento che avevo non esistono più.

Il numero di WhatsApp di Facile è una risposta automatica che non tiene conto delle mie esigenze.

Il centralino di Facile mi ha risposto in modo diverso: prima di controllare il contratto (ho segnalato che non l’avevo), poi di inviare reclamo a ufficio contratti, poi di aspettare a pagare per avere una risposta.

Dopo i moduli di reclamo inviati l’11/06 non ho avuto risposta.

Intanto, il sistema mi ha messo in mora (dopo 4 giorni dalla scadenza delle fatture e senza preavviso).

A luglio mi sono già arrivate due bollette da pagare al netto di zero msc di gas consumati.

Ho richiamato il call center che mi ha segnalato che la mail dl reclamo era stata inviata, tuttavia, io non l’ho mai ricevuta e mi è stato fatto un reinoltro.

Alla PEC inviata dal mio avvocato, il servizio di Facile non risponde.

Un saluto cordiale,
Alice Fatone

Martedì 9 luglio 2024 14:43:29

Una proposta


Gent. ma dott. essa Gabanelli,
la seguo e stimo molto per il lavoro che porta avanti ma sono qui per farle una critica e una proposta. Sono un MMG di Piacenza in pensione da alcuni mesi dopo una attività di una quarantina d' anni. Nel Data Room di ieri 8 Luglio, parlando con Enrico Mentana, indicava come, noi MMG (mi ritengo ancora tale), saremmo ormai dei meri trascrittori di indicazioni altrui e scaricheremmo i problemi sul SSN. Mi lasci dire che non mi riconosco in questa descrizione. Per anni ho fatto parte di una Medicina di Gruppo (MdG) e abbiamo sempre cercato di risolvere i problemi. Siamo aperti dalle 8, 30 alle 19 orario continuato con le nostre segretarie e almeno un medico sempre presenti. Abbiamo una infermiera per alcune ore tutti i giorni. Ci siamo dotati di holter pressorio (a nostre spese), di ECG (fornito dall'ASL) e altri strumenti. Abbiamo aderito (a nostre spese) a una piattaforma che permette ai nostri Pazienti di prenotare direttamente le visite, di richiedere i farmaci ad uso cronico, di contattarci in ogni momento durante le ore lavorative con la certezza di essere prontamente ricontattati. E tanto altro. Con i miei colleghi medici e il personale paramedico abbiamo affiancato e affianchiamo l'ASL nelle vaccinazioni (covid e altre). Tutto questo per noi ha un costo elevato in termini di denaro e riduce sempre di più il tempo chd possiamo dedicare a noi stessi e alle nostre famiglie. Le confesso di aver visto con i miei occhi colleghi piangere alla fine di una giornata di lavoro. No, non siamo delle eccezioni. Quanto le scrivo è comune a gran parte delle Medicine di Gruppo della mia mia città e della mia Regione. Certo ci sono ancora colleghi che lavorano da soli ma le giuro che non si sottraggono al lavoro e per molti versi sono ancor più sotto pressione di noi.
Dopo il suo Data Room una collega (che non fa parte della mia MdG) nella nostra Chat stamattina scriveva:

"... ma che dire della simpatica Gabanelli che afferma in tv che siamo dei meri trascrittori, che scarichiamo sulle strutture e visitiamo sempre meno (sic) ? Possiamo invitarla 1 giorno (è sufficiente) in uno dei nostri ambulatori ? Dobbiamo continuare a subire a testa bassa giudizi da chi non conosce il nostro lavoro ? "

Non pensa sia una bella proposta? Mi permetta quindi di invitarla a condividere una giornata di lavoro nella mia (la sento ancora tale) MdG.
Con stima

Lunedì 17 giugno 2024 11:00:16

Decreto legge 39/2024: la beffa finale per chi ha creduto nello Stato italiano


Gent. ma dr. ssa Gabanelli,
Le scrivo per portare alla Sua attenzione una situazione che per migliaia di Italiani è diventata drammatica e, in alcuni casi, sfiora la tragedia.
Mi chiamo Mauro Amato e vivo in un paese della provincia di Monza e della Brianza
Il superbonus 110 per me si era presentato un’occasione molto importante per poter rendere energeticamente più efficiente la mia vecchia casa di famiglia.
Ho pertanto avviato i lavori aderendo all’iniziativa Superbonus 110 nel 2022.
Mi sono affidato a tecnici esperti perché era per me fondamentale rispettare tutte le regole di progettazione e di cessione.
Entro il 31/12 2023 ho completato i pagamenti delle fatture del Sal II.
Sono anche riuscito a trovare un acquirente e, dopo aver ottenuto l’approvazione della parte documentale, ho avuto l’autorizzazione a procedere con la loro cessione.
Tutto è stato però vanificato a causa dell'ultimo decreto che ha improvvisamente blocco la possibilità di cedere le rate residue e, quindi, dopo aver perso la prima rata, ho perso tutto.
Anche a causa dei diversi blocchi normativi le procedure sono andate avanti più del previsto portandomi a perdere inizialmente la prima rata di cessione e tale autorizzazione finale è arrivata solo il giorno precedente alla pubblicazione dell’ultimo decreto e non ho avuto il tempo materiale per procedere con l’ultimo passaggio. Sarebbe bastati 1-2 giorni per terminare l’iter.
Ora mi trovo in una situazione tragica, con un mutuo notevole che non posso più compensare, rate insostenibili e le ultime fatture che non potrò saldare. Molto probabilmente a breve la banca mi chiederà aggiornamenti e potrebbe pignorarmi la casa di famiglia nella quale vivo con mia moglie e mio figlio piccolo e con mio padre ultraottantenne.
Sarebbe sufficiente una piccola apertura delle cessioni per portare a termine i progetti che erano partiti e sono proseguiti in accordo con una legge dello stato italiano.
Se così non fosse, la legge che doveva promuovere un sostegno dei cittadini si sta rivelando creatrice di situazioni tragiche e di grave povertà in cittadini che hanno avuto la sola colpa di essersi fidati dello Stato Italiano.
È tuttavia sceso uno strano silenzio sulla vicenda. Nessuno ne parla, anche “distratti” da fatti notevolmente meno importanti.
Sono membro dell’Associazione Esodati Del Super Bonus. L’Associazione sta cercando in tutti i modi di aiutare le persone che sono rimaste coinvolte in questo gravissimo “voltafaccia del governo” (probabilmente utilizzato come strumento di propaganda a scopi elettorali.
Spero che Voi possiate farsi portavoce di questa situazione che ha già iniziato a portare alle prime conseguenze tragiche (primi tentativi di suicidio) e potrebbe essere risolta con piccole modifiche della legge.
Confidando nel Suo interesse, che potrebbe portare alla salvezza di numerosissime famiglie che si trovano nella mia stessa situazione,
Vi invio i miei più distinti saluti

Mauro Amato

Martedì 14 maggio 2024 10:49:52

Invio di un libro


Dottoressa Gabanelli, vorrei inviarLe copia di un mio libro che uscirà a fine giugno ove tratto di storie di pazienti psichiatrici ho incontrato nella mia lunga vita professionale ma dedico un capitolo (ed alcune storie) ad un racconto dei trent'anni di Legge 180 nella nostra Provincia ed alla attuale crisi della psichiatria pubblica.
Potrebbe esserLe utile se volesse fare una indagine sullo stato attuale della Psichiatria Pubblica.
La ringrazio per l'attenzione e Le chiedo un recapito ove inviare il libro.
Con stima.

Eraldo Mancioppi

Martedì 16 aprile 2024 10:07:04

Formazione ecografica dei medici di medicina generale


Gent. ma Milena Gabanelli,
volevo complimentarmi per l'ultimo suo dataroom sui medici di medicina generale (MMG) e in particolare sulla assoluta necessità di una loro formazione adeguata e al passo con i tempi. Penso che questo possa essere fatto soltanto dalla Medicina Interna e non dalle specialistiche (Cardiologia/Ematologia etc) cui, per un riflesso culturale Pavloviano, si rivolgono le Direzioni Sanitarie delle Regioni. L'esempio fatto sull'ecografia (colica renale) è perfettamente calzante. Non occorre essere un espertissimo ecografista (che sa tutto di tutto) per vedere l'effetto di un calcolo renale sul rene (dilatazione a monte dell'uretere). Il problema è che oggi l'ecografia è offerta formativamente come un monolite (o tutto o niente) e in questo modo il MMG (come chiunque altro) si spaventa e rinuncia. FADOI (federazione degli Internisti ospedalieri, di cui sono stato direttore della formazione) organizza un corso di ecografia per internisti ospedalieri e MMG mirato al completamento dell'esame obiettivo con ecografi pocket (smartphone) che, a mio parere, dovrebbe essere (siamo nel 2024...) lo standard per qualsiasi dottore (= colui che visita e si prende in carico un paziente). Quindi non si diventa ecografisti tuttologi, ma si accede a un primo livello di competenze ecografiche che ti fa trovare dei reperti fondamentali per le decisioni cliniche da prendere, esattamente come ha mostrato Lei per la colica renale. Mi fermo qui, perché sarebbe lunga e, ovviamente, sarei ben felice ed onorato se volesse ulteriori chiarimenti. Termino solo con uno spunto per un possibile suggerimento: lo sapeva Lei che i fondi per la sanità che le Regioni ricevono sono per il 99% a quota capitaria e solo per l'1% per il raggiungimento dei LEA? Io no, come tantissimi altri colleghi e penso anche il grande pubblico...
Un cordiale saluto e ancora complimenti
Dr. Mauro Silingardi
Direttore Medicina Interna A - Ospedale Maggiore/AUSL Bologna

Mercoledì 27 marzo 2024 14:29:31

Prefazione di un libro


Gen. ma dott. ssa Gabanelli,
sto ultimando un saggio sul femminismo e la storia dell'emancipazione della donna in Italia, ma non solo, e mi piacerebbe avere una sua prefazione. L'ho anche citata nel libro per il suo impegno nel portare alla luce le ingiustizie sociali e le violazioni dei diritti umani. La casa editrice coinvolta è Albeggi Editori.
Mi faccia sapere se è interessata.
Grazie.
Cordiali saluti.
Nadia Mari

Mercoledì 19 luglio 2023 09:16:48

Buongiorno,
sono molto onorato che il messaggio inviato ieri con tema lavoro/disoccupazione e ricambio generazionale qualcuno l'abbia letto e pubblicato.
Mi preme presentare le mie scuse per aver inviato un doppione nell'invio della mail successiva e per aver creato un po di confusione eccedendo nella copia incolla.
Sono ben accetti coloro, e mi auguro ce ne siano, e ai quali fornirò chiarimenti e che intendono approfondire (aiutandomi nel mio scopo) tale problema.
Ringraziamenti infiniti per quanto è già stato fatto.
Cordiali
Brachini 328-------

Martedì 18 luglio 2023 10:40:55

Lavoro/disoccupazione e ricambio generazionale


Buongiorno Dottoressa,
la contatto quale mancato capo dello Stato per proporle il gravoso problema sociale nazionale lavoro/disoccupazione e ricambio generazionale.
E' un problema che riguarda tutti in quanto tutti abbiamo figli, parenti o conoscenti che prima o poi affronteranno il problema lavoro e se veramente teniamo a loro non solo a parole ma nei fatti dobbiamo far sì, iniziando da noi stessi, che non si faccia un doppio lavoro o si abbia una doppia entrata lavorativa.
Vivo ad Osimo (AN) da quando sono nato 73 anni fa, sono cattolico praticante ed impegnato in alcune attività della mia parrocchia; ho tenuto a farle conoscere la mia età per evidenziare che non lotto per me ma per quella che ritengo sia un'ingiustizia nei confronti della PERSONA disoccupata nonché di tuvia la nuova generazione e di molti altri benefici sociali.
Non ci piove che: se vengono concessi due lavori o due entrate lavorative a Tizio inevitabilmente si nega un’opportunità di lavorare a Caio.
La mia vuole essere una pacifica lotta al permissivismo statale, a parere di molti quantomeno anomalo, che permette di scegliere se continuare o meno a lavorare anche dopo aver scelto la pensione riducendo di molto le probabilità lavorative per le nuove generazioni e vuole essere una stimolazione ad una pacifica/discussione/dialogo su questo tema in quanto ogni problema si risolve o si attenua solo discutendone.
Per non appesantire troppo la presente mail ulteriori riflessioni di personaggi noti che vertono sulle parole togliere sul buon senso e sull'incostituzionalità.
Sarei onorato una volta letto, e spero condiviso, se mi aiutasse nel mio intento che è quello di farlo veicolare il più possibile, ad esempio lei può farlo nell'ambito della redazione gliele invio in una mail seguente.
Questa mail e la seguente possono servire per stimolare una pacifica discussione/dialogo utilizzando quanti più canali possibili come radio, televisione, giornali o quant'altro in quanto ogni problema si risolve o si attenua solo discutendone.
Mi auguro che queste mail possano giungere a lei magari tramite un suo collaboratore o magari possano essere recepite da da qualcuno che condivide il tutto e con il quale posso approfondire il problema che con due sole mail può essere solo accennato.
Cordiali saluti
Fabio Brachini 328------- o -------

Mail successiva. Riflessioni su un gravosoproblema sociale nazionale dove la prima vittima è la PERSONAdisoccupataOgnigiorno in mille luoghi e in mille modi si sente parlare del problemalavoro e di come diminuire il livello di disoccupazione. Amio avviso un ulteriore modo si potrebbe trovare andando a rifletteresul fatto che, è necessario evidenziarlo, è innegabile: OGGI inmolte aziende molti vanno in pensione e, continuando a lavorareAUTORIZZATI lì (o altrove), sottraggono il lavoro ad altre PERSONEche “GRIDANO DI DOLORE”. Finoa quando accadrà questo è da dimenticarsi il ricambiogenerazionale!!! C’èbuonsenso in questo? E’ un tema sul quale si può aprire unadiscussione? La Cultura attualmente presente nella nostra societànecessita di essere migliorata. Diseguito alcuni spunti di meditazione personali e non i qualievidenziano che oggi sicuramente BUONSENSO NON CE NE’ valutareaddirittura se il fatto è da considerare anticostituzionale Lo Stato italiano Padre e contemporaneamente figlio della Costituzione è anche il padre adottivo di circa 60.000.000 di figli protetti, custoditi dalla Costituzione; per cui se consideriamo lo Stato come padre mi si faccia capire quale genitore che ha più figli in un giorno di temporale ad alcuni di loro da due, tre ripari e ad altri nessuno. E’ COSTITUZIONALE? IO SONO CONVINTO DI NO!!! Nel nostro bel Paese si permette un secondo lavoro (spesso terzo, quarto ecc. .) ad una stessa persona, pensionati compresi, facendo così stare meglio chi già sta bene ma per fare ciò inevitabilmente TOGLIE, come logica conseguenza, lavoro ad altre PERSONE. E’ GIUSTO? E’ COSTITUZIONALE? IO SONO CONVINTO DI NO!!! Uno stupendo pensiero di Enzo Biagi dice che: PER UCCIDERE UN UOMO NON E’ NECESSARIO TOGLIERGLI LA VITA BASTA TOGLIERGLI IL LAVORO. Papa Francesco rivolgendosi agli abitanti di Scampia sotto forma di domanda alla quale poi diede una risposta disse: come si chiama chi TOGLIE il lavoro alla PERSONA? Si chiama CORRUZIONE. Papa Francesco più volte parla di Costituzione in particolare quando dice: “Gli uomini e le donne si nutrono del lavoro: con il lavoro sono unti di dignità”, ha detto dopo aver elogiato l’articolo 1 della nostra Carta. Ammonendo: “Togliere il lavoro alla gente o sfruttare la gente con lavoro indegno o malpagato è anticostituzionale”. Quanti spazi, quanti lavori si creerebbero se lo Stato, autore dell’ingiustizia perpetrata nei confronti della PERSONA disoccupata, mediante un coscienzioso atto di giustizia sociale a vantaggio dei disoccupati presenti e futuri, abolisse il doppio lavoro autorizzato! La mia vuole essere una pacifica lotta al doppio lavoro autorizzato e NON contro chi svolge un secondo lavoro anche se non sarebbe male che questi si rendessero conto che sono concausa, che contribuiscono alla mancanza di lavoro per altre PERSONE; nel mio piccolo comune Osimo sono dovuto ricorrere a strutture private dove operano persone che contemporaneamente sono dipendenti pubblici, dipendenti privati o pensionati; rapportato a livello nazionale il fenomeno assume dimensioni negativamente enormi. E’ GIUSTO CHE CIO’ AVVENGA? E’ COSTITUZIONALE? IO SONO CONVINTO DI NO!!! Ben vengano quante più strutture in concorrenza tra loro in ogni settore lavorativo a tutto vantaggio del risultato finale che poi sarebbe il miglioramento del servizio stesso a patto che in esse non vi lavorino persone che abbiano già un’entrata lavorativa siano esse dipendenti pubblici, dipendenti privati o pensionati. ALLORA SI CHE SI RISPETTEREBBE LA COSTITUZIONE!!! La nostra Costituzione all’art. 1 sancisce che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, poi l’art. 3 ed in particolare l’art. 4 dicono che il lavoro è per tutti; quindi va da se che il lavoro che c’è va prima messo a disposizione di tutti e poi, solo quando non esiste più un disoccupato, può essere concesso in seconda battuta a chi può o a chi vuole impiegare il proprio tempo libero come meglio crede. Qualsiasi motivazione ECONOMICA E NON deve passare in secondo piano; stando così le cose ritengo sia ANTICOSTITUZIONALE!!! NON E’ COSI’? IO SONO CONVINTO DI SI!!! Alla luce di queste riflessioni la nostra Costituzione continua ad essere la più bella del mondo? Ritengo che per realizzare questi principi sanciti nella Costituzione sia proprio tramite una legge nazionale che si troverebbero subito, a costo zero tra l’altro, molti posti di lavoro; il tutto in contrapposizione a quanto sostiene l’ex ministro Del Rio il quale dice che IL LAVORO NON SI PUO’ CREARE PER LEGGE (vedi intervista televisiva a PANE QUOTIDIANO). Ritengo che sia necessario far pressione nei confronti dei nostri politici di turno a prescindere dalla loro appartenenza partitica poiché il problema non è partitico bensì politico con la P maiuscola tramite una pacifica denuncia del fatto. Purtroppo però percorrendo questa strada non si riuscirà mai a vedere la luce in fondo al tunnel. Durante il suo discorso di fine anno 2016 il nostro Presidente della Repubblica ha detto tra l’altro che la disoccupazione è il problema numero 1 per il nostro Paese; è necessario quindi fargli notare che è un suo DOVERE far rispettare la Costituzione. Il nostro Capo dello Stato potrebbe e DOVREBBE, invece, “illuminare” il tunnel; alla Politica con la P maiuscola poi spetterà il compito di trovare il giusto compromesso per gli accordi presi fino ad oggi. Il nostro Capo dello Stato durante le manifestazioni del primo maggio 2018 ci sprona ad essere orgogliosi della nostra Carta Costituzionale; ci dice anche che la nostra Costituzione è sollecitazione alla PRIMA affermazione del DIRITTO al lavoro. Ora, mi domando, fin quando non si rimuoverà l’ostacolo del Doppio Lavoro Autorizzato dove si trova il BUONSENSO, la DEMOCRAZIA ECC. ???

Mail successiva.

Riflessioni su un gravosoproblema sociale nazionale dove la prima vittima è la PERSONA disoccupata Ognigiorno in mille luoghi e in mille modi si sente parlare del problemalavoro e di come diminuire il livello di disoccupazione. Amio avviso un ulteriore modo si potrebbe trovare andando a rifletteresul fatto che, è necessario evidenziarlo, è innegabile: OGGI inmolte aziende molti vanno in pensione e, continuando a lavorareAUTORIZZATI lì (o altrove), sottraggono il lavoro ad altre PERSONEche “GRIDANO DI DOLORE”. Finoa quando accadrà questo è da dimenticarsi il ricambiogenerazionale!!! C’èbuonsenso in questo? E’ un tema sul quale si può aprire unadiscussione? La Cultura attualmente presente nella nostra societànecessita di essere migliorata. Diseguito alcuni spunti di meditazione personali e non i qualievidenziano che oggi sicuramente BUONSENSO NON CE NE’ valutareaddirittura se il fatto è da considerare anticostituzionale Lo Stato italiano Padre e contemporaneamente figlio della Costituzione è anche il padre adottivo di circa 60.000.000 di figli protetti, custoditi dalla Costituzione; per cui se consideriamo lo Stato come padre mi si faccia capire quale genitore che ha più figli in un giorno di temporale ad alcuni di loro da due, tre ripari e ad altri nessuno. E’ COSTITUZIONALE? IO SONO CONVINTO DI NO!!! Nel nostro bel Paese si permette un secondo lavoro (spesso terzo, quarto ecc. .) ad una stessa persona, pensionati compresi, facendo così stare meglio chi già sta bene ma per fare ciò inevitabilmente TOGLIE, come logica conseguenza, lavoro ad altre PERSONE. E’ GIUSTO? E’ COSTITUZIONALE? IO SONO CONVINTO DI NO!!! Uno stupendo pensiero di Enzo Biagi dice che: PER UCCIDERE UN UOMO NON E’ NECESSARIO TOGLIERGLI LA VITA BASTA TOGLIERGLI IL LAVORO. Papa Francesco rivolgendosi agli abitanti di Scampia sotto forma di domanda alla quale poi diede una risposta disse: come si chiama chi TOGLIE il lavoro alla PERSONA? Si chiama CORRUZIONE. Papa Francesco più volte parla di Costituzione in particolare quando dice: “Gli uomini e le donne si nutrono del lavoro: con il lavoro sono unti di dignità”, ha detto dopo aver elogiato l’articolo 1 della nostra Carta. Ammonendo: “Togliere il lavoro alla gente o sfruttare la gente con lavoro indegno o malpagato è anticostituzionale”. Quanti spazi, quanti lavori si creerebbero se lo Stato, autore dell’ingiustizia perpetrata nei confronti della PERSONA disoccupata, mediante un coscienzioso atto di giustizia sociale a vantaggio dei disoccupati presenti e futuri, abolisse il doppio lavoro autorizzato! La mia vuole essere una pacifica lotta al doppio lavoro autorizzato e NON contro chi svolge un secondo lavoro anche se non sarebbe male che questi si rendessero conto che sono concausa, che contribuiscono alla mancanza di lavoro per altre PERSONE; nel mio piccolo comune Osimo sono dovuto ricorrere a strutture private dove operano persone che contemporaneamente sono dipendenti pubblici, dipendenti privati o pensionati; rapportato a livello nazionale il fenomeno assume dimensioni negativamente enormi. E’ GIUSTO CHE CIO’ AVVENGA? E’ COSTITUZIONALE? IO SONO CONVINTO DI NO!!! Ben vengano quante più strutture in concorrenza tra loro in ogni settore lavorativo a tutto vantaggio del risultato finale che poi sarebbe il miglioramento del servizio stesso a patto che in esse non vi lavorino persone che abbiano già un’entrata lavorativa siano esse dipendenti pubblici, dipendenti privati o pensionati. ALLORA SI CHE SI RISPETTEREBBE LA COSTITUZIONE!!! La nostra Costituzione all’art. 1 sancisce che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, poi l’art. 3 ed in particolare l’art. 4 dicono che il lavoro è per tutti; quindi va da se che il lavoro che c’è va prima messo a disposizione di tutti e poi, solo quando non esiste più un disoccupato, può essere concesso in seconda battuta a chi può o a chi vuole impiegare il proprio tempo libero come meglio crede. Qualsiasi motivazione ECONOMICA E NON deve passare in secondo piano; stando così le cose ritengo sia ANTICOSTITUZIONALE!!! NON E’ COSI’? IO SONO CONVINTO DI SI!!! Alla luce di queste riflessioni la nostra Costituzione continua ad essere la più bella del mondo? Ritengo che per realizzare questi principi sanciti nella Costituzione sia proprio tramite una legge nazionale che si troverebbero subito, a costo zero tra l’altro, molti posti di lavoro; il tutto in contrapposizione a quanto sostiene l’ex ministro Del Rio il quale dice che IL LAVORO NON SI PUO’ CREARE PER LEGGE (vedi intervista televisiva a PANE QUOTIDIANO). Ritengo che sia necessario far pressione nei confronti dei nostri politici di turno a prescindere dalla loro appartenenza partitica poiché il problema non è partitico bensì politico con la P maiuscola tramite una pacifica denuncia del fatto. Purtroppo però percorrendo questa strada non si riuscirà mai a vedere la luce in fondo al tunnel. Durante il suo discorso di fine anno 2016 il nostro Presidente della Repubblica ha detto tra l’altro che la disoccupazione è il problema numero 1 per il nostro Paese; è necessario quindi fargli notare che è un suo DOVERE far rispettare la Costituzione. Il nostro Capo dello Stato potrebbe e DOVREBBE, invece, “illuminare” il tunnel; alla Politica con la P maiuscola poi spetterà il compito di trovare il giusto compromesso per gli accordi presi fino ad oggi. Il nostro Capo dello Stato durante le manifestazioni del primo maggio 2018 ci sprona ad essere orgogliosi della nostra Carta Costituzionale; ci dice anche che la nostra Costituzione è sollecitazione alla PRIMA affermazione del DIRITTO al lavoro. Ora, mi domando, fin quando non si rimuoverà l’ostacolo del Doppio Lavoro Autorizzato dove si trova il BUONSENSO, la DEMOCRAZIA ECC. ???
Fabio Brachini

Martedì 28 febbraio 2023 09:03:38

Partite Iva Forfettario


Buon giorno Milena,
sono un libero professionista che è dovuto diventarlo perché la Olivetti bene o male è sparita dal mercato... !
Ho sentito il suo intervento circa il regime forfettario delle partite IVA al 15% e... mi scuso con lei ma l'ho trovato inesatto e forviante.
Lei ha paragonato una partita IVA con un dipendente idraulico e alla fine, da quanto visto, sembra che a tutti gli idraulici convenga aprire una partita IVA!
Non è così perché lei alla fine dice che con le stesse caratteristiche la partita IVA intasca 8K€ in più... ma doveva approfondire e dire che: 1) Il dipendente se si ammala manda un certificato e il suo mese è salvo la partita IVA no a meno di assicurazioni costose che vanno a erodere gli 8K€ 2) ogni anno uno stipendio del dipendente va in TFR... la partita IVA no! 3) Quando va in pensione la partita IVA porta a casa si e no 1000€ il dipendente invece gli cambia poco rispetto allo stipendio 4) e fondamentale se capitano 3 o 4 giorni di non lavoro il dipendente lo stipendio lo ha ugualmente la partita IVA no... ! lei mi dirà ma io ho fatto una comparazione sull'anno fiscale... si ma su un anno l'anno dopo c'è una pandemia... il dipendente non cambia nulla la partita IVA si!. .. ! Insomma io lo rivedrei questo suo video! !

Lunedì 27 febbraio 2023 21:01:57

Flat tax


Buona sera Sig. ra Gabanelli,
Nel suo intervento sulla 7 ha paragonato la tassazione di un idraulico in regime di partita iva ed uno dipendente.
Ha indicato ricavi per 65.000€ ed immagino che siano già al netto dei costi di acquisto materiali (altrimenti…).
Ciò premesso. Ha quindi calcolato in 9.100€ i costi che riconosce il regime forfettario.
Ora mi potrebbe gentilmente spiegare come i costi di un idraulico possono restare all’interno di questo importo ?
- ammortamento annuale di un furgone
- costi manutenzione furgone + assicurazione
- carburante per i trasferimenti
- quota ammortamento di tutte le attrezzature

Quindi il suo esempio secondo il quale un idraulico dipendente ha un reddito finale inferiore a di 7.000€ rispetto ad un autonomo dal mio punto di vista non ha senso.
Saluti
Marco

Martedì 21 febbraio 2023 11:36:13

Intervento del 20/02/2023 a LA7 di Mentana


Buongiorno Sra Gabanelli,
ho visto ieri sera il suo intervento televisivo sulla situazione in Ucraina, se permette ho notato un'inesattezza storica abbastanza grave,
Lei ha paragonato la guerra di aggressione di Putin contro l'Ucraina a quella degli Stati Uniti in Vietnam.
Oggettivamente quella degli Stati Uniti non fu una guerra di aggressione, l'esercito americano andò in Vietnam del Sud a difendere uno Stato amico dall'offensiva del Vietnam del Nord, come di fatto successe anche in Corea del Sud.
Non ci fu assolutamente un'invasione terrestre in Vietnam del Nord, truppe statunitensi non si avvicinarono mai ad Hanoi, ci furono si dei violenti bombardamenti per fiaccare, inutilmente, l'esercito vietnamita, ma l'aggressione e l'invasione è un'altra cosa.
Cordiali saluti.
Mirco.

Mercoledì 18 gennaio 2023 19:28:19

Opzione Donna


Gent. ma dott. ssa Gabanelli,
Ho appena letto il suo pezzo: "Pensioni: le menzogne dei politici" e mi permetto di esternarle il mio punto di vista.
Sono nata il 2 gennaio 1964 e, come molte altre coetanee, facendo affidamento sulle reiterate promesse di tutti i partiti dell'attuale maggioranza riguardo alla proroga di Opzione Donna con i requisiti vigenti al 31/12/2021 o addirittura all'intenzione di renderla strutturale, sono rimasta profondamente delusa dal modo in cui la legge di bilancio ha stravolto e ristretto la misura, consentendone l'accesso a meno di un migliaio di donne italiane aventi gli ulteriori vincolanti requisiti di essere caregiver, invalide o licenziate.
E tutte le altre donne che hanno raggiunto l'anzianità contributiva e anagrafica per esercitare liberamente l'unica opzione che, seppur penalizzante economicamente, rappresenta la sola modalità loro riservata dal 2004 in avanti???
Non dimentichiamo che le quote 100-102 e 103 hanno fortemente discriminato le donne, per le quali è praticamente impossibile raggiungere la stessa anzianità contributiva degli uomini!
Perché i mezzi di comunicazione non riportano l'effettiva situazione? ? Tutto tace al riguardo e si parla di proroga, quando in realtà la misura è stata stravolta e tutte le promesse fatte alle donne disattese.
Anche dopo la manovra di Bilancio, forse per tenerci buone, voci della maggioranza hanno ventilato che qualcosa si sarebbe potuto fare con il Milleproroghe o con un decreto ad hoc.
Domani si terrà l'incontro tra il Ministro del Lavoro e i Sindacati.
Noi donne non molliamo. Il Comitato Opzione Donna Social e il Movimento Opzione Donna hanno organizzato un presidio sotto al Ministero del Lavoro. L'ingiustizia è grande, la delusione profonda.
Ho sempre ammirato la sua schiettezza e trasparenza e ho voluto esternarle questa situazione al limite del paradosso.
Mi perdoni per il tempo che le ho sottratto, ma sentivo il dovere di informarla.
Con sincera stima,
Maria Grazia Binda Beschi

Giovedì 15 dicembre 2022 09:59:11

KiteGen, perché non decolla ?


La fusione nucleare è lontana e per salvare il pianeta e migliorare il clima bisogna prendere strade nuove. Alla fine non ci resta che sperare negli aquiloni della Kitegen che sfruttano il vento della troposfera, venti forti e costanti presenti in tutto il pianeta, che possono darci tutta l'energia di cui abbiamo bisogno. Il problema è che non si trovano € 50milioni per avviare la filiera industriale con 50 unità Kitegen Stem da 3 MW che dimostrerebbero questa verità. Perchè non si trovano € 50milioni ?
Chissà se Milena Gabanelli può svelare il mistero ?

Martedì 21 giugno 2022 17:40:45

Tecnologia molto sospetta


Vi prego di controllare la tecnologia E4SHIELD di Elettronica Group, che promette di “disattivare i virus, incluso SARS COV2, con la radiofrequenza”. Fosse la solita teoria-bufala diffusa via chat, non vi farei perdere tempo, ma si tratta di un prodotto di una grande azienda… se avete la possibilità, chiedete un parere ad un professore di Campi Elettromagnetici o Microonde, che non sia coinvolto in tale affare e/o con Elettronica Group! Sembra proprio essere la solita brutta storia all’italiana. Grazie e buona serata

Lunedì 16 maggio 2022 20:28:28

Crisi energetica


Gentilissima dot. ssa Gabbanelli, sono in attesa di seguire sul suo servizio sulla difficile crisi energetica attuale. Sono un dipendente enel che presto uscirà per pensione anticipata. Ho lavorato in produzione e nel 2015 ho vissuto la chiusura di 23 centrali termoelettriche perché fuori mercato inquinanti e non più redditizie. Alla vendita del sito ho manifestato le mie perplessità rispetto al nuovo indirizzo che sarebbe stato dato all'area industriale, turistico ricettivo. In opposizione all'opinione quasi unanime, ritenevo indispensabile che l'area rimanesse allo scopo di produzione di energia attraverso sistemi diversi anche rinnovabili. Mi fu risposto che eravamo in eccesso di disponibilità di energia. Forse esistevano interessi diversi

Giovedì 28 aprile 2022 23:53:50

Università e corsi on line


Buonasera
Sono una studentessa lavoratrice che ha deciso di laurearsi a 50 anni.
Paradossalmente posso ringraziare la pandemia che ha costretto le università a erogare lezioni in presenza e a distanza.
Molti studenti stanno chiedendo di mantenere la duplice modalità che consente di recuperare lezioni in caso di malattia o di studenti lavoratori.
Purtroppo il sentore è che molte università torneranno al medioevo togliendo la possibilità di seguire a distanza.
Questo immagino che sia dovuto alla necydi tutelare gli interessi delle università private.
Chiedo se potete approfondire la questione.
Io avevo già chiesto prima della pandemia la possibilità di seguire a distanza. Mi era stato risposto che questo servizio veniva erogato solo dalle università on line...
Quanti interessi a discapito di quanto prevede la costituzione... facilitare e favorire l'accesso all'istruzione... ma chi lavora evidentemente non ha diritto ad istruirsi... o almeno non all'università.

Martedì 19 aprile 2022 01:25:35

Denuncia a magistratura corrotta


Sto vivendo una situazione terribile a causa di miei brevetti vigliaccamente copiati da aziende di elettrodomestici che non hanno esitato a corrompere Giudici e anche miei avvocati da me incaricati e pagati ho le prove e possibile avere un aiuto ? ? ho prove e documenti a supporto di quanto sostengo!!! Giorgio Furzi t. 348-------

Lunedì 4 aprile 2022 09:47:23

Uso razionale dell'energia


Buongiorno, ho scritto qualche giorno fa accennando alle problematiche energetiche legate all’approvvigionamento / forniture di gas. I problemi energetici sono molto complessi e richiedono forti competenze multidisciplinari. Sulle TV e Radio possiamo assistere quasi quotidianamente a programmi dove vengono invitati politici e giornalisti che poco hanno a che fare con l’argomento. “Rubano” qualche informazione e poi si spacciano per esperti. Non è così che deve funzionare. Occorre spiegare (da chi ne capisce qualcosa) che prima di consumare è necessario porsi la domanda se stiamo consumando bene o male! L’uso o l’utilizzo razionale dell’energia dovrebbe essere considerato come una materia scolastica o Universitaria. Non significa consumare di meno per rinunciare a dei “benefici” ma consumare meglio. E’ risaputo che è possibile ridurre almeno un terzo dei consumi in tutti i settori (gas, petrolio, energia elettrica). E’ importante dedicarsi agli approvvigionamenti, ma è fondamentale agire sui consumi. Non siamo ancora entrati seriamente in quest’ottica. E dobbiamo sbrigarci.

Venerdì 1 aprile 2022 18:34:20

Blocco delle rinnovabili in italia


Buongiorno
Sarebbe bello venisse approfondito e divulgato un servizio che spieghi i motivi per i quali in italia ci vogliono 7 anni per ottenere autorizzazioni all'allaccio alla rete elettrica di impianti rinnovabili.
Grazie.

Giovedì 31 marzo 2022 12:37:14

Astrosamanta si è dimessa dall'esa. Dicono per un'ingiustizia.
Potresti dirmi cosa c'è di vero?
Grazie.

Martedì 29 marzo 2022 12:25:34

Momento strano!


Ciao Milena.
Lavoro nel settore gas gpl uso domestico (da non confondere con quello autotrazione) dal 1989.
Sarò breve, dall'inizio guerra in Ucraina, è successa una cosa strana, un po alla volta il gpl.. manca!.
In più è molto aumentato.
La cosa è un pò ingiustificabile, solo il 20% del fabbisogno arriva dai mari del nord, il resto Africa, Olanda, ecc.
Non è un prodotto estratto, gpl viene da gas di petrolio liquefatto, sono fumi di scarto nelle varie fasi lavorazione a caldo nelle raffinerie. È pieno, e negli anni 50, lo consideravano scarto.
Segue il mercato Platz, cioè il prezzo deciso in base i paesi più caldi, noi siamo al paese europeo caldo, quindi costa di più.
Non sono un professionista, sono un operaio, ma ci lavoro da più di 30 anni.
All'inizio questo "scarto" costava 380 lire al litro più 9%iva.
Ora si viaggia attorno ad 1, 20€ + 22%iva.
Mi sono sempre chiesto, come mai, da molti anni che seguo le inchieste, da Report e molte altre, come mai non si sia mai indagato su questo mercato, MILIARDARIO,
Ora manca prodotto, credo sia una speculazione ad ore. Visto che il barile del petrolio non è poi aumentato e col metano, il gpl non centra niente!

Ti ringrazio. Spero d'aver dato un imput.
Ciao Milena...

Lorenzo

Mercoledì 23 marzo 2022 16:31:35

Analisi BEN alla luce delle recenti problematiche energetiche


Buongiorno, sono un ingegnere di 69 anni ancora in attività. Mi sono occupato per 45 anni di progetti di risparmio energetico e di efficientamento energetico di grandi e medie utenze. Non avete idea di quanto si possa fare in questo settore e dei risultati che si possono ottenere. Siamo la nazione del “Francia o Spagna purché se magna”, del quieto vivere, del non sforzarsi e del fare le cose solo se ci pagano (vedere gli enormi incentivi che lo Stato ha generosamente messo a disposizione). Stimolato dai colleghi ho scritto due brevi fascicoli sul bilancio energetico nazionale e sulle tematiche energetiche che ci stanno attanagliando, con suggerimenti su come cercare di risolvere il problema delle forniture di gas. Sono certissimo che siate al corrente di tutto, ma a volte può sfuggire qualcosa. Se mi fornite un indirizzo mail al quale allegare i due fascicoli sarei lieto di inviarveli.
Cordialmente.
Maurizio Maria Paganotto

Mercoledì 23 marzo 2022 09:54:57

Richiesta partecipazione a prossima edizione del festival costituzioone che si terra' a san daniele del friuli a fine maggio. Per ka nostra attivita' la rimandiamo al nostro sito "festival costituzione"

Buongiorno sono il vicepresidente dell'assocuazione di promozione sociale per la costituzione, attiva a San Daniele fel Friuli da oltre una decina d'anni. Noi vorremmi invitarla a partecipare alla prossima eedizione del nostro Festival Costituzione, che si svolgera' a san Daniele (ud) dal 27 al 29 maggio e che riguardera' l'art. 37 della carta " donne, lavoratrici, madri (hanno gia' dato la loro disoonibilita' Elsa Fornero, Lucia Azzolina, Elena Bonetti.. Ecco perche' ci piacerebbe davvero poterla avere come relatrice qui con noi. La rimando al nostro sito per tutti i nostri trascorsi. Sito: Festival Costituzione.. le lascio anche ulteriori recapiti mio cell 335 ------- e mia mail: ------- grazie e cordiali saluti

Martedì 22 marzo 2022 08:18:45

Emergenza fertilizzanti (dataroom del 21 marzo 2022)


Buongiorno, in riferimento alla non soluzione della produzione di fertilizzanti tramite gli impianti di Biogas/Biometano, chiedo alla signora Gabanelli di approfondire meglio l'argomento poiché non è vero che vengano impiegati in questi impianti letame ecc... ma cereali distolti dal cibo e soprattutto anche matrici tossiche che quindi inquinano anziché fertilizzare. È gravissimo fare affermazioni non supportate dalla realtà. Aspetto ulteriori chiarimenti dalla dott. sa Milena che in questo frangente ha deluso la stima che avevo di lei e del suo lavoro.

Lunedì 21 marzo 2022 22:07:28

Commento all'intervento sulla 7 del 21-03-22


Gentile Gabanelli,
l'ho sempre ammirata come giornalista coraggiosa e competente, ma stasera una parte del suo intervento non mi ha soddisfatto, perché rivela che lei non ha una
coscienza ambientalista. E' vero che i problemi che si presentano sono di difficile soluzione, ma appunto per questo le soluzioni non sono le più facili.
Cordialmente
Dina

Lunedì 21 marzo 2022 14:00:27

Associazione per insegnare italiano on line


Mio marito ha fondato una associazione culturale che ha come scopo quello di insegnare la lingua italiana con un metodo innovativo. Il vantaggio è che si impara a dialogare più velocemente. Abbiamo visto che ci sono richieste per i nuovi profughi per scuole serali. Vorremmo attivarci ma non sappiamo chi contattare. L'associazione si chiama "italiano semplicemente" navigando la può trovare, si può fare tutto on line.

Lunedì 21 marzo 2022 10:15:19

Partecipazione a tavola rotonda su controlli nell'agroalimentare


Gentile dottoressa Gabanelli, sono un ex ricercatore che per anni si è occupato di controlli non distruttivi su vari tipi di materiali, ora faccio parte del Board dell'Associazione Italiana Prove non Distruttive e Monitoraggio, www. aipnd. it. Nell'ambito della Fiera AT&T a Torino il 7 aprile ca. terrò una tavola rotonda sull'argomento sicurezza e controlli nella filiera agroalimentare (ht t / w. aipnd. it/img/uploads/file/aipnd-at-ap-------2. pdf) e successivamente a Verona ottobre 19-21 (ht t / w. aipnd. it/img/uploads/file-------022. pdf) una seziona sarà interamente dedicata all'argomento. Sarebbe per noi molto interessante la sua partecipazione a questi eventi, data la sua competenza e esperienza nell'argomentare problematiche complesse e spinose. I miei riferimenti sono ------- tel. 333-------. In attesa, cordiali saluti Cappabianca

Mercoledì 16 marzo 2022 18:59:27

Energie rinnovabili


Prima domanda
Quale è la quantità di energia prodotta dai vari impianti al netto dell’energia utilizzata per la loro costruzione

Seconda domanda
Adesso i produttori di energie rinnovabili beneficiano di un contributo statale.
- È ancora necessario questo contributo?
- se le energie rinnovabili sono competitive solo con il contributo statale allora non sono una vera soluzione del problema
- In caso di grande espansione delle rinnovabili il contributo non potrà più essere concesso

Mercoledì 16 marzo 2022 10:33:40

Controesodo


Buongiorno,
sono Vittoria Luciano, avvocato a Milano. Tra le svariate iniziative proposte per arginare i danni dell'invasione Ucraina, che escludono un intervento diretto dei vari stati, una potrebbe consistere nel recarsi in migliaia a Kiev o Odessa, europei di tutti i paesi, 2/3 giorni, con un ricambio continuo. Può Putin bombardare città con 20/30 mila tra italiani, francesi, tedeschi, inglesi, piazzati sui tetti dei palazzi, per le strade, nelle piazze, negli ospedali? Insomma un controesodo: far tornare in Ucraina i pullman che portano i profughi pieni di europei, che si sporchino le mani di persona, se è vero che abbiamo valori da difendere. Come si fa a diffondere velocemente l'iniziativa?

Martedì 15 marzo 2022 11:19:04

Rimandare in Russia i figli dei ministri e generali che sostengono Putin


Buongiorno,
Ieri sera ho seguito il suo intervento all'interno del telegiornale della 7, del Direttore Enrico Mentana. Vorrei semplicemente esprimere la mia solidarietà alla sua proposta di rimandare nella loro madre Patria Russia i figli dei ministri e generali che sostengono Putin in questa vergognosa e tragica guerra. Non è possibile assistere a così tanta sofferenza...
Colgo l'occasione per fare a lei e al suo gruppo di lavoro i miei complimenti.
Antonella Pasolini

Giovedì 10 marzo 2022 23:50:41

Inquinamento/Risparmio energetico


Alla c. a. del
Ministero della Transizione Ecologica

Mappano 9/2/2022

INQUINAMENTO DA IGNORANZA

Come inquinamento da ignoranza si intende l’inquinamento prodotto non da una necessità come potrebbe essere la mobilità oppure il riscaldamento domestico, ma quello che scaturisce da cattive abitudini che in ambito veicolare sono principalmente due. Entrambe stupiscono, ma per motivazioni opposte. Una incredibilmente ancora oggi poco conosciuta, l’altra invece è arcinota. Lo stupore suddetto, nel primo caso, deriva dal fatto di come ancora oggi la maggioranza degli utenti sia incapace di avviare il proprio motore a scoppio in modo corretto, è convinta che sia necessario farlo scaldare lungamente al minimo, come se fosse un arrosto a fuoco lento! Risultato un poker di danni: motore, ambiente, portafoglio e soprattutto salute del conducente e di tutte le persone nelle vicinanze. Il grosso problema è che spesso l’operazione di avviamento non avviene in posti all’aperto, ma in box, sotterranei ecc. con conseguente ristagno dei gas di scarico molto nocivi causati dal fatto che, oltre al motore, anche il catalizzatore tarda a raggiungere la temperatura ottimale di funzionamento. La cosa diviene estremamente preoccupante in presenza di bambini, la bassa statura incrementa la respirazione di gas nocivi più concentrati a livello suolo.
L’altra pessima abitudine è invece estremamente conosciuta, si tratta del mantenere il motore inutilmente acceso in tantissime occasioni senza una reale necessità. Questo comportamento viene svolto con ignorante disinvoltura perfino dai genitori che attendono i loro figli davanti alle scuole! Il problema è che, salvo rare eccezioni, si tratta di una modalità lecita.
A mio modesto parere, tutto ciò è causato dalla colpevole assenza di un’adeguata informativa sia da parte dalle istituzioni che dagli organi di informazione, questo nonostante il fatto che, eventuali provvedimenti finalizzati a contrastare i comportamenti suddetti non porterebbero ad alcuna penalizzazione verso il cittadino, anzi sicuramente qualche vantaggio, probabilmente limitato in ambito ambientale, sicuramente più corposo in termini di salute. Forse il problema reale è che si tratta di iniziative che non portano un consenso elettorale!
Sono diversi anni che inoltro questa proposta a riviste, amministrazioni e responsabili ministeriali. Tutto inutile. Considerato il fatto che questa sorta di reticenza, molto probabilmente, è stata e sarà nociva per il benessere delle persone sto valutando la possibilità di effettuare un esposto in merito alle autorità competenti.
Restando a disposizione per ogni chiarimento porgo cordiali saluti.

Ivano D’Angelo

Venerdì 4 marzo 2022 20:10:34

Mi hanno rovinato la vita


Cara sig. Gabbianelli ho assoluto bisogno di parlare con lei vorrei raccontarle la mia storia. Sono di Napoli e abito in una delle zone più disagiate di Napoli Miano Scampia. La CISL e il presidente AIOP mi hanno rovinato la vita.
Se potesse aiutarmi le sarei grato a nome di mia moglie e i miei figli.
Giuseppe Basilisco
333-------
Nell'attesa di un suo riscontro porgo cordiali saluti.

Venerdì 25 febbraio 2022 17:48:06

La grande bufala del terzo millennio


Gentile Milena,
Mi presento brevemente: sono un Ingegnere Elettronico da poco in pensione, ed ho lavorato nella Leonardo (ex Finmeccanica) per molti anni, come Dirigente.
Le vorrei suggerire un tema per la sua interessante rubrica del lunedì: quello della mobilità elettrica, o, come la chiamo io (vedi oggetto). L'automobile elettrica ci viene spacciata come la soluzione a molti problemi, da quello ambientale a quello dell'energia, ma in realtà non ne risolve nessuno, anzi, li peggiora tutti. L'utilizzo delle batterie (o di qualsiasi altro mezzo per lo storage dell'energia elettrica) è sempre controproducente in termini energetici, ma non solo. C'è il problema della produzione delle batterie (un ciclo industriale complesso e costoso) del loro smaltimento, della impossibilità del riciclo, c'è poi la scarsa efficienza in confronto con il carburante tradizionale in termini di peso della sorgente di energia (1kg di batterie fornisce circa 1/20 dell'energia meccanica che fornisce 1 kg di benzina), c'è il problema della ricarica (tempo ed efficienza in rapporto alla energia consumata dalla rete) e tanti altri temi di cui la maggior parte delle persone non si rende conto. C'è infine la Cina che in epoca non sospetta ha comprato la quasi totalità delle miniere di Litio nel mondo con cui produrre batterie LiPo.
Se le interessa il tema e desidera un contributo di informazioni risponda al mio indirizzo email, le darò il mio numero di telefono. Può farlo fare anche ad un suo collaboratore.
Non cerco evidenza nè citazioni.
Un saluto cordiale,

Giovanni

Venerdì 25 febbraio 2022 15:58:16

Applausi al pensiero della Gabanelli sulla guerra ucraina


Buongiorno ho letto molti commenti, purtroppo non positivi, sulla idea di quello che si può fare come piccolo contributo sulla guerra in ucraina.
A parole e sulla tastiera siamo tutti rivoluzionari. ecologisti, pacifisti e quando qualcuno chiede un piccolo impegno cominciano i distingui perché fra il dire e fare in mezzo ci sta’ il mare. Purtroppo si vuole sempre il meglio con impegno zero. Mi son permesso di scriverle per manifestarle la mia solideraietà scrivere anche a rubtriche televise queste poche righe. grazie saluti pio potenza.

Buongiorno, una voce di un cittadino comune.
Tutto bello, manifestazioni, impegni, ma lanciare un messaggio forte alla società civile su quanto potrebbe fare? Es. ridurre al minimo possibile l’utilizzo di una fonte cha a noi crea problemi economici e guadagni ingenti alla russia, modificare, quanto possibile i nostri stili di vita cercando di ridurre i consumi energetici, che siano benzina o gas e tutto quanto non strettamente indispensabili. La cina con le sue mosse sostiene indirettamente la russia, bene boicottiamo gli affari cinesi, anche questo quanto possibile, magari pagando un po’ di più i prodotti italiani o europei Oltre alle belle parole, che stanno a zero, bisogna che ognuno di noi faccia la sua piccola parte. Questo, forse, è essere veramente poco contro la guerra, forse è banale, ma è la opinione di un cittadino che ascolta dibattiti, dibattiti, dibattiti e dibattiti. Grazie distinti saluti pio potenza

Martedì 22 febbraio 2022 09:59:30

Accise


Buongiorno potreste fare una analisi di quanto incidono le accise carburanti sui prezzi in generale?
Si parla tanto di inflazione, ma nessun partito o governo ha voglia di metterci mano.
Milena il suo “pulpito” è il posto adatto per farci capire, una buona volta per tutte.
Lo farà?
Lo spero, grazie Enrico

Lunedì 21 febbraio 2022 13:38:17

Assurdita' e ingiustizia


Buongiorno
ho una storia veramente ASSURDA ed INGIUSTA da raccontare sulle aberrazioni della giustizia italiana.
Come posso fare?
Attendo e ringrazio

Sabato 19 febbraio 2022 12:51:26

Abolizione del certificato covid


Cara Milena, mi permetto di rivolgermi a lei in questo modo, per la stima che ho di lei. La ritengo una persona con onestà intellettuale e le faccio una sola domanda, senza tanti giri di parole: in tutta onestà, questo certificato covid non è ora di toglierlo, SUBITO, ci ragioni, non ha senso scientifico, è solo una vendetta del governo e del cts per chi non ha ubbidito. Non le sto ad elencare tutte le ragioni mediche, lo stato attuale delle terapie intensive, la poca aggressività di omicron, lo stato vaccinale della popolazione italiana, ha un senso ? o è solo cattiveria o non so cos'altro ?
p. s. : lei è brava nel giornalismo di inchiesta ; prima o poi, meglio prima, dovrà fare una bella inchiesta su tutta questa faccenda, ne verranno fuori delle belle (o meglio delle orrende). con stima
Stefano Forresu

Mercoledì 16 febbraio 2022 12:26:00

Dissociatori molecolari


Salve.
Sono un tuo fan,
Mi farebbe piacere se faresti un servizio sui dissociatori molecolari che stando ai giornali sarebbe un vero toccasana per i rifiuti soliti urbani
Mi farebbe piacere capire se è vero o è una bufala
grazie

Lunedì 14 febbraio 2022 23:14:26

Transizione elettrica


Gentile Signora Gabanelli, ho letto il suo articolo sulla transizione elettrica e sulle sue preoccupazioni che condivido al 100%.
Le invio un mio documento scritto circa 2 mesi fa nel quale prospetto, nei numeri, una situazione ancora più critica perché a mio avviso nel 2040 avremo quasi 40mln di auto elettriche

RIFLESSIONI SULLA TRANSIZONE ELETTRICA
Gennaio 2022

In base a quanto pianificato da UE, la transizione verso una mobilità totalmente elettrica subirà una accelerazione nei prossimi anni, soprattutto a partire dal 2030: è verosimile uno scenario per il quale nel 2040 la quasi totalità delle automobili circolanti in Europa saranno ZEV full electric.
• In Italia circolano oggi circa 40milioni di automobili, al momento la grandissima parte ancora dotate di un motore endotermico (eventualmente ibrido).
• La percorrenza media annua di un’automobile è di circa 12. 500Km
• Un’auto full electric percorre mediamente 5Km con un kWh di energia.
Questi dati ci danno un’idea piuttosto precisa di quanta energia/anno sarà necessario produrre per poter alimentare le batterie di un parco auto italiano totalmente elettrificato.
Tenuto conto delle perdite di carico della rete (circa 5. 8%), del rendimento dei sistemi di ricarica (un valore oggi compreso tra 80% e 85%), l’energia che dovrà essere prodotta per ricaricare le batterie di 40milioni di auto elettriche è circa 130TWh in un un anno, praticamente il totale di quanto utilizzato oggi da tutte le industrie italiane in un anno.
Nel 2019 l’energia richiesta da tutto il sistema Italia per il fabbisogno nazionale è stato di circa 320TWh

Nei prossimi 20 anni sarà quindi necessario passare da 320TWh a 450TWh, il che significa aumentare la disponibilità di energia in Italia di circa il 40%: un aumento annuo doppio rispetto a quello che normalmente è avvenuto in passato, e nel contempo l’energia dovrà essere prodotta limitando al massimo (o eliminando del tutto) le fonti energetiche ricavate da combustibile fossile.

Questo è un primo dato sul quale riflettere e concludere che non c’è assolutamente tempo da perdere per varare un piano energetico serio e ponderato, altrimenti nei prossimi anni ci toccherà importare quantità enormi di energia dall’estero: questo apre anche, giocoforza, il dibattito sulla necessità o meno di considerare anche fonti nuclerari in prospettiva

Un altro dato, direi meno prevedibile ma altrettanto critico, è quello relativo al dispacciamento di questo 40% in più di energia che, penso, si realizzerà in 2 modalità principali.

▪ una rete capillare che riguarderà centinaia di migliaia di colonnine, forse milioni, a bassa potenza (6/10kW) ubicate sul territorio nazionale: pensiamo alle colonnine nei condomini, o a quelle nei parcheggi dei supermercati o centri commerciali.
Questo elevatissimo numero di colonnine (a bassa potenza) porterà ad un aumento decisamente significativo della rete in termini di km di cavi e portata in corrente degli stessi.
▪ Distributori di energia ad elevata capacità: oggi, in Italia ci sono 2000 distributori di carburante, il doppio di quanti ne esistono in Francia, Germania, Spagna. Sicuramente con la transizione elettrica il numero calerà di molto, proprio per la presenza di altre fonti di approvvigionamento sopra citate.
Possiamo ipotizzare qualche centinaio di grandi distributori elettrici con colonnine ad alta potenza, 800kW a colonnina, per permettere una ricarica di un serbatoio elettrico da circa 130kWh (oggi le le batterie delle auto con maggiore percorrenza hanno questa capacità, ma sicuramente questo valore aumenterà negli anni) in circa 12/15 minuti.
Se consideriamo che un distributore di energia avrà almeno 10 colonnine da 800kW di potenza, si tratta di considerare una potenza circa 8/9MW a distributore, potenza garantita in servizio praticamente continuo, quindi stiamo parlando dell’equivalente di una piccola centrale elettrica per ogni distributore. Uno scenario potrebbe essere quello nel quale ogni distributore si produca l’energia in loco ma questo, pur pensando a sistemi di accumulazione, significherà che ogni distributore dovrebbe avere la propria centrale elettrica per produrre i MW necessari per alimentare le colonnine.
Un altro scenario è quello di portare i MW attraverso la rete elettrica che, a questo punto, andrà dimensionata per poter avere la portata necessaria: questa seconda ipotesi è tecnicamente assolutamente percorribile, ma saranno necessari infrastrutture di rete decisamente importanti.

Da ultimo, e questa è una considerazione che guarda soprattutto ai livelli occupazionali, in questi giorni fioccano gli appelli da parte di molte industrie automobilistiche (Stellantis in testa) ad allungare i tempi per la transizione elettrica: sia per gli enormi investimenti richiesti alla case automobilistiche, sia per il gran numero di posti di lavoro che verranno persi, sia per le preoccupazioni sulla reale capacità di avere in pochi anni una rete di colonnine di ricarica davvero capillare.
In un ottica economica, il predominio tecnologico del settore auto tutt’ora in mano all’Europa, vedrà la Cina in grande vantaggio nella transizione elettrica sia sul fronte della produzione di batterie, sia sul fronte dei materiali per la costruzione dei motori elettrici, in particolare le terre rare che servono per produrre i magneti in Neodimio Ferro Boro utilizzati appunto nei motori sincroni di trazione.

Se poi consideriamo anche l’elettrificazione dei motocicli/motoveicoli e quella del trasporto su gomma ovviamente tutto si complica ancora di più.

Riassumendo, a mio modo di vedere, la transizione elettrica non presenta problematiche tecnologiche estremamente difficili, al contrario le soluzioni sono già conosciute e potranno sicuramente migliorare negli anni.
I rischi veri sono:
• i tempi di realizzo attualmente stabiliti da UE per la completa trasformazione elettrica:
- 20 anni soltanto, un tempo davvero limitato, soprattutto se, e lo dico conscio del fatto che l’affermazione non è scontata o banale, il nostro Paese non prenderà in considerazione anche la strada del nucleare, strada che, sia nel referendum del 1987 che in quello del 2011, gli italiani hanno bocciato.
La domanda alla quale io non so rispondere è: quali realistiche ed attuabili alternative al nucleare si hanno per produrre almeno 450TWh/anno senza l’utilizzo di combustibili fossili?
- 20 anni soltanto per creare quasi dal nulla una rete capillare di colonnine e una rete significativa di grandi distributori di energia fast charger ciascuno dei quali dovrà gestire potenze di circa 7/8MW in un contesto anche normativo/burocratico che sicuramente non facilità le cose in Italia.
• I’impatto economico sull’industria automobilistica europea e i posti di lavoro che saranno sicuramente messi a rischio nella riconversione del sistema produttivo del settore automotive con il conseguente incremento della potenza tecnologica/economica della Cina.

Insomma, non c’è tempo da perdere ed è fondamentale attuare le strategie corrette perché non ci sono grandi margini di errore.

Mercoledì 9 febbraio 2022 18:06:34

Buon pomeriggio,
vuole aprire una vera inchiesta che spieghi come stanno smantellando la scuola?

Martedì 8 febbraio 2022 23:19:16

Mancata indicazione in fattura del prezzo del gas


Buongiorno.
Seguo con molto interesse i suoi report.
Vorrei propogliene uno, che potrebbe interessare credo, molti telespettatori.
Può ENGIE (società fornitrice di gas per uso domestico) emettere fatture indicando solo i mc di gas consumati, ma non anche il prezzo applicato?
Ho telefonato e mi è stato detto che c'è una legge che glielo consente.
L'art. 21 del d. p. r. 633/1972 (legge dell'IVA) mi sembra che richiede l'indicazione in fattura dei dati che contribuiscono alla determinazione della base imponibile.

Grazie.

Lunedì 7 febbraio 2022 10:38:51

Appalti pubblici


Buongiorno Dott. ssa Gabanelli, cercherò di essere sintetico, anche se l'argomento richiederebbe molto più spazio. Sempre più spesso si parla di appalti, a costruire oppure a vendere, assegnati con regolare bando ad aziende che poi si rivelano non avere i requisiti, la struttura e le capacità di far fronte all'impegno. In altre parole, inadeguate a partecipare al bando pubblico, con il risultato che i tempi si allungano e non soddisfano le esigenze di urgenza, in alcuni casi. Ho in mente una struttura pubblica che attribuisce il Rating, alle aziende che ne fanno domanda, per un eventuale futura partecipazione ad un bando, nel campo di loro competenza. I criteri di attribuzione del Rating dovranno tenere conto di molti fattori. Tra gli altri: da quanto esiste l'azienda, le persone responsabili/proprietari, puntualità nella consegna dei lavori/commesse, qualità dei lavori fatti, una catena di comando non troppo lunga. Solo alcuni esempi, la lista sarebbe troppo lunga. Il perimetro delle informazioni da raccogliere e, successivamente, monitorare credo sia più ampio e diverso da quelle comunemente utilizzate dalle agenzie di rating. L'analisi verrebbe fatta su richiesta dell'azienda e l'assegnazione del Rating avverrebbe dopo l'istruttoria. Il rating verrebbe aggiornato periodicamente e sarebbe pubblico, facilitando cosi anche i privati che potrebbero richiedere servizi alle stesse aziende. La mole di lavoro iniziale sarà elevatissima, la gestione a regime sicuramente inferiore. I vantaggi potrebbero essere enormi: velocità di assegnazione dell'appalto, tranquillità nell'affidabilità dell'azienda, riduzione dei rischi di infiltrazione malavitosa, trasparenza, etc etc. Mi fermo qui per non annoiarla. Spero possa costituire uno spunto per ulteriori approfondimenti. Cordiali saluti, Giuseppe Floreno.

Venerdì 4 febbraio 2022 07:52:31

Prefazione


Ho trascorsi di collaborazione con Roberto Morrione di Rai News 24 ai tempi di Falluja Iraq.
La presente per chiederle se fosse disponibile a farmi la prefazione ad un libro che sto scrivendo insieme a Carlo Spaziani.
È Un libro-manuale per:
*i cittadini* come e cosa fare per difendersi, per
*le forze dell’ordine* come e cosa fare per un uso legale di questi strumenti il cui scopo sarebbe ridurre gli incidenti e non fare solo cassa.
L’usa degli autovelox spesso non omologati nel prototipo, non autorizzati con decreto quelli utilizzati sulle strade, non posizionati secondo la legge fanno stragi di multe nelle tasche dei cittadini.
Il cittadino deve rispettare le leggi MA anche la pubblica amministrazione deve rispettare le leggi.
ME LA FAREBBE LA PREFAZIONE???
Fulgida
342-------
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Mercoledì 2 febbraio 2022 20:54:33

Separati


Cara Milena ho scritto a politici di ogni partito, a giornalisti, attori e quant' altro, ma possibile che nessuno voglia parlare dei separati e dei divorziati? e le condizioni fiscali a cui sono sottoposti? ne vuoi parlare tu se puoi. se vuoi maggiori informazioni scrivimi.
Grazie

Mercoledì 2 febbraio 2022 17:32:47

Energia elettrica gratuita in dieci anni


Premessa:
L'Italia importa ele dall'estero il 14% del suo fabbisogno (circa 6 Gw) con una spesa valutata sugli 11 Miliardi/anno.
Una pala eolica da 3, 5 Mw costa 6 Milioni/Eu
Proposta:
Costruire in Italia 2000 pale eoliche da sistemare sul dorsale appenninico lungo più di mille Km.
Benefici:
Centinaia di persone che lavorano per circa 10 anni. (tasse pagate, pace sociale, ditte che lavorano e l'indotto, aria pulita, ecc...)
Difficoltà:
Coraggio politico decisionale su di un problema che prima e/o poi dovrà essere risolto!
Ps. Classe 1933, in perfetta salute, situazione economica buona: sono solamente dispiaciuto per il mondo che verrà.
Auguri e Saluti

Mercoledì 2 febbraio 2022 13:50:49

Lettori "green pass"


Gentile Sig. a Gabanelli, mi sono recato all'ufficio postale di Sacrofano -RM, ed ho, non facilmente, usato il macchinario che, una volta verificati il G. P., ha emesso il numero di prenotazione. A parte la difficoltà di utilizzo, mi ha colpito l'estrema tempestività di installazione del dispositivo, ovvero: l'obbligatorietà del G. P. è di recentissima applicazione pertanto mi sorge il dubbio che tale provvedimento fosse da lungo tempo "premeditato", per consentire alle aziende fornitrici di progettere, testare, produrre e distribuire ai 12. 845 Uffici Postali d'Italia, il complesso marchingegno, senza tener conto dei tempi necessari ad aggiudicarsi l'appalto...
Non sono un NO VAX, ho completato il ciclo vaccinale con fiducia ma il dubbio che ci sia qualcosa di strano dietro le quinte, non è del tutto improbabile... mah ?
Grazie per l'attenzione, un cordiale saluto e Buon Lavoro !
Paolo Guadagnini

P. S. :. .. dimenticavo: i macchinari in questione hanno sicuramento un costo rilevante, moltiplicato per 12.845 ammonta ad una cifra interessante per tutti igli "addetti ai lavori".
Paolo Guadagnini

Sabato 29 gennaio 2022 11:54:12

Hera


Desidererei segnalare alla sig. ra Gabanelli il comportamento dell'Hera con i consumi "presunti" per cui sarebbe necessaria una mail alla quale inviare il testo della lettera. grazie

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