Alessandro Michele
Biografia
Alessandro Michele è uno stilista italiano. Nasce a Roma il 25 novembre 1972.
Ha lavorato per la casa di moda Gucci per vent'anni, dal 2002 al 2022, dirigendola in qualità di direttore creativo negli ultimi sette anni.
Dal mese di marzo 2024 è il direttore creativo di Valentino.
Nel campo della moda Alessandro Michele è noto per lo stile ricercato e unico.
Scopriamo di più sulla sua brillante carriera in questa breve biografia.
Formazione e primi lavori
Il padre era un tecnico dell'Alitalia. La madre ha lavorato nel campo del cinema, fino a quando decise di dedicarsi interamente alla famiglia.
Alessandro Michele cresce a Roma dove si forma presso l'Accademia di costume e di moda.
Inizialmente il suo obiettivo è quello di diventare scenografo.
Fin da bambino è incoraggiato dai genitori a interessarsi all’arte e alla bellezza: tra i luoghi che frequenta più spesso ci sono i musei.
Non sorprende pertanto che la scelta delle location per le sue future sfilate di moda siano spesso luoghi di interesse storico.
È il 1994 quando all'età di 22 anni lascia Roma per lavorare per Les Copains, maglieria di moda italiana con base a Bologna.
Alla fine degli anni ’90 Alessandro Michele è assunto da Fendi, dove ha modo di lavorare al fianco di Karl Lagerfeld e Silvia Venturini Fendi.
Alessandro Michele negli anni 2000
Viene notato nel 2002 da un altro nome di punta del mondo della moda: Tom Ford.
Allora lo statunitense era direttore creativo di Gucci: Ford invita Michele a lavorare per Gucci presso l’ufficio design di Londra. Inizialmente Alessandro Michele dove si concentra sullo studio degli accessori.
Passano pochi anni e nel 2006 Michele viene promosso a senior designer.
Gli anni 2010
Nel 2011 diventa associate director della nuova direttrice creativa Frida Giannini, coetanea e proveniente dallo stesso percorso di studi romano.
Michele e Giannini lavorano fianco a fianco fino al 2015.
Gucci nel 2013 acquisisce lo storico marchio fiorentino di porcellane Richard Ginori. Poco dopo, nel 2014, ad Alessandro Michele viene affidato il ruolo di direttore creativo del marchio.
Passa poco tempo e all'inizio del 2015 accade che il nuovo amministratore delegato di Gucci diventi Marco Bizzarri.
Ed è proprio Bizzarri a proporre e scommettere su Alessandro Michele come nuovo direttore creativo, successore di Frida Giannini; lo fa in un contesto particolare, dando allo stilista una settimana di tempo per preparare lo show della collezione uomo.
Solo un mese dopo, la prima collezione donna disegnata da Alessandro Michele compare in una sfilata.
Lo stile che presenta Michele appare subito rivoluzionario.
Gioca sull'eccentricità e le citazioni.
Di fatto realizza uno stile unico, caratterizzato dall'assenza di definizione del genere sessuale. Da qui in poi è un elemento che contraddistinguerà la nuova estetica di Gucci.
Non creo abiti per donne o uomini ma per esseri umani.
Ecco come ricorda Bizzarri quel periodo:
Fare il direttore creativo non è fare il designer. Alessandro poteva rivelarsi un cacciaballe o un fuoriclasse. Per fortuna si è rivelato un fuoriclasse.
[...] disegnò la collezione uomo di Gucci in cinque giorni. Facendo la scelta del gender fluid, quasi senza distinzione tra uomo e donna. Un rischio pazzesco. [...]
Anna Wintour impazzì, prese l'aereo e venne in Italia apposta per conoscere Alessandro. Altri esperti apprezzarono. Ma tanti dissero: chi è 'sto matto? Per tre giorni fummo inondati di insulti. Le novità hanno bisogno di tempo per essere accettate. E noi abbiamo sempre protetto il nuovo direttore. Anche così in questi anni abbiamo triplicato il fatturato, da 3,5 miliardi a circa dieci. E i dipendenti sono passati da 10 a 21 mila.
Alessandro Michele reintroduce poi l’iconico logo con doppia G.
Nel 2016 apre il Museo di Gucci a Firenze: Michele cura due stanze dedicate alle collezioni di Tom Ford.
Nello stesso anno riceve il premio GQ Men Of The Year come miglior designer.
Passano due anni e nel 2018 la casa di moda Gucci apre lo spazio Wooster a New York: esso include una libreria in collaborazione con Dashwood Books, in linea con l’estetica dettata da Alessandro Michele.
A ottobre dello stesso collabora con l'artista Maurizio Cattelan per la cura della mostra The Artist is Present a Shanghai.
Michele non smette di innovare e nel 2019 lancia la prima linea di alta gioielleria del brand Gucci, chiamata Gucci Beauty.
Gli anni 2020
È il 24 novembre 2022 quando la casa di moda Gucci ufficializza la notizia dell'addio di Alessandro Michele.
Ma il suo futuro ha in serbo un'altra grande sfida.
Il 28 marzo 2024 è annunciato come nuovo direttore creativo della casa di moda Valentino.
Così il suo messaggio di gioia su Instagram:
È per me un grandissimo onore essere accolto nella Maison Valentino. Sento l’immensa gioia e l’enorme responsabilità nel fare ingresso in una Maison de Couture che ha inciso la parola “bellezza” in una storia collettiva fatta di ricercatezza ed estrema grazia.
A questa storia va il mio primo pensiero: alla ricchezza del suo patrimonio culturale e simbolico, al senso di meraviglia che ha saputo costantemente generare, all’identità preziosissima che i suoi padri fondatori, Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti, le hanno donato con amore sfrenato. Si tratta di riferimenti che hanno sempre rappresentato per me una irrinunciabile fonte di ispirazione e a cui intendo rendere omaggio rileggendoli attraverso la mia visione creativa.
Non posso non ringraziare sentitamente Rachid Mohamed Rachid per avermi offerto questa occasione irripetibile. La sua fiducia è un dono dell’anima che cercherò di onorare con il mio lavoro e la mia più completa dedizione.
Il mio grazie, immenso e sconfinato, a Jacopo Venturini. Tornare a lavorare con lui è per me un sogno meraviglioso che si avvera. Jacopo non è solo un professionista straordinario, in grado di coniugare pragmatismo e capacità strategica, competenze e sensibilità. È soprattutto un uomo capace di celebrare il quotidiano innamoramento della vita, con le sue passioni e la sua capacità di cura.
Oggi cerco le parole più adatte per dire la gioia, per renderle omaggio: i sorrisi che scalciano in petto, il senso di profonda gratitudine che accende gli occhi, quel momento prezioso in cui necessità e bellezza si tendono la mano. La gioia è però cosa talmente viva che temo di ferirla, dicendola.
Che basti quindi il mio inchino a braccia spalancate per celebrare, in questo inizio di primavera, la vita che si rigenera e la promessa di nuove fioriture.
Filosofia dello stile e altre curiosità
- Da ragazzino era un fan del post-punk londinese e del cosiddetto New Romantic street style.
- Ad influenzare i suoi lavori, oltre a questi stili appena citati, ci sono: il teatro, il cinema, la vita di tutti i giorni, il pop.
- Egli stesso si definisce “un frullatore che rielabora tutto ciò che vive”.
- Alessandro Michele ha sempre avuto i capelli lunghi.
Michele ritiene che i vestiti non abbiano senso all’infuori del loro contesto storico, e che siano un modo per interpretare e raccontare la modernità e sé stessi.
Proprio per questo le epoche e le culture vengono mischiate in un risultato caleidoscopico che ricorda ciò che Gilles Deleuze definiva assemblage.
Nella vita il suo compagno è Giovanni Attili, regista e docente universitario presso l'Università Sapienza di Roma, che si occupa di analisi ambientale e sviluppo sostenibile.
Per il 2025 è prevista l'uscita del libro "The Philosophy of Fashion", scritto con il filosofo contemporaneo Emanuele Coccia: una esplorazione illuminante della filosofia della moda raccontata basandosi sulla storia personale di Alessandro Michele e sull'impatto che ha avuto sulle norme contemporanee con il suo lavoro. L'obiettivo dell'opera è dimostrare come forme tradizionalmente distinte di creatività e ricerca intellettuale - moda e filosofia - siano inestricabilmente intrecciate. Se la moda può distillare secoli di arte e filosofia in un'esperienza quotidiana accessibile a ogni essere umano, la filosofia non può fare a meno di diventare una forma di moda.
Frasi di Alessandro Michele
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Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Alessandro Michele. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Alessandro Michele.
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