Giorgio Panariello
Biografia • Simpatia a presa rapida
Artista di grande spessore umano, dotato di grande umiltà, autoioronia e grande rispetto per il pubblico, Giorgio Panariello nasce a Firenze il 30 settembre 1960. Versiliese di adozione, Panariello è una presenza costante nel mondo dello spettacolo italiano, con un indice di gradimento ed una riconoscibilità così alta che ne fanno uno dei maggiori beniamini del pubblico.
Grazie alla sua grandissima carica espressiva Panariello riesce a passare con grande disinvoltura attraverso tutti i mezzi di comunicazione dello spettacolo, dal teatro alla televisione, fino algrande schermo, riuscendo a manifestare in ogni contesto il suo talento a presa rapida, in virtù di quel trasformismo del quale è maestro impareggiabile.
L'esordio artistico avviene con la vittoria della seconda edizione di "Stasera mi butto", seguito dalla partecipazione - in qualità di imitatore - a numerose trasmissioni televisive.
Ma è con "Vernice fresca", al fianco del noto presentatore e amico Carlo Conti, che Giorgio Panariello riesce a sfogare la sua indole di comico e caratterista di innumerevoli personaggi. Al fianco di quella televisiva, Giorgio può vantare una lunga esperienza teatrale, iniziata con "Quaderno a quadretti" nel 1992, seguita poi da "Vicini birichini" in cui già compaiono i suoi più noti personaggi.
L'esplosione presso il grande pubblico avviene con "Aria fresca", in onda su Videomusic, seguita dallo spettacolo teatrale "Panariello sotto l'albero" con cui il comico toscano fa registrare il tutto esaurito al Teatro Tenda di Firenze per due settimane di fila, con oltre 24 mila presenze.
Grazie a Maurizio Costanzo, Giorgio Panariello debutta nel 1997 al teatro Parioli di Roma con "Boati di silenzio". Lo spettacolo sbarca poi al Ciak di Milano, al Palasport di Firenze e diverse altre città d'Italia dove lo spettacolo registra sempre il tutto esaurito.
Grazie allo straordinario successo di pubblico e critica Giorgio ottiene l'attenzione del cinema. La Cecchi Gori Group gli offre la possibilità di lavorare nel primo film di Umberto Marino, "Finalmente soli" (1997), e poi come sceneggiatore e regista del suo "Bagnomaria" (1999), scritto a sei mani con i padri della commedia brillante italiana, De Bernardi e Benvenuti.
Nel 2000 è in onda in prima serata, il sabato, su RaiUno con cinque puntate della trasmissione "Torno sabato". Grazie al successo ottenuto, la televisione lo incorona personaggio rivelazione dell'anno con due ambitissimi premi, l'Oscar Tv ed il Telegatto. In "Torno sabato" Giorgio Panariello ha messo a segno personaggi come Mario il bagnino, il bambino Simone, il pierre della discoteca Kiticaca di Orbetello tutto-marsupio-e-poco-cervello, Merigo l'ubriaco, la signora Italia, Lello Splendor e Raperino il nonno. Con questa esperienza inoltre dimostra il talento per poter "bucare" il video come monologhista: arriva a totalizzare oltre undici milioni di telespettatori.
Del 2000 è anche il suo film "Al momento giusto", scritto con un giovane sceneggiatore e affiancato dall'attore e autore comico Carlo Pistarino (autore e compagno anche nelle esperienze del sabato sera televisivo).
Nel 2001 Giorgio torna nei teatri con il nuovo spettacolo "Panariello...chi?" sempre per la regia di Giampiero Solari; in scena con lui il musicista-cantante Paolo Belli.
A settembre entra nel cuore di molti italiani con lo spettacolo televisivo itinerante "Torno sabato - la lotteria", varietà del sabato sera di Raiuno legato alla Lotteria Italia che raggiunge una media di otto milioni di telespettatori a puntata. Grazie al programma nel 2002 Giorgio Panariello si aggiudica ben tre premi Oscar Tv e il Telegatto per il Varietà dell'anno.
Seguono una serie di attività itineranti caratterizzate da un impressionante numero di "tutto esaurito": a luglio 2002 parte lo spettacolo estivo "Panariello d'estate" che tocca i principali luoghi di villeggiatura italiani; dal mese di novembre fino al febbraio 2003 ha replicato 70 volte il suo tour teatrale "Chissà se sarà uno show"; nella primavera del 2003 il poliedrico Giorgio torna sui palcoscenici italiani cimentandosi nei panni di uno dei piu' classici e divertenti protagonisti del teatro comico internazionale: Monsieur Jourdain, ne "Il borghese gentiluomo" di Moliere (replicato poi nell'inverno 2004); nell'estate 2003, con solo otto date, tocca le principali località turistiche del centro Italia con lo spettacolo teatrale "Chissà se sarà uno show".
Quest'ultima esperienza funge da test in attesa del prossimo grande impegno televisivo del sabato sera, naturale proseguimento dei precedenti. Si arriva così a "Torno sabato ... e tre" che lo ha consacrato campione di ascolti. A seguito degli ottimi risultati Giorgio viene scelto dalla RAI come testimonial per la campagna abbonamenti al canone televisivo per l'anno 2004.
Ad aprile 2004 Giorgio Panariello sbarca in America per due sole date(New Yok e Connecticut) per regalare grandi sorrisi alle comunità italiane presenti. L'affetto del pubblico è stato nuovamente caloroso e travolgente. Nell'estate seguente gira l'italia con lo spettacolo "Giorgio in scena", tour estivo con cui Giorgio ha voluto far vedere come il vero spettacolo avvenga dietro le quinte.
Con un bagaglio infinito di personaggi e imitazioni (quella esemplare di Renato Zero - che Giorgio ama molto - per citarne una) l'instancabile Giorgio Panariello, le cui sorprese non finiscono mai, torna ad ottobre 2004, capitano e condottiero dei sabato sera di RaiUno, con una trasmissione il cui titolo omaggia la nota canzone di Rino Gaetano, "Ma il cielo è sempre più blu".
Alla fine del mese di febbraio 2006 torna alla grande per condurre l'appuntamento Rai più importante della stagione, il Festival di Sanremo. Al suo fianco la bellissima Ilary Blasi.
Nel 2020 pubblica un libro delicatissimo, dal titolo "Io sono mio fratello"
Lui e il suo fratello minore sono stati entrambi abbandonati dalla madre subito dopo la nascita. Giorgio viene affidato ai nonni materni, Franco invece finisce in un istituto. Mentre Giorgio cresce e diventa uno degli uomini di spettacolo più amati d'Italia, Franco cade nella tossicodipendenza. Fino alla tragica fine. In questo libro per la prima volta Panariello ha deciso di raccontare il filo nascosto (la preoccupazione costante, il senso di colpa) che da sempre corre nella sua vita. Un libro straziante e dolcissimo, che grazie all'onestà e all'accuratezza dei sentimenti sa muovere le corde più profonde delle nostre emozioni.
Frasi di Giorgio Panariello
Foto e immagini di Giorgio Panariello
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Giorgio Panariello. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Giorgio Panariello.
Buonasera Giorgio,
Ho visto che nel tour La Favola Mia non esiste una data a Firenze.
Pensi di metterla?
Non puoi dimenticarti di noi...
Grazie
Maria Cristina Fratini
Salve vorrei mettermi in contatto con il signor Giorgio Panariello ho bisogno di aiuto. Grazie
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