Lele Mora
Biografia • Da parrucchiere ad agente dei vip
Dario Mora, in arte Lele, nasce a Bagnolo di Po, in provincia di Rovigo, il 31 marzo 1955. È un agente dello spettacolo, un talent-scout molto richiesto e ambito soprattutto dagli aspiranti che vogliono intraprendere una carriera nel mondo televisivo. Del suo passato, prima di diventare il manager più famoso d'Italia, anche per vicende diverse da quelle strettamente legate al suo ambito di lavoro, si sa molto poco. Lo stesso Lele Mora ha sempre preferito non parlare della gavetta che avrebbe fatto lontano dalle luci di Milano, città d'elezione per le sue attività nel mondo dello spettacolo. Anche per ragioni controverse, riguardanti alcuni guai giudiziari, Mora ha ricoperto con un alone di mistero le sue precedenti esperienze di vita. Appare certo però, che tra i suoi primi mestieri, c'è stato quello del pizzaiolo. E, anche, quello di parrucchiere.
Il 1978 ad ogni modo, è l'anno della svolta per lui, quando si lega alla cantante Loredana Berté. L'ingresso nel mondo della musica è importante perché gli permette di sconfinare dall'ambito strettamente sportivo, che lo vede protagonista ai primordi della sua carriera di manager. Per le aziende private poi, Lele Mora cura l'immagine e la comunicazione, versandosi lui stesso in prima persona, a volte come vero e proprio uomo immagine.
Nel 1989 iniziano i suoi guai giudiziari. In un contesto mai chiarito del tutto, a Verona, Mora viene arrestato con l'accusa di spaccio di droga. Per lui, inizialmente, viene ordinata la custodia cautelare in carcere mentre l'anno dopo, il 30 Marzo del 1990, il Tribunale penale di Verona lo condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione per detenzione di sostanze stupefacenti. In appello, la pena gli viene ridotta a un anno e sei mesi.
Con il trasferimento a Milano e l'ascesa di alcune personalità dello spettacolo a lui legate, Lele Mora inizia la sua brillante carriera di manager. Cura l'immagine di molti artisti importanti, proponendoli nell'ambito televisivo e delle sponsorizzazioni. Simona Ventura, Alberto Castagna, Alda D'Eusanio, Luisa Corna, Maria Teresa Ruta, Marco Balestri, Christian De Sica: sono questi solo alcuni dei nomi che si affidano a lui in questi anni. Nel 2000 però, Lele Mora viene condannato dal fisco per l'evasione fiscale di cinque miliardi di lire. Con il fisco, il manager comincia una contesa lunga dieci anni. Tra il 2003 e il 2004 infatti, il figlio Mirko Mora, rappresentante legale della LM Managements, "scarica" una mole di spese illecite che, nel 2008, il fisco giudica pari a 5,6 milioni di euro. Tra questi, secondo l'agenzia delle entrate, ci sono anche regali di natura non commerciale, viaggi pagati a persone non legate alla società, affitti e cene a titolo personale.
Ad insospettire gli esperti delle tasse, il fatto che Lele Mora e il figlio Mirko dichiarassero stipendi annuali inferiori a 10 mila euro, vivendo inoltre con un affitto di 220 mila euro annui. Nonostante il ricorso, nel febbraio 2008 la società di Mora viene condannata in primo grado al pagamento della somma evasa, oltre che delle spese processuali di 30.000 euro. Ed è sempre durante questo anno che parte il progetto "Lele Mora House", nome con cui viene inaugurato un famoso locale di Desenzano del Garda a cui il manager presta il nome e la sua immagine. Il successo dell'iniziativa attira la malavita e, soprattutto, le gelosie dei locali vicini. Soltanto 20 giorni dopo infatti, il "Lele Mora House" viene incendiato. Dopo alcuni mesi, viene ritenuto colpevole dell'incendio il responsabile della sicurezza di un altro locale notturno della zona. Con lui, vengono indagati anche Leo Peschiera ed altri cinque suoi soci, tutti gestori della discoteca che porta il nome di Mora. In questi giorni poi, il talent-scout televisivo viene assolto anche dalle accuse che lo vedono coinvolto nell'inchiesta "Vallettopoli", avviata il 12 marzo del 2007 dal pm della Procura di Potenza, Henry Woodcock, e riguardanti le presunte estorsioni in denaro fatte dal fotografo Fabrizio Corona, collaboratore di Mora in più di un'occasione.
Proprio con il noto paparazzo dei vip, nel settembre del 2010 Lele Mora rivela di aver avuto una relazione, stando alle voci che trapelano dalle interrogazioni dei magistrati in merito al fallimento della società di Fabrizio Corona. Il 2007 è anche l'anno di "Videocracy", film-documentario girato da Erik Gandini e che vede Mora interpretare se stesso, come nel precedente film che lo ha visto prendere parte, "Vita Smeralda", datato 2006 e con la regia di Jerry Calà.
Nell'ottobre del 2010 poi, insieme con il giornalista Emilio Fede, Lele Mora è coinvolto nello scandalo legato al cosiddetto "Ruby-gate", che vede al centro della vicenda i rapporti tra una ragazza marocchina minorenne e il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. L'accusa che gli viene notificata, qualche mese dopo, nel gennaio 2011, è quella di favoreggiamento alla prostituzione.
Verso la fine del mese di giugno 2011 viene arrestato per bancarotta fraudolenta.
Foto e immagini di Lele Mora
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Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Lele Mora. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Lele Mora.
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