Quincy Jones
Biografia
Quincy Delight Jones Junior nasce il 14 marzo 1933 a Chicago, città in cui trascorre i primi anni della sua vita tra diverse difficoltà economiche, accentuate anche dalla malattia mentale che colpisce sua madre Sara. Impara a suonare il pianoforte come autodidatta, mentre a scuola inizia a usare la tromba regalatagli da sua padre. Trasferitosi all'età di dieci anni nei dintorni di Seattle, a Bremerton, con il resto della famiglia, diventa amico di un ragazzo di tredici anni molto abile a suonare il piano a dispetto della sua cecità: un certo Ray Charles. I due, non ancora adolescenti, costituiscono una coppia e iniziano a prodursi in esibizioni pomeridiane al "Tennis Club di Seattle", mentre la sera suonano in quello che oggi è il "Pioneer Squadre", un jazz club.
Appena diciottenne, nel 1951 Quincy si aggiudica una borsa di studio al College di Musica "Berklee" di Boston, ma lascia gli studi dopo poco tempo, intenzionato a dedicarsi alla band del celebre Lionel Hampton, con cui parte in tournée.
A dispetto di un salario non altissimo (ma nemmeno scarso per quei tempi: diciassette dollari ogni giorno), Jones rimane quattro anni con Hampton, tentando di intuirne segreti e abilità musicali. In quegli anni egli dimostra un certo talento nello scrivere e arrangiare le canzoni: doti che compensano egregiamente la capacità non eccellente di produrre grandi virtuosismi (come un Clifford Brown o un Fats Navarro) e l'assenza di un'abilità naturale come può essere quella di un Dizzy Gillespie.
In un momento in cui il jazz sta smarrendo la sua peculiarità di musica popolare, tramutandosi in un'arte elitaria, Jones produce gli arrangiamenti di un disco di Helen Merril insieme con lo stesso Clifford Brown. Una volta tornato a New York, il musicista di Chicago riceve diverse proposte da artisti come Betty Carter, Sarah Vaughan, Gene Krupa, Dinah Washington e Count Basie, di cui diventa uno dei principali arrangiatori.
Dopo aver collaborato nuovamente con Ray Charles, viene ingaggiato nel 1956 dalla "Dizzy Gillespie Band", con la quale intraprende un tour che lo porta in Sud America e in Medio Oriente, grazie alla sponsorizzazione del Dipartimento di Stato. Tornato in America, firma un contratto con la "Abc Paramount Records": è il momento in cui comincia una carriera personale come leader di una band.
Spostatosi in Europa, a Parigi, nel 1957, ha l'opportunità di studiare composizione musicale e teoria con Olivier Messiaen e Nadia Boulanger, due vere e proprie leggende; quindi, mentre diventa direttore musicale della casa discografica che in Francia distribuisce la "Mercury Records", la "Barclay Disques", scrive arrangiamenti per Jacques Brel, Charles Aznavour e Henri Salvador.
Con la sua band gira l'Europa in lungo e in largo, portando in scena uno show ispirato a "Free and easy", musical di Harold Arlen. Tuttavia, nonostante il successo di pubblico, la situazione economica non è delle più floride, e Jones si trova in difficoltà nel far quadrare entrate economiche e spese: si trova, così, in crisi finanziaria, e con diciotto elementi d'orchestra da mantenere.
Richiamato negli Usa dal capo della "Mercury Records", Irving Green, viene aiutato a risollevarsi grazie alla promozione a direttore della sua divisione newyorchese: lavora, quindi, con Tony Bennett, Barbra Streisand e Frank Sinatra. Negli anni Sessanta, Quincy Jones diventa il primo afro-americano a essere nominato vice-presidente della compagnia.
Dopo aver composto, nel 1964, la colonna sonora del film "The pawnbroker" (in Italia: "L'uomo del banco dei pegni"), non resiste al richiamo di Hollywood e si dimette dalla "Mercury Records". Stabilitosi a Los Angeles, scrive le colonne, tra l'altro, delle pellicole "La vita corre sul filo", "La calda notte dell'ispettore Tibbs", "A sangue freddo" e "L'oro dei MacKenna". La sua attività al cinema (si ricordano anche "Fiore di cactus" e a "Getaway, il rapinatore solitario") comunque si alterna a quella in televisione: scrive le musiche dei programmi "Sanford and son", "Ironside", "The Bill Cosby Show" e "Radici".
Finito, nel frattempo, il matrimonio con Jeri Caldwell (che gli ha regalato una figlia, Jolie Jones Levine), inizia una relazione con Ulla Andersson, che sposerà l'anno successivo (e che darà alla luce due figli, Quincy Jones III e Martina Jones). Approfondisce, intanto, la sua carriera di produttore discografico: avrà l'occasione, tra l'altro, di produrre artisti come Dinah Washington, Frank Sinatra, Miles Davis e, più avanti negli anni, Michael Jackson.
Negli anni Settanta dirige l'orchestra per alcuni brani di Lara Saint Paul, ma nel 1974 deve fare i conti con un aneurisma cerebrale che gli impone di sottoporsi a due interventi chirurgici particolarmente delicati, che richiedono un anno di convalescenza: da quel momento, non potrà più suonare la tromba a causa di possibili aumenti di pressione intracranica potenzialmente pericolosi. In quel periodo si sposa nuovamente, con l'attrice Peggy Lipton (avrà due figlie anche da lei, Kidada e Rashida).
Superata la malattia, comunque, Quincy Jones è protagonista di un incontro che gli cambia la vita: quello con Michael Jackson, che sul set di "The Wiz", musical funky che si propone come rifacimento de "Il mago di Oz", gli chiede di produrre il suo nuovo album da solista. Si tratta di "Off the wall", che vendendo venti milioni di copie lo renderà il produttore discografico più potente al mondo. Jackson e Jones collaborano anche per l'album "Thriller", che arriva a vendere centodieci milioni di copie (record di tutti i tempi), e per "Bad", che si ferma "solo" a trenta milioni di copie.
Da quel momento, le strade dei due si separano, ma nella storia della loro collaborazione non si può non citare "We are the world", celebre brano composto per beneficenza in favore delle persone africane vittime della carestia: non si tratta, per altro, di una novità per Quincy, che fin dagli anni Sessanta è impegnato nel sociale, avendo sostenuto attività di Martin Luther King e avendo co-fondato l'"Institute for Black American Music".
Nel 1993, diventato padre di Julia Kenya Miambi Sarah, avuta dall'attrice Nastassja Kinski, collabora con David Saltzmann per il concerto "American Reunion", a sostegno di Bill Clinton; poco dopo, diventa produttore esecutivo della sit-com "Willy il principe di Bel-Air", che vede come protagonista Will Smith.
Nel 2001, mentre esce "Q: The autobiography of Quincy Jones", la sua "Listen up Fondation" raccoglie fondi per la realizzazione di case in Sudafrica, a supporto dell'azione di Nelson Mandela.
Nel corso della sua carriera, Quincy Jones ha vinto ventisei Grammy (ottenendo settantasei nomination), oltre al Grammy Legend Award assegnatogli nel 1991.
Si è spento a Los Angeles il 3 novembre 2024 all'età di 91 anni.
Frasi di Quincy Jones
Foto e immagini di Quincy Jones
Commenti
Non ci sono messaggi o commenti per Quincy Jones.
Commenti Facebook
Argomenti e biografie correlate
Ray Charles Canzoni Dizzy Gillespie Jacques Brel Charles Aznavour Tony Bennett Barbra Streisand Frank Sinatra Bill Cosby Miles Davis Michael Jackson Martin Luther King Bill Clinton Will Smith Nelson Mandela Musica