Atom Egoyan
Biografia • Narrazioni su celluloide
Di origini armene, Atom Egoyan nasce in Egitto il 19 luglio 1960.
Trasferitosi in tenera età in Canada con la sua famiglia, Egoyan compie i suoi studi presso l'Università di Toronto in relazioni internazionali con il preciso intento di intraprendere la carriera diplomatica. Ma anche i suoi interessi artistici sono molto forti. Il regista ha studiato infatti chitarra classica e soprattutto ha cominciato fin dalla più giovane età a realizzare dei cortometraggi.
Uno di questi "Open house", sarà anche diffuso dalla catena televisiva CBC. Concluso con successo il periodo universitario, Atom lavora in teatro come sceneggiatore, anche se l'interesse per il cinema rimane pur sempre predominante.
Sceneggiatore prolifico, trova i primi sbocchi in televisione, dove sarà sceneggiatore di numerosi episodi della serie "La quarta dimensione" e di "Alfred Hitchcock presenta". Debutta sul grande schermo nel 1984 anno in cui scrive, produce e dirige "Parente stretto". Al film andrà il Ducato d'oro al Festival di Mannheim.
Quattro anni dopo con "Mondo virtuale" il cineasta conquista la notorietà a livello internazionale: la pellicola compare nella lista della opere presentate al Festival di Cannes. Sempre nella celebre vetrina francese, un altro film firmato da Atom Egoyan trova consensi e approvazioni: nel 1994 il suo "Exotica" conquista alla celebre kermesse il Gran Premio della Giuria.
Non diversa la sorte di "Il dolce domani" che vale al regista la nomination agli Oscar per la migliore regia e migliore sceneggiatura non originale, oltre al Gran Premio della Giuria e il premio Fipresci della critica internazionale al Festival di Cannes 1997. Prima di questo, Atom Egoyan aveva tentato la strana avventura di girare sei film sulle suites per violoncello di Johann Sebastian Bach interpretate dal violoncellista Yo Yo Ma, un esperimento tanto ardito e riuscito solo a metà.
Celebre a acclamato a livello mondiale, il regista Egoyan continua instancabile la sua ascesa artistica con "Il viaggio di Felicia" (1999) che conquista nuovi premi a ovazioni a Cannes.
Atom Egoyan negli anni 2000 e 2010
Nel 2003 rendendo omaggio alle sue origini il regista realizza "Ararat" (con Charles Aznavour), film nel film che racconta l'olocausto del popolo armeno negli anni della prima Grande Guerra.
Il suo è un cinema in cui la narrazione rallentata conduce i personaggi verso una rovina inevitabile, morale piuttosto che fisica. Appassionato di Samuel Beckett, lo stile di Egoyan è stato talvolta paragonato a quello di Michelangelo Antonioni.
I suoi lavori successivi sono i film "False verità" (2005), "Adoration" (2008), "Chloe - Tra seduzione e inganno" (2009), "Devil's Knot - Fino a prova contraria" (2013), "The Captive - Scomparsa" (2014), "Remember" (2015).
Frasi di Atom Egoyan
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