Billie Jean King
Biografia • Le corde del femminismo
Nata a Long Beach, USA, il 22 novembre 1943 Billie Jean King è ricordata nella storia del tennis non solo per i suoi dodici titoli del Grande Slam, ma anche per le battaglie che ingaggiò a favore delle donne.
A diciassette anni vince il doppio a Wimbledonn e si ripete con la stessa compagna la stagione successiva.
Ricordo un pomeriggio con mia madre, nella cucina della nostra casa di Long Beach. Avrò avuto cinque anni. Urlai che da grande sarei diventata la migliore di tutti in qualcosa, non importa cosa. Lei sorrise e continuò a pelare le patate. Certo, cara, mi disse, adesso però mangiati una mela.
A partire dal 1966 Billie Jean King inizia la sua straordinaria serie a Wimbledon, stabilendo il record di venti titoli, di cui 6 in singolare.
Di statura medio-bassa, giocava con gli occhiali; gli esperti la definirono un fenomeno sportivo dotato di una tecnica molto elevata.
Sebbene l'erba fosse il suo terreno preferito, dove riusciva a muoversi con estrema rapidità con conclusioni volanti sotto rete, vinse il torneo di Roma nel 1970 e il Roland Garros nel 1972 dimostrando le proprie doti anche sulla terra rossa.
Femminista convinta, lottò per la rivalutazione in campo profesionistico del tennis delle donne e quindi per la parificazione dei premi.
Billie Jean King per prima riuscirà a superare il milione di dollari guadagnati in carriera.
Nel 1973 fonda il World Team Tennis e nel 1974 è la prima donna ad allenare una squadra di tennis.
Il 20 settembre 1973 gioca un match contro Bobby Riggs definito come seconda "Battaglia dei sessi". Riggs, 55enne, ex-stella del tennis, aveva battuto clamorosamente 6-2, 6-1 Margaret Smith Court, una delle più grandi tenniste dell'epoca, nella prima "battaglia". Il match tra Riggs e King finisce con il punteggio di 6-4, 6-3, 6-4, a favore della donna. Il volto e il punteggio finirono poi sulle maglie dei movimenti femministi.
Se avessi perso anch'io come Margaret la gran massa dell'opinione pubblica ne sarebbe rimasta influenzata assai negativamente. Non era formata da esperti di tennis. Così invece il boom di popolarità e... dei montepremi cominciò negli anni immediatamente successivi.
L'evento nel 2017 è stato trasposto al cinema nel film "La battaglia dei sessi": a interpretare la tennista è Emma Stone, mentre Riggs è impersonato da Steve Carell.
Commentatrice televisiva, donna dell'anno, cinque volte numero uno del mondo, la carriera di Billie Jean King è da lei stessa rievocata nel libro autobiografico "We have come a long way" del 1988.
La sua ultima apparizione agli Internazionali risale al 1982, a Perugia, quando trentottenne raggiunse le semifinali.
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