Silvio Brusaferro
Biografia
Quello di Silvio Brusaferro è uno dei volti divenuti sempre più familiari al grande pubblico nel corso del 2020. Questo professionista, la cui carriera si divide tra ruoli istituzionali, insegnamento e pratica di medicina, conosce la fama in un periodo certamente insolito e per certi versi triste della storia italiana, ovvero la gestione dell'emergenza legata alla diffusione del contagio da Covid-19. In virtù dell'importante ruolo che ricopre, si occupa di tenere i rapporti con la stampa e di conseguenza con l'opinione pubblica in un momento molto delicato per il Paese. Vediamo nella sua biografia quali sono le vicende più importanti che hanno plasmato il percorso privato e professionale di Brusaferro.
Silvio Brusaferro: gli esordi professionali
Silvio Brusaferro nasce a Udine l'8 aprile del 1960. Appassionato studioso sin da bambino, mostra una precoce curiosità per le discipline scientifiche e perciò sceglie di perseguire la laurea in Medicina e Chirurgia, conseguendola con successo. Decide successivamente di specializzarsi nell'ambito d'Igiene e Sanità Pubblica. I suoi inizi di carriera lo vedono dunque puntare a incarichi di tipo direzionale, oltre che accademico.
La prima vera esperienza importante è quella in qualità di Direttore medico dell'Ospedale di Gemona del Friuli, carica che ricopre per tre anni, dal 1990 al 1993.
Gli anni 2000
Torna a occupare una poltrona dirigenziale nel periodo compreso tra il 2002 e il 2006, quando viene chiamato a dirigere l'ospedale Universitario di Udine. Tuttavia, nel 2006, l'Istituto è oggetto di una fusione con l'Ospedale Santa Maria della Misericordia, sempre della città del Friuli Venezia Giulia.
A conseguenza di tale operazione, Silvio Brusaferro diventa direttore della struttura operativa complessa per la valutazione e gestione del rischio clinico e delle performance sanitarie, operando in quella che diventa nota nel frattempo come Azienda ospedaliero-universitaria di Udine.
L'affermazione a livello nazionale ed europeo
Il 2006 rappresenta per molti versi un anno di svolta nella vita di Silvio Brusaferro, che viene nominato Professore Ordinario di Igiene e Medicina preventiva presso l'Università della sua città natale. Presso la stessa istituzione, è destinato a divenire anche Direttore del dipartimento di area medica a partire dal 2017.
Il suo percorso professionale lo porta anche a oltrepassare i confini nazionali, come spesso capita ai professionisti che operano in ambito medico. In tal senso merita una menzione particolare la sua azione di coordinamento in veste di cofondatore di Eunetips, una rete a livello europeo che si occupa della prevenzione delle infezioni per la tutela della salute del paziente, in particolar modo in ambito assistenziale.
Oltre a quest'importante attività, che svolge dal 2011 in poi, diventa anche membro dell'unità di controllo globale per la prevenzione delle infezioni, in capo all'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Tornando a volgere il nostro sguardo in patria, vediamo come l'evolvere della sua carriera rifletta la specializzazione europea: tra il 2010 e il 2013 è membro del Consiglio superiore di sanità per il settore della salute pubblica, mentre a livello regionale coordina tutti i programmi per gestire e contenere i rischi clinici legati all'assistenza.
Silvio Brusaferro e il ruolo predominante nella lotta al Covid-19
All'inizio del 2019 la ministra Giulia Grillo lo nomina Commissario straordinario dell'Istituto Superiore di Sanità a seguito delle dimissioni annunciate dall'allora presidente Walter Ricciardi. Dopo soli sei mesi diventa presidente dello stesso Istituto.
L'evolvere degli avvenimenti a livello mondiale e l'allarme crescente riguardo la diffusione della pandemia portano la carriera di Silvio Brusaferro a subire una brusca accelerata, mettendo il professionista sempre più sotto i riflettori.
A febbraio del 2020 diventa membro di diritto del Comitato Tecnico Scientifico, ovvero il punto di riferimento per la Protezione Civile, nonché per le istituzioni, nel dettare le linee guida che possono portare a una gestione ottimale dell'emergenza e a contenere quanto più possibile i contagi. Nell'ambito di questo ruolo si occupa di tenere il rapporto con la stampa, aggiornando quotidianamente il grande pubblico riguardo il trend dei positivi (assieme al capo della Protezione Civile Angelo Borrelli).
Dovendo ricoprire questa carica, non teme di dover dare notizie anche complesse, come ad esempio l'innalzamento dell'età media di coloro che hanno contratto il virus, oppure proiezioni poco ottimistiche sulla possibilità di trascorrere le festività natalizie in modo tradizionale.
Vita privata
Sugli aspetti più intimi della vita di Brusaferro si sa molto poco, se non che il professionista risulta sposato e con due figlie. Per scelta, preferisce mantenere uno stretto riserbo sulla sfera privata, trovandosi già in difficoltà con l'improvvisa fama acquisita nel corso del 2020.
È autore di oltre 170 articoli su riviste scientifiche nazionali e internazionali, di oltre 20 capitoli di libri e di pubblicazioni divulgative.
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